Nainggolan-Cagliari, c’è fiducia. Vidal apre a un addio
Il belga vuole rimanere in Sardegna ma manca l’accordo tra i due club Il cileno: «America? Mi piacerebbe...»
ue guerrieri, due leader, due investimenti importanti che adesso pesano sul bilancio nerazzurro. Due esuberi - per usare un termine caro del calcio moderno – con una prospettiva comune: salutare l’Inter. Eppure per Radja Nainggolan e Arturo Vidal i tempi per l’addio sono profondamenti diversi. La strada di Nainggolan è segnata, bisogna solo trovare l’incastro giusto per definire la cessione definitiva al Cagliari. Per Vidal, invece, gli scenari sono
Dancora molteplici come ha ribadito lo stesso cileno dal Brasile, dove sta disputando la Coppa America: «Bisogna vedere cosa accadrà, ho sempre detto che mi piace il Messico e mi piace l’America, spero che un giorno mi venga data la possibilità di andare a giocare lì, ma ci deve essere l’interesse di entrambe le parti - ha precisato a TUDN dopo il pari del suo Cile contro l’Argentina -. Ho un contratto con l’Inter e continuerò la mia carriera dando il massimo…». E il contratto che lo lega all’Inter è piuttosto pesante: sei milioni netti per un’altra stagione più una opzione su quella successiva. E qualche richiesta è arrivata anche dall’Europa: il Trabzonspor si è fatto avanti per sondare il terreno, mentre il Marsiglia dell’ex c.t. cileno Sampaoli guarda con interesse gli sviluppi. Vidal è ostaggio di un contratto pesante a cui non vuole rinunciare. E oggi l’Inter non ha alcuna intenzione di dare “incentivi” a nessuno. per il progetto futuro - come detto ufficialmente dal d.s. Capozucca - ma c’è da convincere l’Inter a mollare la presa. Oggi l’accordo tra i club è lontano, ma in qualche modo un’intesa si troverà, magari con un piccolo sacrificio da parte di tutti. Nainggolan ha ancora un anno di contratto a 4 milioni netti, cifra che l’Inter vuole evitare di sborsare e che il Cagliari non può garantire. Però in Sardegna aspettano il Ninja sin dal ritiro, per evitare il caos della scorsa estate. Per il bene di tutti.