La Virtus cambia
ARRIVA DJORDJEVIC ADDIO TEODOSIC UN REBUS MELLI È UN’IDEA
Ribaltone in panchina. Il play può salutare per un club di Eurolega. Beli e Pajola punti fermi. Markovic in uscita. Piace Polonara
La Virtus chiude l’era di Sasha Djordjevic e apre quella di Sergio Scariolo. Il passaggio di consegne sulla panchina bolognese ha vissuto ieri il primo step con la separazione dal coach serbo, annunciata nei fatti già sei mesi fa con l’esonero-reintegro lampo. Il club campione d’Italia lo ha ufficializzato nel primo pomeriggio in un comunicato che ricorda i successi insieme (Champions League 2019 e il fresco scudetto) coi ringraziamenti di rito. Adesso la “mission” dell’a.d. Baraldi è trovare l’accordo già molto bene instradato con il sessantenne coach bresciano, plurititolato c.t. della Nazionale spagnola. Il quale, per tornare a Bologna - dove ha allenato la Fortitudo nel triennio 1993-96 e sfiorato brevemente la stessa Virtus nell’estate 2003 prima del crac Madrigali deve sciogliere il contratto di assistente dei Toronto Raptors, in Nba, con tanto di titolo vinto nel 2019, appena rinnovato sfruttando la clausola di uscita per tornare in Europa come capo allenatore.
L’addio a Djordjevic, a fine contratto, era nei piani ma la conquista dello scudetto con un clamoroso 4-0 su Milano sembrava preludere per un attimo a un ripensamento sul ruolo e la figura di Sasha, difeso dalla squadra che ha giocato per lui i playoff vincendo 10 partite su 10 e arrivando poi a schiantare la rivale favorita dai pronostici. Ma il patron Zanetti e Baraldi non hanno voluto rinnovare la fiducia al tecnico uscente avendo come obiettivo un candidato fortissimo per guidare la Segafredo 2022, che dovrà puntare alla qualificazione in Eurolega via Eurocup, mancata da Djordjevic in quella maledetta gara-3 contro Kazan. Baraldi conta di raggiungere a giorni, se non a ore, l’accordo su base triennale con Scariolo. Oggi è programma una conference call con gli agenti del tecnico ed è probabile che in giornata ci sia anche un contatto diretto col coach. Ma forse ci vorrà un po’ più di tempo per mettere nero su bianco. Con l’arrivo di Scariolo si può ipotizzare un restyling del roster, che con l’addio di Djordjevic e quello molto probabile di Markovic, potrebbe perdere tutto il proprio asse serbo visto che Teodosic ha un’escape contrattuale (con un indennizzo molto pesante a favore della V) per giocare in Eurolega la prossima stagione. Re Milos è nel radar di Cska Mosca (sarebbe un ritorno) ed Efes (che perde i dioscuri Larkin e Micic). L’impressione è che se il play, Mvp della finale scudetto, vorrà andare altrove, la Virtus non farà nulla per trattenerlo.
È facile immaginare che Scariolo, per lo spessore del personaggio e del palmares, andrà ad assumere il ruolo di plenipotenziario dell’area tecnica, puntando anche a rinforzare la struttura interna e quella del parco italiani. Tra questi hanno contratto garantito Belinelli, Pajola, Tessitori e Alibegovic, mentre su Abass il club ha uscite per le prossime due stagioni, l’unico in scadenza è il capitano Ricci che il club dovrebbe trattenere. L’idea di Don Sergio è aumentare il livello tra i lunghi, la Virtus perciò ha già fatto sondaggi per Melli e Polonara, graditi al tecnico entrante, uno escluderebbe l’altro ma si tratta per entrambi di operazioni difficili da sbloccare: in particolare Melli, sul quale c’è forte anche Milano, sembra orientato ad attendere la free agency Nba che scatta il 2 agosto, una data stridente con la costruzione di una squadra europea. Polonara, dopo due stagioni esaltanti al Vitoria, è nel taccuino del Fenerbahce. C’è stato anche un sondaggio recente per Gaspardo, jolly sorpresa a Brindisi che può diventare uomo mercato. Tutti gli americani sono sospesi: Weems, sull’onda dello show tricolore, è il più quotato