La Gazzetta dello Sport

«A Santiago sì, ma in Porsche e l’ultimo km in ginocchio»

- Di

omenica in full immersion per Teo Teocoli che dopo il pomeriggio di tennis ha esultato col calcio. «Sono passato dal tifo contro Djokovic, che ha dimostrato di essere il più grande, al tifo degli inglesi contro gli azzurri, che hanno dimostrato di essere i più forti. Ingiusto che per una finale ci fossero così pochi posti per i tifosi italiani. All’ultimo rigore, dalla felicità, sono sceso in strada con la maglia del Milan, quella bianca di Paolo Maldini, pensando a Gigio Donnarumma, che ancora non ha indossato quella del Psg, quindi lo considero un milanista. Ma l’avete visto alla parata decisiva? Sembrava che dovesse rientrare negli spogliatoi... era in trance agonistica. Ho festeggiat­o in sandali e pantalonci­ni, con un sacco di ragazzotti che mi saltellava­no intorno, poi sono rientrato a casa a rivedere le fantastich­e immagini degli azzurri. Avevo detto che in caso di successo sarei andato a Santiago di Compostela... non è una cattiva idea, ma preferisco andarci con la Porsche cabrio e percorrere l’ultimo chilometro in ginocchio».

D5-3 d.c.r. 4-3 d.c.r. n Europeo da sogno si chiude col record. Degli ascolti. Rai 1 e Sky Sport, come prevedibil­e, hanno fatto il botto. Ma in un sistema televisivo che è cambiato nel corso degli anni e ancora cambierà con la trasformaz­ione digitale, vanno considerat­i i tantissimi giovani che la partita la seguono sul tablet su Rai Play o su Sky go.

UItalia-Inghilterr­a domenica sera è stata seguita su Rai 1 da 18 milioni e 172 mila spettatori con una share del 73,7%. Ancora un passo in avanti, naturalmen­te, rispetto alla semifinale del 6 con la Spagna, terminata sempre ai calci di rigore, che era stata vista da 17 milioni e 414 mila tifosi incollati al video. Ma domenica sono saliti ancora pure gli ascolti di Sky Sport (che al pomeriggio aveva trasmesso, pure in chiaro su Tv 8,la finale di Wimbledon con Matteo Berrettini e Nole Djokovic) con la telecronac­a di Fabio Caressa e Beppe Bergomi: 2 milioni e 432 mila (9,9%). I due milioni erano stati superati anche con la Spagna. Il totale della finale di domenica sera. Se uniamo le due forze televisive arriviamo a un totale di 20 milioni e 604 mila spettatori. Insomma, la soglia dei fatidici 20 milioni, che anni fa erano una costante (ma senza la vasta offerta di oggi) è stata raggiunta e abbondante­mente superata. Si può dire che tutta l’Italia ha visto la finale. Su Rai 1 in particolar­e, i tempi supplement­ari sono stati seguiti da 18 milioni 459 mila telespetta­tori con il 76% di share, raggiungen­do, infine, ai rigori, i 18 milioni 549mila con il 78,7%. Se si eccettua la partita col Galles, giocata di domenica alle 18 con l’Italia già qualificat­a agli ottavi, c’è stato sempre un aumento degli ascolti. Che dai quarti in poi hanno fatto registrare numeri incredibil­i.

Per un mese abbiamo visto quasi solo calcio. Rai e Sky Sport hanno assicurato una grande copertura. Sky ha trasmesso tutte le partite della manifestaz­ione e ha corredato con speciali e collegamen­ti di ogni tipo, Rai 1 ha fatto sua la notte televisiva. Perché, dopo il match delle 21, è cominciato il dibattito di Notti Europee con Marco Lollobrigi­da e Danielle Madam a coordinare un gruppo di ospiti. Con Altobelli, Marocchino, Toni, Tardelli e Teotino in studio, bravi anche a sdrammatiz­zare i momenti di tensione. La curiosità più grossa è arrivata, però, alla vigilia della finale. Perché sabato il telecronis­ta Alberto Rimedio, che da sette anni commenta con Antonio Di Gennaro, la sua spalla tecnica, le partite della Nazionale, ha visto confermars­i la positività al Covid. Insomma, il sogno di una carriera si è trasformat­o in rabbia. E così Rimedio è stato (egregiamen­te) sostituito dall’esperto collega Stefano Bizzotto. Non è finita: a quel punto Di Gennaro, che era stato a contatto con Rimedio, non poteva più imbarcarsi e così per la prima volta il commento tecnico è stato affidato a una donna: l’ex calciatric­e Katia Serra. Che è uscita stremata da Wembley all’una e mezzo di notte. Ma felice, con tanti compliment­i, come quelli ricevuti dallo sfortunato Rimedio. 2’35”

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IPP Showman Teo Teocoli, 76 anni, è un attore, imitatore e comico

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