La Gazzetta dello Sport

«Olimpiade, eccomi Italia unita e forte Ora tifate per noi»

È tornato a casa dal Tour, sabato si vola a Tokyo. Cassani: «Lui valore aggiunto»

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ndorra, Italia, Svizzera, Giappone: sono i Paesi al centro dei 5 giorni dello Squalo, via dal Tour per avviare la missione olimpica. Il barometro segna bel tempo dopo la burrasca seguita al Giro, quando Vincenzo Nibali non era sicuro del posto in Nazionale e il c.t. Davide Cassani gli aveva spiegato che senza segnali convincent­i sarebbe rimasto a casa. E così il siciliano ha ripreso a pedalare. Le risposte sono arrivate: al Tricolore e soprattutt­o in Francia. Cassani conferma: «L’ho visto in netta crescita rispetto a inizio giugno. Il Tour gli è servito eccome. Era quello che speravo: se sta bene, uno come lui è sempre un valore aggiunto. Ora solo qualche uscita defatigant­e e sabato si riunirà al resto del gruppo (Moscon, Bettiol, Caruso e Ciccone, ndr) reduce dalle tappe in Sardegna. Tutti insieme voleremo a Tokyo». Ieri lo Squalo ha preso un altro aereo ,

Averso Milano, poi da lì in macchina per riabbracci­are a Lugano moglie e figlia. La prossima valigia è «per un lungo viaggio», ma nel bagaglio francese appena disfatto sono molte le cose che verranno buone ai Giochi.

Nibali, il Tour doveva servire a ritrovare smalto. Soddisfatt­o? «Sì, gareggiare a livelli altissimi mi ha aiutato: due settimane di buone sensazioni. Al Tour non c’è mai una tappa banale: se vuoi ben figurare, devi sudare. Era quello che volevo: sono andato via dalla Francia con una condizione cresciuta rispetto alla partenza da Brest».

3 3Rimpianti

per una vittoria cercata e non trovata?

«No, era giusto provarci come ho fatto ad Andorra (ha chiuso 11°, ndr), in una giornata calda e con oltre 4000 metri di dislivello. Non ho rimpianti, è stato un ottimo test in vista delle Olimpiadi. Le gambe hanno risposto, la testa anche. Sono stato al centro della corsa per 150 chilometri e ho attaccato nel momento clou. Fatica tanta, ma fatica di quella utile».

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ha scelto il Tour, gli altri della Nazionale sono andati in quota. Come mai?

«Il percorso è stato diverso, ma l’obiettivo era uguale: trovare la

● Omaggio alla Nazionale di calcio: il campione italiano Sonny Colbrelli pedala da oggi al Tour su bici tricolore migliore condizione. Ho avuto un infortunio importante ad aprile: ha scombussol­ato i piani. Avevo bisogno di una gara come il Tour, mentre i miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro in ritiro… Mi sono arrivate informazio­ni dettagliat­e in questo senso. Andremo a Tokyo fiduciosi, possiamo dire la nostra».

Che ruolo pensa di avere ? «L’importante è che ci sia un gruppo compatto. E su questo non ho dubbi. Ognuno darà quello che serve. Caruso è reduce da un Giro strepitoso, Moscon è una certezza, Ciccone è stato sfortunato nell’ultimo periodo, ma ha grandi qualità. Così come Bettiol. Vedo un’Italia a più punte, completa. Ci confronter­emo con avversari importanti, al Tour ho visto un livello altissimo. Del ruolo ne parleremo insieme alla squadra e al c.t. Cassani. Sarà fondamenta­le qualunque compito in una gara così, basta saperlo con chiarezza. A Pechino 2008, la mia prima Olimpiade, ho tirato come un matto fin dall’inizio. Era

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il ruolo che avevo, svolto senza risparmiar­mi. Poi sono entrati in azione gli altri. Accadrà così anche a Tokyo, ecco perché è importante avere una Nazionale unita. Può fare la differenza».

Tra caldo, emozione e difficoltà del percorso, rischia di essere una gara a eliminazio­ne.

«Sì, tutti fattori da considerar­e. Ogni Nazionale avrà solo 5 uomini: serve esperienza, parlare con i compagni. La sera prima della corsa potresti non dormire per la tensione. Va tutto dosato. Anche la scelta di arrivare in Giappone un po’ prima rispetto a quelli che finiranno il Tour, potrebbe rivelarsi un piccolo vantaggio. Magari faremo qualche ricognizio­ne del percorso (l’ha confermato Cassani, ndr), specie sulla salita finale. In una corsa così non c’è un favorito unico. L’Italia? Beh, Non mi piacciono i proclami, ma seguiteci e tifate per noi…».

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Ho fatto tanta fatica al Tour, ma quella utile: un ottimo test. E la mia condizione è cresciuta

Siamo un gruppo compatto, non ho dubbi. Con soltanto 5 uomini serve esperienza

La scelta di arrivare in Giappone un po’ prima rispetto a chi fa il Tour può essere un vantaggio

4’15”

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CLASSIFICA 1. 2. 3.
BETTINI La 4a volta ai Giochi Vincenzo Nibali, 36 anni, azzurro a Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016 e ora Tokyo CLASSIFICA 1. 2. 3.
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