MILAN GIROUD E C’È DI PIÙ
Altro colpo del club rossonero: il francese sbarca domani e firma un biennale. Riparte la trattativa per il centrocampista croato: il Cska Mosca chiede 30 milioni, Maldini proporrà invece il prestito con il riscatto
Gcome Gol, G come Giroud: l’alfabeto dell’estate rossonera comincia da qui, e dal carico di esperienza e di potenza che l’attaccante francese porterà nel Milan di Champions. L’accoglienza sarà all’altezza, perché a Milanello ci sarà un certo Ibra a fare gli onori di casa: serviva un vice Zlatan, arriva un bomber “totale”, tatticamente tra i più intelligenti in giro per l’Europa e perciò compatibile con lo svedese. Sulla carta, chili di muscoli e montagne di gol per sfondare sui campi di Serie A e della cara vecchia Champions League, trofeo che il Milan tornerà a rivedere da vicino dopo otto anni di attesa e che Giroud ha alzato al cielo un paio di mesi fa. Le premesse sono intriganti: Pioli lì davanti avrà materiale pregiatissimo, ci sarà da divertirsi in ogni competizione.
Domani a Milano Olivier sbarcherà a Milano domani sera: una notte nella nuova città per riposare e poi sarà già tempo di visite mediche, venerdì mattina, in una clinica del centro e della firma sul contratto. Il programma prevede un passaggio a Milanello per incontrare Pioli e i nuovi compagni, quindi l’arrivederci al 26 luglio, quando Giroud si aggregherà alla squadra, dopo aver finito di trascorrere le vacanze con la famiglia. Dettagli formali, come quelli che Milan e Chelsea hanno finito di definire nella giornata di ieri, dopo gli ultimi colloqui telefonici: lo scoglio finale, la richiesta di un “indennizzo” da parte dei Blues, è stato superato con un punto di incontro a metà strada tra l’offerta rossonera (un milione di euro) e le pretese inglesi (due milioni). Il resto lo avevano fatto i dirigenti rossoneri, l’entourage del giocatore e naturalmente lo stesso Giroud: il Milan è sempre stata la sua prima scelta e in questi mesi non ha mai smesso di spingere perché il matrimonio andasse in porto. Anche (e soprattutto) quando il club di Stamford Bridge aveva esercitato unilateralmente l’opzione di rinnovo del suo contratto, che sarebbe scaduto a giugno e avrebbe permesso al Milan di ingaggiarlo senza spese di cartellino. In ogni caso, l’operazione si è discostata di poco dai piani del Diavolo e rientra nel budget di spesa fissato da Gazidis, Maldini e Massara, rispettivamente a.d., d.t. e d.s. del club di via Aldo Rossi. Giroud rinforza il Milan ma anche i rapporti sull’asse Milano-Londra, particolare non secondario in vista delle prossime mosse di mercato, da Bakayoko allo stesso Ziyech. Siamo già a due acquisti arrivati dal Chelsea: oltre al francese anche Tomori. Giroud firmerà un biennale da 3 milioni netti a stagione, con l’opzione di poter estendere il contratto al terzo anno.
Chimica Molto, se non tutto, dipenderà dal feeling che il 34enne francese riuscirà a instaurare con Ibrahimovic, padrone assoluto di Milanello e dell’attacco rossonero. Le premesse sono state incoraggianti. Interpellato dalla Gazzetta in tempi non sospetti, Zlatan aveva risposto: «Giroud è il benvenuto. Più giocatori di grande livello riusciamo a inserire, meglio è. Lui ha grande esperienza e non abbiamo tanti giocatori che abbiano vinto trofei». Giroud, che si apprestava a cominciare un Europeo da favorito (lui e la Francia arrivavano dal Mondiale vinto in Russia tre anni fa), aveva raccolto l’assist: «È bello sentire delle parole del genere da Ibra. Mi piace il carattere di Zlatan, il suo modo di esprimersi e questa schiettezza che ha, anche se a volte è un po’ violento. Va bene, la prendo come una motivazione in più». Seguiranno
Contratto
L’attaccante ex Chelsea firmerà un biennale da tre milioni, estendibile al terzo anno Dialogo
Dopo Tomori, è il secondo affare con i Blues: i canali restano aperti anche per Bakayoko
aggiornamenti, in allenamento e poi durante le partite, ma c’è da scommettere che l’intesa possa proseguire anche con il pallone tra i piedi. Perché Ibra adora dialogare con chi parla la sua stessa lingua tecnica e perché il francese, affrontato da rivale in Premier, è fatto della stessa pasta anche quanto a professionalità: i suoi tecnici ne hanno sempre apprezzato la disponibilità a dare tutto per il gruppo e a farsi trovare pronto partendo dalla panchina.
Soluzioni Ma il passato recente al Chelsea non inganni: quello che hanno in mente Giroud e il Milan è un ruolo da protagonista, che Olivier potrà recitare non solo perché la stagione intensa che scatterà ad agosto – e la carta di identità di Ibra, peraltro ancora impegnato nel recupero dall’intervento al ginocchio – potranno aprire spazi fin da subito, ma anche perché il 9 in arrivo da Londra può dire la sua proprio insieme a Ibrahimovic. Nei campetti che vedete in alto abbiamo proposto due possibili soluzioni per l’impiego del francese: centravanti puro nel 4-2-3-1 pioliano, oppure in coppia con Zlatan in un assetto con tre centrocampisti e un “10” a rifinire (ipotesi che permetterebbe a Pioli di sfruttare le qualità di Tonali da mezzala). I tempi stretti della scorsa estate, con una stagione dopo l’altra quasi senza sosta, non avevano permesso al tecnico di studiare e provare nuovi abiti per il Milan. Oggi è un’altra storia: la stoffa c’è, non resta che mettersi all’opera.