Volley e Settebello squadre da oro
Egonu una delle stelle più attese. La pallanuoto mondiale è in pole
di CARRELLA-PASINI
«Dovendo scegliere mi augurerei una medaglia dalla pallavolo femminile. Magari d’oro, nonostante sarebbe la prima...». Il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, esce per un secondo dal protocollo del ruolo e lancia una profezia-augurio per una delle 6 squadre azzurre qualificate per Tokyo. Qualificazioni messe sottovuoto (anche di emozioni) nell’estate del 2019 e poi scartate come una succulenta caramella alla vigilia di questa Olimpiade stranissima e per questo ancora più affascinante. O qualificazioni raggiunte all’ultimo momento, ma dal peso specifico altissimo, come la vittoria della Nazionale di Sacchetti a Belgrado contro la Serbia. In mezzo ci stanno 6 squadre italiane in partenza per i Giochi giapponesi che iniziano il 23 di luglio con differenti stati d’animo. Ma anche con differenti sogni di gloria, in una partecipazione che già oggi è record come numeri: 384 atleti che andranno in Oriente. Mai nessuna Italia è stata così ricca e numerosa. Anche se a livello di squadre il grande Totem azzurro è fissato ad Atene 2004 quando portammo addirittura 8 Nazionali (il record assoluto per l’Italia) e ben quattro riuscirono anche a salire sul podio: oro nella pallanuoto femminile, argento nel basket e nella pallavolo maschile e medaglia di bronzo per l’Italia di calcio. Migliorare quel ricco bottino greco non sarà ovviamente facile, ma le Nazionali azzurre hanno grandi sorprese in serbo. Come ha dimostrato anche l’Italia del softball che si è laureata - con merito - campione d’Europa in Friuli Venezia Giulia proprio poco prima di partire alla volta del Giappone. Profezie e auguri di Malagò a parte, ci sono due Azzurre che