«Era giusto cambiare»
Gigio tutto e subito Oggi firma col Psg «Milan nel cuore» Comincia la nuova vita di Donnarumma, che ha salutato i rossoneri In Francia da star, darà l’assalto alla Champions
rova a prendermi», scrive Gigio Donnarumma sul suo profilo Instagram, a coppa ben stretta tra quelle manone prodigiose. In effetti, riuscire a stargli dietro negli ultimi giorni è stata un’impresa: sui social il suo faccione sorridente rimbalza da una story all’altra, tra Quirinale e Palazzo Chigi è stato il più citato – «i complimenti di Mattarella e Draghi mi hanno imbarazzato», ha raccontato – mentre il suo nome scala posizioni
«Pnella corsa al Pallone d’oro. Gigio sorride, canta con Insigne e Immobile, ammette candidamente di non aver esultato subito dopo il rigore parato a Saka «perché non avevo capito che avevamo vinto». Sguscia da una piattaforma all’altra, sempre in primo piano, sempre da protagonista, come è giusto che sia per l’eroe della notte di Wembley. Il suo giro dell’Europa in trenta giorni lo ha portato da Roma a Londra, e poi Monaco e ancora Londra, un mese da favola chiuso con l’Europeo riportato in Italia dopo 53 anni di attesa. Ma il giro non è finito, manca la tappa definitiva, la nuova casa: Parigi lo aspetta, ma Gigio ieri ha salutato il Milan con cui è diventato grande: «Non è stata una scelta facile ma a volte è giusto cambiare. Tutti i rossoneri resteranno nel mio cuore».
L’accoglienza, intanto, sarà da star, perché l’Europeo vinto da protagonista assoluto, e impreziosito dal premio Uefa di miglior giocatore del torneo, ha cambiato le percezioni. Anche quelle di una platea esigente come quella francese: l’Equipe ieri lo ha accolto da «Maestro», e al Psg non vedono l’ora di vestirlo di rossoblù. Succederà oggi: nel pomeriggio, “scortato” dai tifosi come successo per Ramos, Donnarumma
● Non ha ancora indossato la maglia del Psg, ma Gigio Donnarumma si è già guadagnato la prima pagina dell’Equipe: «Un maestro in Ligue 1», ha scritto il quotidiano sportivo francese. «Votato miglior giocatore dell’Europeo, durante questo torneo ha assunto una nuova dimensione», si legge.
si presenterà nella sede del club e firmerà il quinquennale da 10 milioni netti all’anno che lo legherà al club della capitale fino al 2026 – visite mediche già archiviate a giugno a Roma, a cavallo tra la prima fase e gli ottavi dell’Europeo –, conoscerà Pochettino, lo staff e i compagni al centro di allenamento e poi potrà dedicarsi alle vacanze. Per i primi di agosto tornerà a Parigi, si aggregherà al gruppo e cercherà casa: inizialmente alloggerà in hotel, per poi spostarsi probabilmente nella zona di Neuilly-sur-Seine, dove i vicini di casa e di spogliatoio non mancherebbero, a cominciare da Icardi. Gigio ha fatto tesoro delle “dritte” sulla nuova esperienza anche in Nazionale, dove Verratti – che ritroverà al Psg – e Sirigu – 5 anni in rossoblù – lo hanno introdotto alla vita che sarà. Al resto dovrà pensare lui.
E non sarà una passeggiata, al di là dei titoloni sulle prime pagine. Perché quel Keylor Navas che gli dovrà cedere il posto non è partito – anzi, ha da poco rinnovato fino al 2024 – e non vuole saperne di farsi da parte: in campo il 34enne costaricano è una certezza, nello spogliatoio è tra i più rispettati e in più ha appena riabbracciato Sergio Ramos, erte scelte sono difficili, ma fanno parte della crescita di un uomo. Sono arrivato al Milan che ero poco più di un bambino, per otto anni ho indossato questa maglia con orgoglio, abbiamo lottato, sofferto, vinto, pianto, gioito, insieme ai miei compagni, ai miei allenatori, a tutti coloro che hanno fatto e fanno parte del club, insieme ai nostri tifosi che sono parte integrante di quella che per tanti anni è stata una famiglia. (...) Ho vissuto anni straordinari che non dimenticherò mai. (...) Quello che posso dire è che a volte è giusto scegliere di cambiare, di affrontare sfide diverse, crescere, completarsi. Tutti i rossoneri che ho incontrato, dal primo all’ultimo giorno, resteranno sempre nel mio cuore (...). Auguro al Milan tutti i successi possibili e lo faccio con il cuore, per l’affetto che mi lega a questi colori, un sentimento che la distanza e il tempo non possono cancellare».
«Cgrande amico che aveva raggiunto persino in viaggio di nozze. Gigio dovrà sudarsela, insomma, anche e soprattutto perché la pressione salirà vertiginosamente una volta che si comincerà a fare sul serio. Ma sul fatto che il ragazzo abbia i nervi di acciaio non ci sono più dubbi: quattro anni fa, nel bel mezzo della telenovela-rinnovo con il Milan, i finti dollari e gli insulti di alcuni tifosi lo avevano ferito ma non scalfito; quest’anno è andato oltre: si è affacciato all’Europeo da “disoccupato” , lo ha chiuso da numero uno assoluto. Raggiungendo Zoff e Buffon nella cerchia dei grandissimi: solo loro sono riusciti ad alzare un grande trofeo internazionale in azzurro nel Dopoguerra (Zoff Europeo ‘68 e Mondiale ‘82, Buffon il Mondiale 2006). Gigio dopo Gigi sotto la Torre Eiffel, con lo stesso obiettivo: vincere la Champions. Donnarumma però ha un paio di vantaggi rispetto al predecessore: a 22 anni, ha tutto il tempo per assaltare la coppa e alzarla. E poi si presenta già da campione d’Europa, anche se in azzurro: niente male per il debuttante più atteso della prossima Champions.