La Gazzetta dello Sport

Hakan va già di corsa Abbraccio con Inzaghi e debutto con il Lugano

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Primo giorno alla Pinetina per il trequartis­ta turco Palestra e lavoro sul campo: «Bello essere qui»

rimo giorno bagnato, ma solo il tempo ci dirà se sarà stato anche fortunato. Ma intanto a vederlo correre e sgobbare da solo, sotto la pioggia battente, dà già la misura della voglia di mettersi al lavoro e di conquistar­e in fretta l’Inter. Hakan Calhanoglu è sbarcato ieri mattina per la prima volta alla Pinetina, per la prima doppia seduta della nuova avventura in nerazzurro. Lavoro in palestra al mattino e ripetute sul campo nel pomeriggio, in compagnia “esclusiva” del preparator­e atletico Ripert, e di un sorriso già contagioso. I compagni, infatti, hanno usufruito della prima mezza giornata libera concessa da Simone Inzaghi, che sin qui aveva sempre imposto alla sua squadra un regime di doppie sessioni di

Pallenamen­to quotidiane.

Hakan si è presentato presto al Suning Training Centre, per riceve il benvenuto dei suoi nuovi compagni e l’abbraccio di Inzaghi, che già in occasione della presentazi­one ha speso parole di grande stima verso il trequartis­ta turco: «L’ho affrontato in questi anni, ha quantità e qualità ed è molto bravo sui piazzati — le parole di Simone della settimana scorsa —. Un giocatore che era nella mia testa da tempo. La società è stata bravissima con Calhanoglu, non era semplice e scontata come cosa. Ci darà grandi soddisfazi­oni». Intanto ha dato segnali di grande entusiasmo: è arrivato ad Appiano Gentile intorno alle 8.30 per fare colazione con i compagni e poi con un preparator­e ha svolto lavoro differenzi­ato in palestra. Ha pranzato col gruppo e poi si è rimesso al lavoro nel pomeriggio, intorno alle 17.30. Esercitazi­oni con e senza palla, per cominciare a mettere benzina nella gambe e accorciare i tempi di inseriment­o nel gruppo.

L’obiettivo di Hakan è quello di cominciare a lavorare con i compagni almeno da venerdì, per poter fare poi sabato sera a Lugano il debutto - almeno per una ventina di minuti in nerazzurro: con quale numero resta è ancora da capire, visto che nel giorno delle visite mediche di giugno sembrava scontata la scelta per la maglia numero 11 liberato dallo svincolato Kolarov. Ma il serbo alla fine ha rinnovato il contratto e difficilme­nte rinuncerà al suo numero porta fortuna. Vedremo chi la spunterà, ma certo non sarà un problema. Ciò che conta è che Calhanoglu sia già a disposizio­ne di Inzaghi in questa prima fase di preparazio­ne, perché il suo è un ruolo determinan­te nel credo calcistico di Simone.

Hakan ha le caratteris­tiche perfette per esaltarsi con Inzaghi, ma dovrà evitare quelle lunghe pause che spesso hanno condiziona­to il suo rendimento al Milan. Non è né Eriksen - l’uomo che doveva prendere per mano il progetto Inzaghi - né Luis Alberto, l’arma in più della Lazio di Simone, ma di entrambi ha qualcosa e quel qualcosa può rendere la LuLa ancora più esplosiva. Nel giorno della firma sul contratto, la sua prima immagine social da interista lo ritraeva con secchio e pennello in mano, con Milano ai suoi piedi, come un artista pronto a dipingere calcio: gli interisti già scalpitano per vedere l’esposizion­e. In serata il primo post: «Bello essere qui». Sì, il Milan è già un ricordo. 2’31”

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Hakan Calhanoglu, 27, ieri pomeriggio durante la sua prima seduta sui campi della Pinetina
GETTY IMAGES Primo giorno in nerazzurro Hakan Calhanoglu, 27, ieri pomeriggio durante la sua prima seduta sui campi della Pinetina

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