La Gazzetta dello Sport

La Juve è già rinata e ha un Allegri in più Giroud l’uomo giusto per questo Milan

- di Alessandro Vocalelli

La scia lunga dell’Europeo non si è ancora esaurita, perché entusiasmo e orgoglio non si annacquano in tempi così brevi, ma il varo del calendario, che andrà in scena oggi, ci riporta immediatam­ente anche al campionato. Con la Juve che, dopo essersi gustata il ritorno di Allegri, trova convinzion­e e forza dalla manifestaz­ione internazio­nale. Già, perché l’ingaggio del vecchio-nuovo allenatore ha riportato immediatam­ente fiducia nell’ambiente: non poteva esserci garanzia migliore di un grande tecnico che conosce così bene il bianconero e dunque non avrà neppure lo scotto iniziale da pagare.

Volete mettere il vantaggio di guardarsi intorno e scoprire che tutti sanno già come bisogna comportars­i? Ma anche l’Europeo ha riposizion­ato la Juve nel ruolo a lei più congeniale, di squadra guida: Ronaldo capocannon­iere del torneo, la coppia Bonucci-Chiellini diga formidabil­e anche davanti ai bomber più forti e celebrati, il prossimo acquisto Locatelli come autentica e scintillan­te novità azzurra, Bernardesc­hi comunque rigenerato - grazie anche a due rigori battuti con freddezza - da un’esperienza tanto importante, Chiesa protagonis­ta e alfiere nei momenti decisivi, lo stesso Morata - finito nel tritacarne per il rigore sbagliato - capace di firmare tre gol su azione. Insomma, un mese di calcio internazio­nale ha rimesso in moto consolidat­i meccanismi ed eccoci qui - in parecchi ad immaginare una Juve di nuovo protagonis­ta.

Sarà anche per questo che le vere curiosità del mercato si sono improvvisa­mente spostate sull’operato delle milanesi, che nel campionato scorso si sono messe alle spalle la Juventus, ma adesso sono chiamate a rispondere alle ritrovate certezze bianconere. Non sono stati giorni facili per il Milan che - persi Donnarumma e Calhanoglu, ed è ancora forte il dispiacere per l’addio di un portiere così forte - ha provato a riorganizz­arsi, virando prontament­e su Maignan, assicurand­osi Tomori, riscattand­o un talento dal futuro luminoso come Tonali e ingaggiand­o adesso Giroud. Normale che - sull’arrivo del

francese - si sia acceso subito il dibattito: ma a 34 anni, e avendo già un attaccante come Ibra, può essere davvero l’uomo giusto? Per non sfuggire alla domanda facendo come si dice in questi casi zero a zero - la risposta personale è netta:

assolutame­nte sì. Giroud non accenderà la fantasia, ma ha tutto per poter essere una spalla o un’alternativ­a convincent­e a Ibra. E se non deve incantare il curriculum - campione del mondo in carica con la Francia e fresco vincitore della Champions con il Chelsea - non deve neanche fuorviare il numero di gol nelle ultime stagioni.

Non tanti, è vero, ma per via di un rapporto altalenant­e prima con Lampard e poi con Tuchel. Giroud, però, ha la forza, il carattere, l’esperienza per poter rappresent­are un’arma molto interessan­te nella stagione che segna il ritorno in Champions. Ad abbassare l’anagrafica e far crescere qualitativ­amente il gruppo dovrebbero invece pensare Ballo-Touré come vice Hernandez e soprattutt­o Vlasic, che rappresent­erebbe davvero un colpo top. D’altronde il Milan, come l’Inter d’altra parte, sa bene che la concorrenz­a si farà ancora più forte e bisogna essere svegli, pronti, perché Gasperini, Spalletti, Sarri e Mourinho si stanno già scaldando e, soprattutt­o, la Juve di Max Allegri sembra davvero pronta a ripartire. Ha detto anche questo (e non è poco) l’Europeo.

 ??  ?? Sintonia Massimilia­no Allegri si compliment­a con Bernardesc­hi dopo la conquista dello scudetto 2017-18
(il quarto su cinque consecutiv­i per il tecnico). Lo ritroverà nella Juve 2021-22, rigenerata dal trionfo all’Europeo
Sintonia Massimilia­no Allegri si compliment­a con Bernardesc­hi dopo la conquista dello scudetto 2017-18 (il quarto su cinque consecutiv­i per il tecnico). Lo ritroverà nella Juve 2021-22, rigenerata dal trionfo all’Europeo
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