I NUMERI
Crippa fa il record sui 3000 «Ma volevo andare più forte»
a risposta che cercava nell’ultimo test preolimpico è arrivata: Yeman Crippa, a Gateshead, nella settima tappa della Diamond League 2021 (il circuito tornerà il 21 agosto a Eugene), migliora il proprio record italiano dei 3000. Con 7’37”90 lima 37/100 al tempo ottenuto il 17 settembre scorso al Golden Gala di Roma, quando scalzò Genny Di Napoli dalla vetta della lista nazionale all-time dopo oltre 24 anni.
LLa testa della maggioranza degli atleti è già rivolta al Giappone. In più i 17-18 gradi dello stadio inglese, che rimpiazza quello indisponibile di Londra, non favoriscono prestazioni trascendentali. La serata scorre via sonnacchiosa, senza grandi sussulti. Fino, appunto, al 3000 conclusivo. «Sto bene aveva detto Yeman alla vigilia, capelli cortissimi e di nuovo biondi - e la gara, visto il cast, si presenta
Limati 37/100 al crono di settembre «Senza un inatteso dolore alla schiena avrei fatto meglio»
ideale per inseguire di una prestazione importante». Reduce da un mese di lavoro in altura, a Livorno, aveva giusto bisogno di un riscontro agonistico che ne confermasse lo stato di forma. È arrivato è ora, dopo qualche giorno di rifinitura al fresco della trentina Cles, il viaggio verso i Giochi, con partenza giovedì 22, sarà pieno di speranze. Là lo attendono prima i 10.000, poi i 5000: replicare o migliorare l’ottavo posto (miglior europeo) dei Mondiali di Doha 2019 sulla prima distanza sarà possibile.
Intanto, Gateshead. A incaricarsi di fare l’andatura è il britannico Adam
Clarke, lepre designata, che mette il gruppo in fila indiana e transita ai 1000 in 2’30”60. L’azzurro, decontratto intorno all’ottava piazza, è pochi decimi più dietro. «Ma intorno ai 1500 - racconta il poliziotto poco dopo l’impresa ho avvertito un dolorino alla parte bassa della schiena che mi ha condizionato. Fin lì ero in marcia per chiudere in 7’32”-7’33”, come speravo. Ma ho dovuto rallentare, perché faticavo a respirare. Da dietro mi hanno superato in diversi. Ho rallentato, ho rifiatato, mi sono toccato la parte dolorante». L’australiano Stewart McSwein, dopo che anche il keniano Vincent Kiber ha esaurito il proprio compito, passa ai 2000 in 5’03”74. Il trentino, con un parziale da 2’33”, è a oltre un secondo. Il resto è bagarre e denti stretti. «Ho faticato - ammette Yeman - ma negli ultimi 100-150 metri sono riuscito a fare un minimo di volata». Anche l’ultimo 1000 è da 2’33”. «Speravo meglio - dice l’allievo di Massimo Pegoretti, nell’occasione rimasto in Italia ma considerando che sono sceso
UOMINi - 100 (+0.4): 1. Bromell 9”98; 2. Ujah (Gb) 10”10; 3. Hughes (Gb) 10”13; 4. De Grasse (Can) 10”13; 5. Kerley (Usa) 10”13.
800: 1. Harris (Usa) 1’44”76.
3000: 1. Katir (Spa) 7’27”64; 2. McSweyn (Aus) 7’28”94; 3. Butchart (Gb) 7’35”18; 8. Crippa 7’37”90.
110 hs (+0.8): 1. Levy (Giam) 13”22; 7. Dal Molin 13”97.
Alto: 1. Thomas (Bah) 2.25; 2. Fassinotti 2.25.
Triplo: 1. Pichardo (Por) 17.50/+1.0; 2. Bocchi 16.60/0.0 (17.04/+0.1); 3. Pereira (Por) 16.46/-1.1 (17.11/+1.2). Giavellotto: 1. Vetter (Ger) 85.25.
DONNE - 200 (+0.2): 1. Thompson-Herah (Giam) 22”43; 2. Williams (Gb) 22”60.
400: 1. McPherson (Giam) 50”44. Miglio: 1. Grace (Usa) 4’27”20; 11. Del Buono 4’32”64.
100 hs (+1.5): 1. Sember (Gb) 12”69. 400 hs: 1. Bol (Ola) 53”24; 2. Little (Usa) 54”53.
Asta: 1. Morris (Usa) 4.76; 6. Bruni 4.36.
Lungo: 1. Bekh (Ucr) 6.77/-0.1. dalla quota giusto alla vigilia, che lassù ho messo nelle gambe 160 km di media per tre settimane e che in mezzo c’è stato il viaggio, posso essere contento anche così». Non lo dice, ma a bruciargli dev’essere l’ottavo posto finale dietro a tre europei. Il successo va all’indemoniato Muhamed Katir in 7’27”64, terzo uomo europeo all-time. Nato in Marocco nel febbraio 1998, è in Spagna (a Murcia) dal 2003: in un mese ha migliorato i record nazionali di 1500 (del 1997), 3000 (del 1998) e 5000 (del 2001), distanza sulla quale a Tokyo sarà tra gli uomini da battere,
L’Italia intanto applaude i secondi posti di Marco Fassinotti nell’alto (2.25) e di Tobia Bocchi nel triplo (con un bel 17.04) e tira un sospiro di sollievo per Paolo Dal Molin, uscito di pista zoppicante: «È solo una botta a un ginocchio - dice - ho incocciato nel terzo ostacolo». 3’22”
Yeman Crippa ha ritoccato due volte il record italiano dei 3000: prima di ieri aveva corso in 7’38”27 a Roma il 17 settembre 2020. Detiene anche i primati dei 5000 (13’02”26 a Ostrava l’8 settembre 2020) e dei 10.000 (27’10”76 a Doha il 6 ottobre 2019)
Yeman in Inghilterra finisce 8° e ritocca il suo primato italiano (7’37”90) verso i 5000 e i 10.000 di Tokyo: «Bene così, per ora»
Crippa ha vinto il bronzo agli Europei 2018 sui 10.000 e agli Europei 2019 nel cross. Vanta anche 2 ori e 1 bronzo agli Europei juniores e 2 ori e 2 bronzi agli Europei under 23
L’uomo della Florida vince, sì: ma senza fare meglio di 9”98 e pure con un po’ di vento a favore (0.4 metri al secondo). La partenza, come al Luigi II, è tutt’altro che convincente. Poi il vincitore dei Trials già intorno ai 30 metri, si ritrova al comando e, con azione rilassata, si invola. Il progresso rispetto a quattro giorni fa non è comunque superiore ai 3/100 di secondo. Poco per dire che il Bromell attuale sia lo stesso di quello visto nella stagione oltre oceano. Buon per Marcell Jacobs e per chi come lui nutre velleità a cinque cerchi. Alle sue spalle si piazzano i britannici Chijindu Ujah (10”10), uno che in Giappone ambirà quanto meno alla finale e il campione europeo Zharnel Hughes (10”13). Quarto, con lo stesso tempo, è il canadese Andre De Grasse, pluri medagliato olimpico. Insomma: se fino alla settimana scorsa l’oro olimpico dei 100 sembrava prenotato, così come i candidati al podio annunciati, adesso ci sono meno certezze. Bromell probabilmente resta il favorito, ma la gara regina, a Tokyo, si presenterà più aperta che mai.
Intanto proprio Ujah, dopo un’oretta, ha lanciato il quartetto della 4x100 della Gran Bretagna, completato dallo stesso Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake alla miglior prestazione mondiale stagionale: 38”27. A proposito: i frazionisti azzurri sono al lavoro a Formia, dove ieri l’assenza dello stesso Jacobs non è passata inosservata.