Villaggio aperto e Bach chiama cinesi i giapponesi
Gaffe del presidente Cio nell’ambito delle prime cerimonie. E Lady Biden sarà a quella inaugurale del 23
primi dei 48 mila pasti (al giorno) previsti sono stati distribuiti e consumati ieri al Villaggio Olimpico di Tokyo, che senza squilli di tromba ha aperto i battenti. Nessuna cerimonia e nessun nastro da tagliare, come si conviene al momento specifico che sta vivendo la capitale giapponese ancora in stato di emergenza per il Covid-19, anche se con numeri molto diversi da quelli a cui siamo abituati noi in Europa in termini di contagi. E vista la to
Itale impossibilità di andare a consumare un pasto fuori dal Villaggio Olimpico, uno dei vari “ristoranti” olimpici saranno anche l’unica possibilità di assaggiare le prelibatezze della cucina giapponese. Washoku, la cucina tipica, è stata inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Gli organizzatori forniranno 700 opzioni di menù al giorno, 3000 posti a sedere nella caffetteria principale e 2000 dipendenti nelle ore di punta per soddisfare le esigenze di tutti (teoricamente al
Villaggio potrebbero abitare anche 18 mila persone). I menù sono sono stati in gran parte suddivisi in 3 categorie: occidentale, giapponese e asiatico, che copre anche le opzioni cinesi, indiane e vietnamite. Gli amanti del sushi e del sashimi (pesce crudo) saranno delusi, perché al Villaggio non ne verrà servito.
Sarà una gigantesca contaminazione, probabilmente anche di successo. Jill Biden rappresenterà gli Stati Uniti alla cerimonia di inaugurazione. Lo ha reso noto la Casa Bianca annunciando che la first lady parteciperà alla cerimonia di apertura del 23 luglio. Del successo di Tokyo è convinto il presidente Cio, Thomas Bach. «Sono riusciti a fare di Tokyo la città meglio preparata di tutti i tempi per i Giochi», ha detto il n. 1 del Cio che ha fatto una gaffe chiamando "cinesi” il popolo giapponese. «Ciò è ancora più notevole nelle difficili circostanze che tutti dobbiamo affrontare in questo periodo». Fra le tante regole anche quelle che riguardano gli accessi al Villaggio Olimpico. Gli atleti e gli staff sono ammessi soltanto 5 (o al massimo 7 giorni prima) delle rispettive gare, mentre il Villaggio stesso deve essere abbandonato nelle 48 ore successive al termine dell’esibizione sportiva. 2’15”