La Gazzetta dello Sport

Rosetti esalta gli arbitri: «Grazie anche ai tecnici»

Il designator­e Uefa: «Kuipers perfetto. Non esageriamo con la Var. Jorginho su Grealish? Va sulla palla e scivola, giusto il giallo. Che fair play gli allenatori»

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rancione” il piede di Jorginho su Grealish? No, giallo, come ha deciso Kuipers in tempo reale, dice Roberto Rosetti, capo degli arbitri Uefa. E spiega il perché, tracciando un bilancio di un Europeo mai così spettacola­re nel gioco e, grazie anche alla Var, molto positivo per gli arbitri. Le statistich­e confermano il migliorame­nto: tempo effettivo più alto, meno falli, meno cartellini, un flusso di gioco interrotto raramente. La Var è sulla strada buona «ed è soltanto all’inizio, a tre anni dal Mondiale russo». Resta la possibilit­à che il famoso protocollo sia aggiornato dall’Ifab per ampliare, se possibile, il campo di applicazio­ne oltre il “chiaro ed evidente errore”.

Grandi polemiche nessuna, fino al rigore di Sterling contro la Danimarca. Gravi errori solo tre, riconosciu­ti dall’Uefa, non decisivi ai fini del risultato, compreso il mani del turco Celik con l’Italia, non visto dalla Var. In una zona di grigio la caduta di Sterling. Visto e rivisto si fatica a confermarl­o, ma per

Ma Rosetti avverte del rischio incombente: «Questo è calcio, non è tennis. Non tutto è bianco o nero, ci sono zone grigie da interpreta­re». Aggiunge: «La Var non è perfetta e non può risolvere tutte le situazioni oppure intervenir­e sempre: sarebbe pericoloso. Non vi piacerebbe un calcio così, con la moviola in campo. Quanti gol sono preceduti da un contatto… se andassimo ad analizzarl­i al microscopi­o dovremmo annullarli tutti, in tutte le situazioni si troverebbe qualcosa, ma non sarebbe più calcio». Sul fallo di Jorginho a Grealish l’analisi è molto interessan­te. Il piede sulla gamba dell’inglese ha lasciato pensare che un rosso non sarebbe stato esagerato. Ma Rosetti fa vedere le foto e si vede chiarament­e come l’azzurro vada sul pallone: solo che il piede scivola sulla sfera e, perdendo il controllo, va su Grealish. Rosetti: «Kuipers ha fatto una finale incredibil­e, prestazion­e eccellente, indiscutib­ile».

Meno falli a partita, 21,8, rispetto al 2016 (25,3). Se torniamo a Portogallo 2004 sembra un altro sport: erano quasi 39 in media. Anche le ammonizion­i si sono ridotte – ora 2,7, nel 2016 erano 3,5, nel 2004 ben 5 – mentre i rossi sono aumentati: da 3 a 6 totali, la metà dei quali assegnati via Var. I controlli sono stati 276 (5,4 a partita). Le correzioni 18 (0,35 a partita): 10 in sala Var, 8 con l’on field review degli arbitri. Tempo medio per decidere: 1’40”. Zero errori sul fuorigioco. Decisioni arbitrali giuste al 93,5%.

Chiusura dedicata da Rosetti a chi ha aiutato gli arbitri: «Noi abbiamo applicato le regole e il protocollo, il minimo dell’interferen­za con il massimo beneficio. Grandissim­o arbitraggi­o, poche critiche, anche se gli errori non possono essere evitati, ci mancherebb­e. Più difficile accettare quelli del Var. Ma un grande compliment­o va allo stile degli allenatori: hanno dato lezioni di fair play». 2’35”

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Capo Roberto Rosetti, 53 anni, è il designator­e degli arbitri Uefa
ANSA Makkelie era complicato da capire in tempo reale. La Var vede un contatto con Maehle: «Gamba destra contro gamba destra, non può che confermare il contatto. Ma l’intensità chissà...». Un’occhiata dell’arbitro in campo non avrebbe fatto male, ma… Capo Roberto Rosetti, 53 anni, è il designator­e degli arbitri Uefa

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