La Gazzetta dello Sport

Calha «Inter, ci penso io agli assist per la LuLa»

DAL VIDEO AL CAMPO È L’INTER DI CALHANOGLU «QUI PER LO SCUDETTO E GLI ASSIST ALLA LU-LA»

- di CONTICELLO, STOPPINI

Il destino è spesso nel nome. Hakan in turco è una parolina che accompagna gli imperatori. E sì che Calhanoglu sarà al centro della nuova Inter. Dovrà creare, assistere, inventare, cucire e strappare, in una parola comandare il gioco, trascinare la squadra verso un altro calcio. È lui che segna la vera grande differenza con la squadra di Antonio Conte. Non è un caso che lo stesso Simone Inzaghi abbia speso qualche parola sull’accostamen­to con Luis Alberto, un calciatore che nella Lazio dell’attuale allenatore nerazzurro era più che centrale, era determinan­te, un imperatore appunto.

Calhanoglu sta andando a scuola di Inter. «È una nuova sfida per me e mi sento già alla grande», ha detto ai microfoni della tv del club. Non gli manca la personalit­à. Perché per saltare dal Milan all’Inter ci vuole un pizzico di sana follia e una grande capacità di fare spallucce, a chi lo critica oggi e magari non vede l’ora di sottolinea­re un suo passo falso. «I tifosi fanno rumore. Io ho un grande rispetto per il Milan, ma non sono il primo né sarò l’ultimo passato da una squadra all’altra di Milano», ha spiegato lui. Ieri peraltro s’è tolto pure un sassolino parlando della sua ex società. Il Milan lo ha lasciato partire a zero, Hakan l’ha spiegata così: «Pioli è stato davvero l’unico che ha mostrato di volermi tenere in rossonero - ha detto a Dazn -. Però ha rispettato la mia decisione. E gli devo dire grazie se sono diventato un giocatore in grado di fare tanti assist e di creare molte occasioni da gol». Ora il riferiment­o è Inzaghi, con il quale ha già parlato nei dettagli del suo ruolo. E lo ha fatto anche grazie all’aiuto dei video che il nuovo tecnico e lo staff gli hanno mostrato. Intanto, ieri pomeriggio è già sceso in campo. Non ha perso tempo, ha giocato 30 minuti del test di Appiano contro il Sarnico (Prima categoria).

Trenta minuti nel primo test, da mezzala. Poi una stoccata al Milan: «Pioli era l’unico che voleva tenermi»

Ha preso il posto che era di Eriksen, mezzala sinistra. Si è vista un’Inter con il 3-5-2, con Dimarco come centrale difensivo di sinistra: è finita 16-0. La prima vera amichevole andrà in scena sabato a Lugano. E lì Calhanoglu guadagnerà ancora più spazio.

Dei suoi primi passi in nerazzurro ha colpito la grande disponibil­ità con tutte le aree del club, la voglia di capire ogni situazione, come a voler guadagnare tempo. «Questa è una maglia importante, arrivo in un club che ha appena vinto lo scudetto. E l’obiettivo sarà per forza quello di vincerlo un’altra volta, oltre a fare grandi cose in Champions». Calhanoglu non si nasconde, l’asticella è alta perché lui ha deciso di piazzarla lassù. Ha scelto la maglia numero 20, «perché nella mia vita ho sempre avuto il 10 ma qui è occupato (da Lautaro, ndr) e allora ho optato per il 20, ovvero 10 più 10». In fondo sarà a lui che Inzaghi chiederà la fantasia, in campo. «Il mister mi ha chiamato tante volte durante la trattativa - ha raccontato il turco -, poi anche Piero (Ausilio, ndr). Insomma, ho capito subito la loro voglia di vedermi qui. Il 35-2 mi piace, di Simone apprezzo l’attenzione e il modo col quale si spiega. Luis Alberto? Sì è vero, siamo simili».

Calhanoglu era seguito dall’Inter già da prima dell’infortunio di Eriksen. Ma senza il problema del danese non sarebbe arrivato in nerazzurro: «Christian mi piace molto, abbiamo un ruolo simile, ho parlato a lungo con Kjaer di quello che è successo. Lo aspetto qui per abbracciar­lo». Lukaku e Lautaro, invece, aspettano le sue giocate. «Non vedo l’ora che tornino, così comincio subito a fare assist per loro. Vogliamo divertirci: loro devono conoscere i miei movimenti e io i loro». C’è da starlo a sentire, lui i pronostici li azzecca: «Dopo averli affrontati con la Turchia, avevo detto ai miei compagni che l’Italia avrebbe vinto l’Europeo». E allora, se Hakan dice con l’Inter sarà divertimen­to...ecco, divertimen­to sarà. Sicuro.

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Calhanoglu suda e sorride ad Appiano. Nonostante tre soli allenament­i nelle gambe, ieri Inzaghi l’ha subito impiegato nel test amichevole con il Sarnico. È finita 16-0, il turco sul centrosini­stra ha giocato al posto di Eriksen
GETTY Sorrisi e un 16-0 Calhanoglu suda e sorride ad Appiano. Nonostante tre soli allenament­i nelle gambe, ieri Inzaghi l’ha subito impiegato nel test amichevole con il Sarnico. È finita 16-0, il turco sul centrosini­stra ha giocato al posto di Eriksen

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