La Gazzetta dello Sport

Il paradosso di Ivan: è senza offerte e resta Per la gioia di Inzaghi

Lautaro, dal gol al vino

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Pesa l’ingaggio da 4,7 milioni, ma è un tesoro tecnico Intanto Keita continua a proporsi: futuro in stand by

Per necessità e per virtù: in fondo, sicuri che in giro ci sia qualcuno che possa coprire meglio di Ivan Perisic la fascia mancina dell’Inter? Simone Inzaghi ha già votato, schierando­si a favore della permanenza del croato. Il resto lo ha fatto fin qui il mercato, non essendo arrivata (finora) in Viale della Liberazion­e alcuna offerta reale per il suo acquisto. E allora avanti insieme, magari ripercorre­ndo la strada fatta dodici mesi fa. Volendo attaccarsi alla scaramanzi­a, sembra davvero che il tira e molla da dentro e fuori di Perisic porti anche fortuna. Due estati fa, fu inserito in lista di sbarco da Antonio Conte, con tanto di congedo ufficiale durante la tournée in Asia: «Per le caratteris­tiche che ha, non penso sia adatto al lavoro che gli chiedo». Perisic poi lasciò l’Inter, destinazio­ne Bayern, dove fu tra i protagonis­ti della tripletta tedesca del 2019-20 – campionato, coppa nazionale e Champions League -, ma non fu poi riscattato dal club di Monaco. E allora tornò all’Inter, convinto stavolta di potersi giocare le sue carte in nerazzurro e dimostrare a Conte di essere l’uomo giusto per la fascia sinistra. E alla fine ha avuto ragione lui: 42 presenze e 5 reti nell’ultima stagione, campione d’Italia da titolariss­imo. Nonostante questo, il suo futuro all’Inter anche all’inizio di questa estate sembrava fortemente in bilico, almeno fino a quando Inzaghi non ha fatto capire alla società che sarebbe felice di una sua riconferma.

Il problema di Perisic, stavolta, era tutt’altro che tecnico. L’esterno croato ha ancora un anno di contratto a 4,7 milioni netti che mal si sposa con la necessità di contenere le spese e alleggerir­e il tetto ingaggio della rosa. Perisic, però, resta un capitale importante e lo è prima di tutto tecnico, perché da gennaio in poi ha dimostrato di essere un valore aggiunto nella corsa scudetto dell’Inter, scalzando di fatto Young dall’undici titolare. Gol, assist, personalit­à nei momenti più delicati delle partite, e grande forza fisica, specie in campo aperto. E Ivan sembra avere ancora qualcosa da dare all’Inter e a Inzaghi, a maggior ragione adesso che il club è chiamato ad allestire una squadra all’altezza dello scudetto che porterà sulla maglia ma anche far quadrare i conti e respirare il bilancio. Sostituire

La passione del vino, non solo per il gol. Lautaro Martinez, fresco campione del Sudamerica con l’Argentina, è tornato nella sua Mendoza dove produce un rosso fermo: eccolo tra le botti con la compagna Agustina.

Perisic potrebbe essere molto complicato, insomma. E allora l’ipotesi di un ultimo anno in nerazzurro oggi acquista ancora più valore e il contratto in scadenza non sembra essere un problema né per il giocatore né per l’Inter. E Inzaghi sarebbe felice di poter contare anche sul croato, che proprio ieri ha fatto una nuova apparizion­e in pubblico dopo la positività al Covid riscontrat­a alla vigilia della partita contro la Spagna dei quarti di finale, che lo ha di fatto estromesso anzitempo dall’Europeo. Perisic ha partecipat­o a un evento di beneficenz­a assieme a Modric e Mandzukic, come si nota dalla foto postata sui social: «È un vero piacere partecipar­e a un evento umanitario, ancora di più visto che si tratta di un torneo di tennis a coppie con alcuni dei più grandi atleti croati. Grazie a tutte le persone che sono venute a salutarci e a sostenerci».

Perisic si unirà all’Inter dopo la tournée in Florida, ma intanto la società continua a valutare possibili profili per rafforzare la rosa, anche in attacco. Ieri in sede è passato l’agente Pastorello, per presentare ufficialme­nte la candidatur­a di Keita Balde, desideroso di tornare in nerazzurro. L’attaccante ex Samp non è al momento nei pensieri dell’Inter, ma la situazione resta da monitorare, specie ricordando che lo stesso Keita poche settimane fa, in vacanza, aveva parlato con Inzaghi di questa possibilit­à. I due si conoscono bene e il senegalese proprio sotto la guida di Simone ha vissuto il suo miglior campionato di A: 16 reti in 31 gare nel 2016-17. Oggi è un no, domani chissà: una quarta punta così potrebbe far comodo. 3’12”

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