Sarri e il Mago, è subito feeling Ma resta un’ombra nella Lazio
Dopo le scuse, Luis Alberto al lavoro. Al tecnico ha garantito il suo impegno. La società però deve cedere almeno un big... Luiz Felipe: «Qui a vita»
on ha perso tempo per mettersi in riga. Dribblando tutti, o quasi, i problemi creati da se stesso in una settimana. Luis Alberto si è immerso subito nella Lazio di Maurizio Sarri. Ieri mattina col suo sorriso guascone è sbucato sul campo Zandegiacomo di Auronzo di Cadore per unirsi ai compagni per l’allenamento. Mercoledì sera era arrivato sotto le Tre Cime di Lavaredo dopo che una settimana prima aveva disertato il raduno di Formello. Un comportamento che ha fatto infuriare la società (multa pesante in arrivo). Per aggregarsi era necessaria una tappa, anzi due. Le aveva segnalate Maurizio Sarri, che al via della sua gestione si è trovato con un caso decisamente spigoloso. Spiegarsi ed eventualmente chiedere scusa, le indicazioni del nuovo tecnico biancoceleste al fantasista per recuperare quel tempo perduto. Nessuno scenario però da giudizio solenne. Già dalla sera del suo arrivo è partito attraverso i veterani dello spogliatoio un fitto lavoro diplomatico. Che si è esaurito durante il riscaldamento
Ndi ieri con le ultime scuse recapitate di persona. Abbraccio caloroso con Felipe Anderson: due anni di prodezze insieme con la maglia della Lazio. Con Sarri c’era solo bisogno di parlarsi, ma al Comandante è bastato uno sguardo per capire le motivazioni del Mago. Così in campo lo spagnolo è stato subito catapultato tra gli schemi da provare. Come mezzala di sinistra,
La carica di Luiz Felipe dal profilo Instagram della Lazio. Ieri, il difensore brasiliano ha detto: «Voglio fare la mia stagione migliore. Alla Lazio sto bene, potrei restare qui anche 10-15 anni». quindi nel suo ruolo. In un centrocampo che aveva sulla destra Akpa Akpro e al centro Leiva. Luis Alberto si è fatto coinvolgere dal clima di entusiasmo dell’allenamento. Sarri è andato a spiegargli un movimento da fare con più opzioni. Il Mago era concentrato e curioso. I tifosi sugli spalti hanno aspettato qualche tocco felpato dei suoi per far scattare l’applauso. Sarri lo scrutava. Quei colpi possono essere una garanzia in più per la sua Lazio. Il Mago ha assicurato il suo impegno. E la domanda sospesa nell’aria è giunta a fine allenamento quando lo spagnolo si è avvicinato alla rete sotto la tribunetta per firmare autografi e farsi fotografare dai tifosi. Che lo hanno osannato. Uno gli ha chiesto: «Luis, resti?». Un mezzo sorriso, non di più. Senza dire nulla.
E ora che succede? Smaltito il “mal di pancia” che gli ha fatto disertare il raduno? Fugata la voglia di cambiare squadra? Il d.s. Tare da subito lo ha richiamato al rispetto dei suoi doveri. Ha un contratto con la Lazio fino al 2025, rinnovato appena undici mesi fa. La Lazio lo quota sui 50 milioni di euro. Non sono arrivate offerte. Tra l’altro c’è la questione del 25% da riconoscere al Liverpool sull’eventuale rivendita. Percentuale che riguarda la valutazione dell’intera operazione: pertanto la Lazio non è intenzionata ad accettare contropartite tecniche in aggiunta a un conguaglio. A quel punto infatti rischierebbe di riversare quasi tutta quella somma al club inglese precludendosi la possibilità di arrivare a propri obiettivi per rinforzare la squadra.
Igli Tare dovrebbe arrivare in ritiro domani, per il debutto della Lazio di Sarri (ore 18, 30 ad Auronzo contro una rappresentativa locale). In questo momento la posizione di Luis Alberto non è una priorità per il d.s. biancoceleste, indaffarato tra altri percorsi di mercato. La Lazio sta valutando la cessione di un big, ma è Correa il primo della lista per varie ragioni. Chiaro che fino alla chiusura del mercato il nome di Luis Alberto rimarrà in sospeso: troppe frizioni con la società per credere che il caso sia chiuso. Intanto, però, lo spagnolo ha dato la sua disponibilità a cavalcare il progetto di Sarri. Ieri pomeriggio, nella prima mezza giornata di riposo in ritiro per i biancocelesti, lo spagnolo, insieme con Felipe Anderson, è andato a lavorare in palestra. Pronto agli straordinari per rimettersi in corsa. Sarri lo voleva già al Napoli. Apprezza il suo talento. Due anni fa, sul prato dello Zandegiacomo, Milinkovic mise fine all’attesa delle sirene di un top club per il patto Champions con Inzaghi. Sarri sta immaginando la Lazio con il Mago. Che ha ascoltato con attenzione le parole del tecnico. Una scintilla già c’è stata. 3’40”