La rinascita di Zaniolo Guida la Roma da capitano
Dopo la partita con il Montecatini per 10-0, domenica prossima si torna in campo con la Ternana (sempre a Trigoria, ore 18). Poi il 21 partita in casa della Triestina, infine il 25 a Frosinone con gli ungheresi dell Debrecen. Al ritorno dal Portogallo presentazione il 14 agosto, con avversario da definire
In Portogallo si giocherà il 28 luglio con il Porto a Parchal. Poi altre due gare, una con il Siviglia (tra il 30 luglio e il primo agosto) e una con avversario da definire. Infine il 6 agosto spostamento in Spagna, dove il 7 si giocherà a Siviglia contro il Betis uarantacinque minuti, un gol segnato su calcio di rigore, un assist per Diawara e la fascia di capitano ben salda al braccio. Il Risorgimento di Nicolò Zaniolo ha preso il via così, ieri pomeriggio, al Campo Testaccio di Trigoria. Di fronte il Montecatini (Eccellenza toscana), che si è prestato a fare da sparring partner alla prima Roma di Mourinho (10-0 il risultato finale a favore dei giallorossi). Una Roma «invisibile», con la partita chiusa alla stampa e senza immagini televisive. Il ritorno di Zaniolo probabilmente avrebbe meritato un palcoscenico diverso, ma quel che conta davvero è che Nicolò sia tornato davvero lui. Perché qui 45 minuti lì – quelli del secondo tempo – alla fine ci hanno detto proprio questo. Chiaramente nelle valutazioni
QMourinho così ha deciso di mandare in campo Zaniolo ad inizio ripresa, schierandolo largo a destra nel 4-2-3-1 con cui sta plasmando la sua Roma. E Nicolò ci ha messo tutto quello che aveva e che ha accumulato in questi 311 giorni di stop forzato: voglia, rabbia, entusiasmo e motivazioni massimali. Ha giocato 45 minuti molto buoni, non ha avuto paura di andare sul contrasto, in un paio di circostanze è entrato anche in scivolata. Insomma, il timore delle tenuta di quel ginocchio sinistro che ha fatto crac lo scorso 7 settembre sembra solo un lontano ricordo. «Che bella giornata», è stato il suo commento post-gara sui social, con tanto di cuoricini giallorossi. E anche fisicamente e atleticamente Nicolò è sembrato subito in palla,
Detto delle assenze forzate di Dzeko (affaticamento), El Shaarawy, Karsdorp, Pellegrini e Veretout, il 10-0 finale è stato equamente diviso tra i due tempi: cinque gol messi a segno per ogni frazione di gioco. Il primo marcatore della stagione giallorossa è stato Carles Perez, a segno su assist di Calafiori (che poi ha segnato anche il 4-0 e che è stato sostituito nel primo tempo, da accertare la motivazione fisica). Anche se il mattatore assoluto è stato in realtà lo spagnolo