Ecco l’Italia dei Giochi paralimpici: è più rosa che mai
Pancalli annuncia la squadra con ben 113 atleti: 61 sono donne «Medaglie e rivoluzioni culturali»
anca più di un mese all’inizio dei Giochi Paralimpici e già possiamo celebrare un doppio traguardo storico. L’Italia, infatti, si presenterà a Tokyo con la delegazione più numerosa di sempre e con una partecipazione femminile superiore a quella maschile. Un risultato che testimonia la grande crescita degli ultimi anni del movimento paralimpico italiano sia sotto il
«Mprofilo dei numeri e della rappresentanza di genere sia dal punto di vista della competitività. Andremo in Giappone sapendo di avere una grande squadra che può regalare al nostro Paese tante soddisfazioni. «Prenderemo parte a questi Giochi non solo con l’obiettivo di rappresentare un’eccellenza sportiva, ma anche di continuare ad alimentare quella rivoluzione culturale silenziosa che sta contribuendo a cambiare la percezione della disabilità nel nostro Paese e nel mondo», dice
Luca Pancalli, il numero 1 del Cip (Comitato Italiano Paralimpico). Certamente un sognatore, ma uno di quelli che resta con i piedi per terra.
E dopo la presentazione della squadra che difenderà l’azzurro alle Paralimpiadi (dal 24 agosto al 5 settembre) sa di poter sognare ancora più forte. Molto di più. In Italia “il vento culturale” di cui parla Pancalli sta soffiando sempre più impetuoso. Anche per questo oggi il movimento italiano schiererà in
Giappone la delegazione più “ricca” di sempre con 113 atleti presenti: 61 sono donne e 52 uomini. Cercando di migliorare il bottino (già ricchissimo) di Rio cinque anni fa (39 medaglie: 10 ori, 14 argenti, 15 bronzi) con una delegazione che vede le donne italiane puntare molto in alto come personalità, ma anche come risultati, a cominciare (ovviamente, ma non solo) da Beatrice Vio che assieme a Federico Morlacchi è la portabandiera della spedizione azzurra. Una spedizione che sarà presente in 16 discipline e che potrebbe aggiungere qualche atleta in base alle decisioni del Ipc (il comitato paralimpico internazionale). Ma, già così, l’Italia può cominciare a sognare: mentre guarda l’Olimpiade potrà immaginare anche una Paralimpiade a tinte azzurre. 1’29”