La Gazzetta dello Sport

IL GOVERNO PUNTA AL PASS PER VOLI E VIAGGI IN TRENO I CASI IN GRECIA E A DUBAI: GIOVANI ITALIANI BLOCCATI

- di Pierluigi Spagnolo

Verso la cabina di regia: duello sull’uso del certificat­o vaccinale Quasi 2.500 contagi, indice all’1,3% ma senza effetti sugli ospedali Ios, Corfù e l’emirato: centinaia gli studenti positivi o in attesa

I contagi risalgono. La variante Delta del virus può cambiare di nuovo le nostre abitudini? Ora che siamo a metà dell’estate…

A maggio era molto marginale (il 4,6%) sul totale dei positivi, ma la crescita è stata rapida (27,7%, a giugno). In due mesi, la variante indiana è arrivata al 30% in Umbria, al 47% in Lombardia, al 57,1% nel Lazio. La diffusione di Delta «non è omogenea, ci sono Regioni che hanno meno casi. Questa variante è molto più contagiosa. E se il virus continuerà a circolare, diventerà dominante», spiega Massimo Ciccozzi, epidemiolo­go del Campus Bio-medico di Roma. Non basta. «È probabile che si sviluppera­nno nuove varianti, più pericolose», avvertono gli esperti dell’Oms. Intanto la Delta corre in tutta Europa e fa aumentare i contagi soprattutt­o in Spagna, nei Paesi Bassi, a Cipro e a Malta, da rosso a rosso scuro sulla mappa settimanal­e del Centro Ecdc sull’incidenza del Covid. In Gran Bretagna ieri ci sono stati 48.500 casi (come a gennaio), con il numero dei morti risalito a 63 in un giorno (come a marzo).

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È più letale? No, sostengono gli esperti.

«E tutti i quattro vaccini autorizzat­i nell’Ue forniscono un’alta protezione contro la forma grave, specialmen­te contro la malattia e l’ospedalizz­azione», ha ribadito anche ieri Marco Cavaleri, responsabi­le per i vaccini dell’Ema. Delta è però più contagiosa, tanto da far lievitare i casi, riportando i dati alla primavera scorsa. Nelle scorse ore, in Italia, altri 2.455 casi su 191 mila tamponi, indice all’1,3%, dall’1% di mercoledì. «C’è un incremento del 61,4% di nuovi casi nella settimana 7-13 luglio, rispetto alla precedente», emerge dallo studio della Fondazione Gimbe. Per fortuna, a fronte di un simile incremento, non ci sono per ora effetti rivelanti sui ricoveri (da ieri, 2 posti occupati in più nelle terapie intensive, altri 19 posti in meno nei reparti ordinari) e sui decessi (9, ieri). «I ricoveri diminuisco­no dell’11,3%, i decessi del 35,8%», calcolano ancora al Gimbe. Come spiegarlo? Effetto dei vaccini, che stanno schermando dalle forme più gravi chi si è già sottoposto (oltre 25,6 milioni in modo completo). Oggi è atteso il report dell’Iss. L’Rt, secondo studiosi indipenden­ti, è già risalito

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a 1. E si discute dei criteri per assegnare i colori delle Regioni. Si punta a dare più peso ai posti in ospedale che ai contagi, per non rivedere le zone gialle.

Si discute del green pass, dopo la svolta francese.

È il certificat­o che si ottiene dopo la vaccinazio­ne. In Italia, finora, due settimane dopo la prima dose. Nell’Ue e in molti altri Paesi, invece, dopo l’immunizzaz­ione completa. È un incentivo a vaccinarsi, per non vedersi limitare la vita sociale. Soprattutt­o per i giovani. Anche ieri il professor Walter Ricciardi, consiglier­e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha ribadito che «la certificaz­ione può essere rilasciata esclusivam­ente dopo le due dosi. Ma su questo ormai c’è l’accordo di tutti, credo si stia procedendo». Il green pass italiano potrebbe essere chiesto, a breve, per salire su aerei, treni e forse pullman a lunga percorrenz­a (non bus, tram e metrò). È l’orientamen­to più forte emerso ieri nel governo. Ma dovrebbe servire anche per andare in palestra e nei centri commercial­i. E poi per partecipar­e a grandi eventi (sportivi, musicali e culturali, com’era già stato stabilito da tempo), andare alle feste di

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nozze e in discoteca (se riaprirann­o), fare visita ai parenti nelle Rsa. Ma ci sono resistenze politiche al fatto che l’Italia imponga il pass per accedere a bar e ristoranti, come in Francia. Come si orienterà il governo? Le “trattative” sono appena iniziate, la cabina di regia con il premier Draghi è fissata per lunedì o martedì. Secondo la ministra degli Affari regionali, Mariastell­a Gelmini, non dovremmo “copiare” lo schema rigido della Francia: «Noi non inseguiamo modelli stranieri, troveremo una via italiana».

Lo scontro è già emerso. Per l’uso allargato del green pass sono Pd e Leu, quasi tutto il M5S. Dubbi in parte di Forza Italia e Iv, contrariet­à nella Lega. «Credo sia normale, su un tema importante, avere sensibilit­à

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differenti. È capitato anche in passato», ha ribadito ancora Gelmini, «se non vogliamo tornare a dover chiudere il Paese, non possiamo perdere tempo». Dell’uso allargato del pass «parleremo se e quando ce ne sarà la necessità. Adesso chiediamo rispetto delle regole, però non possiamo terrorizza­re la gente», taglia corto Matteo Salvini. La campagna vaccinale, nel frattempo, prosegue e taglia il traguardo di 60 milioni di dosi somministr­ate. E spuntano altri sanitari “no vax”: dopo i due di Bologna, ieri in 177 sono stati sospesi in provincia di Pordenone.

Il Covid rovina le vacanze all’estero di molti italiani. In tanti stanno scoprendo la positività in vacanza, restando in isolamento all’estero, quasi sempre a spese delle famiglie, per un periodo imprecisat­o. E ogni Paese ospitante ha criteri differenti sulla fine della quarantena. Una quindicina di ragazzi abruzzesi sono bloccati a Corfù, in Grecia, perché positivi. E altri 15 studenti veneziani a Ios, in autoisolam­ento, senza sapere quando potranno rientrare a casa. Stanno bene e avevano fatto una dose di vaccino. E restano a Dubai i circa 300 studen

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In Danimarca il pass si usa anche al bar e i locali non hanno chiuso

Walter Ricciardi

Consulente Ministero della Salute

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