Addio al Torino Lo aspetta il Genoa come erede di Perin
Risoluzione consensuale col club granata: «Il presidente Cairo ha sempre apprezzato la sua serietà e il suo impegno»
Qui comincia un’altra storia. Salvatore Sirigu si è formalmente congedato ieri dal Torino, dopo quattro anni di avventura granata, e si prepara ora a formalizzare il nuovo contratto con il Genoa, che lo ha scelto come erede di Mattia Perin. Il Toro ha voluto salutare ieri il suo ormai ex numero uno con una nota ufficiale sul sito della società, comunicando «di aver risolto consensualmente il contratto di prestazione sportiva» con Sirigu, aggiungendo, inoltre, che «il presidente Urbano Cairo, che ha sempre apprezzato la sua serietà, il suo impegno e le sue qualità, desidera ringraziare Salvatore per il suo generoso contributo offerto in questi anni trascorsi nel Toro e gli augura il meglio nel proseguimento della sua carriera».
Nuova sfida Adesso Sirigu, terminata la felice avventura all’Europeo, si godrà un periodo di riposo, ma è probabile che già nei prossimi giorni si sottoponga alle visite mediche con il Grifone prima della firma del nuovo contratto che lo legherà al Genoa sino al 30 giugno 2022, con un’opzione per la stagione successiva. La scelta di puntare su Sirigu è figlia di un’intuizione del presidente Enrico Preziosi e del diesse Francesco Marroccu (l’uomo che nel gennaio scorso riportò in Italia Strootman), che inizialmente pensavano di poter rinnovare il prestito di Mattia Perin. Tuttavia, quando è apparsa chiara la volontà della Juventus di non accettare più la stessa formula per il suo portiere in vista della prossima stagione, il Grifone ha iniziato a sondare altre piste. Anche perché l’ipotesi di rilevare il cartellino di Perin, pur considerando lo stretto rapporto esistente fra le parti, sarebbe stata troppo onerosa per le casse rossoblù. Fra i profili studiati, Sepe (Parma), Joronen (Brescia) e Silvestri (Verona), ma nessuna di queste ipotesi si è poi tramutata in qualcosa di più concreto. Anche perché il Genoa voleva una figura di carisma, capace di raccogliere l’eredità di Perin (fondamentale nel raggiungimento della salvezza nell’ultima stagione) in campo, ma anche fuori. Un elemento, insomma, alla... Strootman: grande esperienza professionale, ma al tempo stesso carisma da vendere, anche qualora fosse necessario tenere il gruppo unito in caso di difficoltà. Sirigu, ritenuto dal gruppo azzurro fondamentale per la coesione dell’Italia di Mancini all’Europeo, era insomma l’uomo giusto al momento giusto, per di più con gli stimoli giusti per ripartire da Genova. Ballardini, probabilmente, potrà averlo a disposizione in gruppo solo alla fine del ritiro austriaco (il Genoa rimarrà a Neustift sino al 24 luglio prossimo), ma intanto il suo arrivo rappresenta un tassello importante in una squadra che verrà ampiamente rinnovata, dopo la partenza dei giocatori (una dozzina) che nella stagione passata erano in prestito. Dietro a Sirigu, il dodicesimo dovrebbe essere Marchetti, con Andrenacci a completare il reparto.