La Gazzetta dello Sport

Quadarella, l’ora del riscatto «Sarò più cattiva negli 800»

Dopo la delusione dei 1500, Simona ci riprova stanotte «Finché si può andare in acqua, c’è un’altra possibilit­à»

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a prova d’appello. I pianti di Simona Quadarella dopo il quinto posto nei 1500 non sono stati disperati ma solo uno sfogo “mirato” a una positiva reazione. Almeno lei, un’occasione -bis, dopo l’insoddisfa­cente risultato del debutto olimpico, l’ha avuta. Così la campioness­a mondiale della gara ormai persa, si è tuffata con l’approccio giusto per gli 800: terza nel ranking delle batterie (8’17”32) dopo aver preso le misure dall’imbattuta americana Katie Ledecky (8’15”67) e aver scoperto un’altra piccola Katie (è nata nel 2006), Grimes, che viaggia sui suoi tempi (8’17”05) mentre dietro la tedesca Sarah Kohler incalza a un centesimo. Le medaglie usciranno tutte da qui? Nella notte italiana, con la romana che della specialità è argento mondiale in carica, la verità emergerà, questa sì senza altro appello.

LDall’atteggiame­nto visto nella seconda parte delle batterie, Simona sembra essersi sbloccata. Ha “resettato” e ha seguito le coordinate dell’allenatore Christian Minotti: non forzare subito, non seguire la Ledecky in batteria, non darle vantaggi tattici. «Ho versato tante lacrime racconta -, dopo i 1500 mi è servito un po’ sfogarmi. Però la cosa importante era non pensare più ai 1500 e fortunatam­ente ho un’altra possibilit­à in cui posso fare bene. La mia gara sono sempre stati i 1500, ma gli 800 mi hanno dato tante emozioni e tante soddisfazi­oni». Oltre all’argento di Gwangju del 2019 in 8’14”99, anche due ori europei, medaglie europee e mondiali in vasca corta. Una specialità che predilige. Una gara che le piace. Perciò «voglio fare bene questo 800, per tornare a casa contenta a prescinder­e dalla medaglia o no».

C’era solo un modo per caricarsi e capire qual è l’atteggiame­nto giusto per salire sul podio alle Olimpiadi: osser«È vare come nuota Paltrinier­i. « Ho visto la gara, è stata da brividi. Ho detto: se c’è l’ha fatta Greg che ha avuto la mononucleo­si, io che ho avuto la gastroente­rite...». E ritrova il sorriso sereno dei momenti giusti. Ma questa Ledecky in finale come se l’aspetta? Ucciderà la gara? «Sì, averla accanto anche in batteria un po’ mi ha fatto ricordare i Mondiali. Ma Christian mi ha detto di non guardarla:

Anche Paltrinier­i è arrivato ai Giochi dopo problemi di salute: rialzarsi è sempre possibile “Fai la tua gara e basta”. E io non l’ho guardata per niente, ho visto che non era lontana però non voglio guardarla neanche in finale, non voglio strafare ma fare il mio. Adesso è più forte rispetto a due anni fa, è sempre più forte. Anche lei a Gwangju ha patito la gastroente­rite durante le gare, so come ci si sente». La tedesca Koehler quant’è minacciosa dopo averla vista all’opera nei 1500? andata molto bene nei 1500 (terza, n.d.r.), è stata molto brava soprattutt­o poi a tenere di testa perché è stata una gara difficile ed eravamo tre nella stessa linea e si è visto dalla mia reazione. Io non avevo più forze, quei 1500 sono stati difficili, un testa a testa dai 1000 metri che non è facile da affrontare. Lei è stata brava».

E quanto dovrà esserlo Simona in finale? «Ci metterò più rabbia e sto cercando di prendere la sconfitta dei 1500 come una spinta per gli 800. Oggi (ieri,

pensavo molto a quello. I miei genitori mi hanno detto: “Sei stata male e purtroppo i miracoli non esistono” e comunque loro sono stati quelli che insieme a Christian mi hanno detto che c’era un’altra gara e che devo pensare soltanto a quella. Ci sarà tempo e modo di pensare ai 1500. Perché ora devo fare un’altra gara. Fino a quando puoi entrare in acqua c’è un’altra possibilit­à, non bisogna farsela sfuggire perché poi sarebbe ancora peggio». L’Olimpiade ha spiazzato molti azzurri, ma in un certo senso pure lei che era al debutto: «L’Olimpiade è davvero un altro sport...È completame­nte diverso. La gara in sé è la stessa ma lo spirito degli atleti è diverso e si è visto nei 1500. Qui si può sbagliare, come si può fare benissimo. Ho imparato la lezione: forse non era questo il momento di imparare... Ma tra tre anni a Parigi avrò tempo di fare un altro 1500 olimpico!». 3’22”

 ?? AFP ?? Cuore e batticuore Simona Quadarella, terza in batteria e in cerca del riscatto dopo la delusione del quinto posto nei 1500 n.d.r.)
AFP Cuore e batticuore Simona Quadarella, terza in batteria e in cerca del riscatto dopo la delusione del quinto posto nei 1500 n.d.r.)

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