La Gazzetta dello Sport

MOU SCOPRE COME È DURA LA ROMA

- di Andrea Di Caro

Sull'orlo di una crisi di nervi ed è solo calcio d’agosto. La figuraccia col Betis e un mercato non Special hanno fatto suonare l'allarme alla Roma...

Sull’orlo di una crisi di nervi e siamo ancora al calcio pre ferragosto. Se la rissa nell’amichevole contro il Porto a causa di una brutta entrata di Pepe era già apparsa un po’ troppo virile, ma era piaciuta ai tifosi della Roma desiderosi di vedere i propri giocatori combattere, le sceneggiat­e e i fallacci che hanno portato alla figuraccia contro il Betis Siviglia con 6 espulsioni (tre giocatori, più Mourinho e i suoi vice) hanno acceso un campanello d’allarme nell’ambiente gialloross­o.

Perché qui non si tratta di mettere in campo quell’agonismo assente in passato e marchio di fabbrica delle squadre “disposte a morire per Mou”, ma di perdere il controllo e la faccia, palesando un evidente nervosismo che serpeggia da parecchi giorni nella Roma.

I commenti sui social sono stati tutti negativi: «Risse da borgata», il giudizio ricorrente. Mentre i progressi nel gioco non si vedono. Che succede? L’annuncio di Mourinho da parte dei Friedkin è datato 4 maggio: anche se il tecnico si è presentato a Roma solo due mesi dopo (il 2 luglio), i contatti sono stati costanti e c’è stato quindi tutto il tempo per chiarire programmi, progetti, acquisti e cessioni. I tifosi hanno visto nell’arrivo dello Special One la garanzia di una squadra all’altezza del suo palmares. Nomi, colpi, campioni che, attratti anche dalla presenza del portoghese, avrebbero garantito il salto di qualità e permesso alla

Roma di dimenticar­e il deprimente settimo posto dello scorso anno, tornando a lottare per i primi posti. E invece finora il piatto piange.

Mourinho è sì un abile comunicato­re, come ha confermato nella sua prima conferenza, ma sa che a Roma le parole durano poco, servono fatti e non è venuto qui a fare l’ombrello di nessuno.

Non avrebbe senso per lui. Possibile che fosse tutto qui il Progetto presentato a José dai Friedkin? Riassunto nell’acquisto dell’esperto Rui Patricio, del giovane Viña e dell’uzbeko Shomorudov? Difficile crederlo, mentre sempre più insistente­mente, anche dentro Trigoria, si parla di un Mourinho nervoso che starebbe mettendo pressione affinché le promesse di una squadra all’altezza vengano mantenute. A partire da chi dovrà sostituire Dzeko, cioè un giocatore che nella Roma ha segnato 119 gol in 260 partite ufficiali. Nessun prospetto, nessun nome di seconda fascia, serve un top se non si vuole affrontare la prima seria crepa nel rapporto con lo Special One. La proprietà pare aver capito il rischio e sembra orientata a mettere a disposizio­ne un extra budget per arrivare ad Abraham. Già l’acquisto di Viña si è trascinato a lungo per questioni economiche, lo stesso non può avvenire adesso.

I Friedkin, com’è noto, non parlano. Dopo un anno di studio e di immissioni di denaro hanno però capito che la gestione della Roma è onerosissi­ma. Che i conti non tornano. Che l’operazione è sì stimolante, appassiona­nte pure, ma non certo convenient­e.

Oltre ai cattivi risultati sul campo, hanno vissuto la débalcle stadio, con l’iter tornato punto e a capo. Nel frattempo hanno cercato di ristruttur­are il club facendo un pieno di dirigenti più o meno di prima linea, cambiando deleghe o togliendo potere a chi c’era prima. Ma i benefici non si vedono. Chi appare già in affanno è il responsabi­le dell’area tecnica, Pinto. È stato presentato come il giovane scopritore di talenti che aveva fatto la fortuna del Benfica. Al momento tra gli arrivi non ci sono colpi né interessan­ti scommesse. E dalla sessione di gennaio a oggi non è riuscito a piazzare neanche un esubero. Sapere Totti fuori da Trigoria in questa situazione fa sempre un certo effetto...

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 ??  ?? Nervi tesi Mourinho a colloquio con l’arbitro nell’amichevole col Betis Siviglia che è costata alla Roma l’espulsione di tre giocatori e dello stesso Mourinho con i suoi vice. Gli spagnoli hanno vinto l’incontro per 5-2
Nervi tesi Mourinho a colloquio con l’arbitro nell’amichevole col Betis Siviglia che è costata alla Roma l’espulsione di tre giocatori e dello stesso Mourinho con i suoi vice. Gli spagnoli hanno vinto l’incontro per 5-2
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