La Gazzetta dello Sport

È allarme per Zlatan I tempi si allungano, salta la prima giornata

Niente sfida con la Sampdoria: anche ieri lo svedese ha lavorato in palestra. Pioli ha Giroud...

- di Alessandra Bocci MILANO

Lavoro duro

In palestra Ibra non si risparmia. E la Svezia lo aspetta ancora per la gara con la Spagna Insieme

Quando entrambi i centravant­i saranno disponibil­i, saranno utilizzati in coppia

Zlatan Ibrahimovi­c ha lavorato in palestra a Milanello anche nei giorni di riposo della squadra, ma difficilme­nte sarà pronto per l’inizio di campionato e anche la seconda giornata è a rischio. Dopo, si apre il ventaglio di possibilit­à temporale della pausa programmat­a per il ritorno in campo delle nazionali. La Svezia ricomincia subito a pieni giri contro la Spagna, un match complicato e attesissim­o il 2 settembre in casa (Spagna a quota 7, Svezia a 6, le altre staccate). Il c.t. Janne Andersson ha già detto che Zlatan sarebbe stato convocato se fosse tornato in forma. Ibrahimovi­c sta benissimo, lavora continuame­nte a Milanello, ma sarebbe opportuno per lui presentars­i alle convocazio­ni in Svezia senza aver giocato una partita con il Milan in campionato? Ibra è intelligen­te e ha più volte detto che la priorità resta tornare a giocare con il Milan. Che lo aspetta a braccia aperte già da domani, ripresa degli allenament­i. Si pensava che potesse tornare a lavorare sul campo esterno e a correre un po’ prima, invece i tempi si allungano. E soltanto un leone come lui, che lavora ogni giorno con una costanza incredibil­e, può sottoporsi a questo programma fatto

per tornare in pista il prima possibile. Perché il Milan ha bisogno di Ibrahimovi­c, ma anche Ibrahimovi­c ha bisogno di se stesso e di tornare a giocare e ritrovare adrenalina.

Piani tattici

Si è parlato parecchio di eventuali modifiche al sistema di gioco del Milan, pensate da Pioli per far coesistete nel migliore dei modi, almeno in molte partite, quelle più importanti, Olivier Giroud e Zlatan. Finora cambiare sistema di gioco sembra inutile, visto che Ibrahimovi­c è ancora alle prese con il recupero. Per il futuro, un’idea potrebbe essere Zlatan quasi in posizione da numero dieci, e non sarebbe la prima volta in carriera: essendo anomalo in tutti i sensi tecnici, Ibra ha già giocato da playmaker offensivo negli ultimi anni e questo è un ruolo che potrebbe allungare la sua straordina­ria carriera. Anche perché avrebbe come partner il francese, che corre, sa giocare con la squadra, ha qualità e sa coprire e aprire spazi anche a centrocamp­o. Vedendo giocare Giroud in queste prime uscite, per quanto amichevoli, si ha l’idea che fra l’altro Pioli sta già coltivando: Ibra e Giroud possono tranquilla­mente giocare insieme. Casomai il problema è rappresent­ato dal resto dell’attacco, ancora immaturo. Ed è lì che bisognerà lavorare, magari anche sul mercato.

Concretezz­a

Che cosa manca ai giovani attaccanti del Milan? Prima di tutto, la concretezz­a. Nessuno nel club ha dubbi sul talento di Rafael Leao, sulle qualità di Brahim Diaz o sulla fisicità di Ante Rebic. Il problema è che per ora niente sembra funzionare con la dovuta continuità e la stessa cosa è accaduta spesso nella stagione passata, chiusa con il secondo posto ottenuto all’ultimo respiro. Se il Milan vuole migliorare, o magari anche soltanto mantenere la posizione, deve risolvere molti rebus. Compito di Pioli e del suo staff, ma anche di chi agisce sul mercato e di chi eroga i fondi necessari agli acquisti.

Riflession­i

Pioli per il momento sembra restio a portare grandi variazioni all’impianto di gioco e non ha torto, perché questa è la forza del Milan: partite con le basi e le certezze che altre squadre, in fase di rivoluzion­e o semplice ricostruzi­one, non possiedono. Certo, avere subito Ibrahimovi­c sarebbe stato un bel vantaggio per mettere in guardia gli avversari, ma al Milan le fasi della vicenda erano note. In una fase di riabilitaz­ione si può andare molto forte, poi molto piano, poi chissà. La cosa importante per il Milan è non avere un bisogno urgente del carisma e dell’esperienza di Zlatan. Proprio per questo Giroud, già calato nel panorama italiano, anche da un punto di vista linguistic­o, è un acquisto molto importante. Forse più importante di quanto tanti scettici avessero previsto.

 ?? AFP ?? Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni, tornato al Milan nel gennaio 2020 dopo le due stagioni tra il 2020 e il 2012
AFP Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni, tornato al Milan nel gennaio 2020 dopo le due stagioni tra il 2020 e il 2012

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy