Le criptovalute avanzano in A: sponsor pure per il Milan
Dopo Inter e Roma, l’accordo per la manica segnala la ritrovata vitalità del marchio rossonero
L’annuncio della sponsorizzazione della manica della divisa rossonera certifica due cose: il rilancio del Milan, capace di risalire dai minimi storici del 2018-19 (57 milioni di ricavi commerciali contro gli 87 del 2015-16) attraverso un paziente lavoro di recupero del marchio e la sottoscrizione di oltre 20 partnership in un anno, e l’affermazione di un nuovo segmento di mercato, quello delle criptovalute e della blockchain. BitMEX, il primo sleeve sponsor del Milan per un valore stimato di 3-4 milioni annui (in aggiunta ai 10 di Emirates), è infatti una delle principali piattaforme di crypto derivati al mondo e si aggiunge a una platea che vede Socios e DigitalBits come nuovi sponsor di maglia principali di Inter e Roma, rispettivamente per 20 e 12 milioni. Ma gli abbinamenti tra i club di calcio e queste nuove realtà dell’industria digitale non si esauriscono qui. La stessa Socios ha stretto accordi con una cinquantina di squadre, tra cui le italiane Juventus, Inter, Milan, Novara e Roma, per i suoi fan token, cioè monete digitali attraverso cui i tifosi possono avere sconti e acquisire il diritto di votare su alcune decisioni dei club come il colore delle maglie, la musica dei gol, gli avversari delle amichevoli: nel 2021 il giro d’affari generato in tutto il mondo è di 200 milioni di dollari, con Socios che divide a metà con i club i proventi degli scambi o delle cessioni dei token. E poi ci sono gli
Nft, cioè i “token non fungibili”: contenuti digitali unici nel loro genere, con tanto di attestato di proprietà e autenticità. Dopo l’iniziale boom con le opere d’arte è arrivato il turno dello sport. La prima a muoversi è stata la Nba che ha iniziato a vendere videoclip di azioni delle partite. Nel calcio la Lega Serie A ha offerto ai collezionisti gli Nft della Coppa Italia, attraverso la partnership con Crypto.com: dal trofeo ufficiale agli highlights dell’ultima finale. Diverse squadre, singolarmente, hanno stretto accordi con Sorare per la vendita delle figurine digitali, mentre Juventus e Fiorentina hanno messo all’asta le versioni virtuali delle loro divise da gara.
Anti-Covid Le operazioni di sponsorship segnalano un passo in avanti, anche in termini di investimento. Ne spiega i motivi Giovanni Palazzi, a.d. di ChainOn, marketplace digitale per sponsorizzazioni, diritti media e licenze nello sport e nell’intrattenimento: «In generale quando si sponsorizza una nuova marca, lo si fa con l’obiettivo di acquisire awareness, cioè notorietà, nel più breve tempo possibile e su un largo pubblico. Il calcio è il vettore ideale. Parliamo di startup che hanno necessità di farsi conoscere e che godono di una buona capitalizzazione. A causa del Covid c’è stata una depressione degli investimenti in sponsorizzazioni sportive, calate del 28% nel 2020. È una fortuna che siano arrivati questi nuovi soggetti».