L’obiettivo di Allegri è un Ronaldo normale Adesso Cristiano non è più intoccabile
Entrerà nelle rotazioni con Dybala e Morata: meno star, tanti stimoli per un futuro in una big
iportare l’alieno sulla Terra, mimetizzarlo fra noi umani e godersi i superpoteri nel momento decisivo. La quarta stagione di Ronaldo in bianconero, con ogni probabilità l’ultima, parte in un modo del tutto inedito: con la normalizzazione. Il compito toccherà principalmente a Massimiliano Allegri, che tutti dipingono “molto carico” e che è pronto, col sorriso, a governare il gruppo come serve, senza troppi compromessi. A Barcellona ha potuto provare per la prima volta Morata e Cristiano insieme, e i due hanno dato buone risposte. Sabato contro l’Atalanta avrà Dybala, che ancora non ha potuto testare nella sua nuova avventura.
RPoi comincerà la stagione vera, in cui quei tre dovranno provare a convivere o, più spesso, dovranno essere alternati. Considerata anche la grande ascesa di Chiesa, la presenza di Kulusevski, la volontà di utilizzare Cuadrado come esterno alto, Paulo, CR7 e Alvaro non potranno essere troppo spesso in campo contemporaneamente. Il centrocampo, dove pure i lavori sono ancora in corso, faticherebbe a supportarli. E allora sarà rotazione, che per la prima volta da quando è a Torino, e praticamente anche in carriera, potrebbe coinvolgere anche Cristiano. Il tecnico è stato chiaro nella volontà di riportare Dybala al centro del progetto e Morata è l’unico che possa ricoprire, senza doversi adattare, il ruolo di prima punta. Cristiano dovrà farlo, in un attacco che sarà il più possibile fluido (con posizioni mutevoli). E Cristiano non sarà più intoccabile, anche per preservarne le energie in vista delle gare più importanti.
L’estate di Cristiano è nota: ha meditato a lungo l’addio, ha cercato un approdo, non l’ha trovato per via della congiuntura economica che rende il suo salario difficile da assorbire anche per le big. Dopo il passaggio di Messi al Psg, che ha chiuso l’ultima porta, ha virtualmente archiviato il capitolo “trasferimenti”, gettandosi in una stagione che sarà fondamentale anche per il suo futuro. Intorno a sé ha già potuto notare, nelle prime uscite con il pubblico (un allenamento, qualche trasferimento) che i suoi dubbi estivi hanno intaccato un po’ il suo status di “supereroe” anche nei cuori dei tifosi. Il suo ruolo sembra un po’ meno da star, mentre a Parigi si riuniscono una serie di prime donne da far invidia a Hollywood. La cosa potrebbe stimolarne una reazione, come è già successo in passato: Ronaldo amerebbe riprendersi la scena in Champions, dopo tre uscite precoci, proprio nell’anno in cui non sembra esserci gara per la coppa. Ma soprattutto sa che deve costruirsi un futuro, se vuole restare ancora nel giro “che conta”: con il cartellino in mano il portoghese a fine stagione sarà libero di scegliersi la destinazione. A seconda dell’impatto, non solo mediatico e di cifre, ma soprattutto di successi, che avrà avuto nella sua “last dance” bianconera gli si potranno aprire due diverse strade: una che porta a destinazioni stimolanti o di cuore (come possono essere l’Inter Miami o lo Sporting Lisbona), un’altra che lo mantiene nei grandi club che lottano per vincere in Europa. Oltre ai soliti stimoli, insomma, ne avrà anche di personali: Allegri dovrà essere bravo a convogliarli nella giusta direzione. I due hanno lavorato insieme nel primo anno del portoghese a Torino, quando l’entusiasmo dell’ambiente per l’arrivo del cinque volte Pallone d’oro era al top. Cristiano fu poi sorpreso dall’addio di Max e i rapporti con i successori sono stati più complessi (soprattutto con Sarri). Allegri è tornato per vincere e la cosa a CR7 piace parecchio. 3’05’’