Estate in rosso per Mourinho Shomurodov per la profondità
Cosa ci si aspetta da una squadra di Mourinho? Forse proprio quello che si è visto in estate. Ecco, magari con un po’ meno di nervosismo. La Roma, a differenza di altre, ha affrontato avversari di livello Porto, Siviglia, Betis - e non sono mancati i cartellini rossi. Segnali allarmanti ma anche che la costruzione del gruppo è in corso. Da un punto di vista tattico, cambiano impostazione e filosofia: ora ci si compatta molto difensivamente, con due linee strette da quattro (4-4-11) per poi attaccare gli spazi in transizione. Ecco perché Shomurodov piace ed è stato preso, perché è uno che sa attaccare la profondità. In impostazione, il 4-2-3-1 iniziale si trasforma in 3-4-2-1, con il terzino destro che sale, Zaniolo che da destra sale e si accentra ad affiancare Pellegrini in trequarti per scatenare i cavalli e Mkhitaryan che si allarga. L’armeno spesso e volentieri si trova a fare il centrocampista sinistro e fatica rispetto al passato, giocando a 30-35 metri dalla porta.