La Gazzetta dello Sport

Sorprese da Toro

Rodriguez centrale Vojvoda jolly prezioso Ora Juric ha più scelta Il ritiro di Ricardo e Mergim è stato positivo Il rilancio definitivo è l’obiettivo comune

- Di

a abituato a sorprender­e. Chi lo ha seguito nel biennio veronese lo sa. E nella sua esplorazio­ne del mondo granata Ivan Juric non ci ha messo troppo a lanciare la novità. Se si va a caccia di sorprese, la prima del nuovo corso risalta subito a colpo d’occhio: è la riemersion­e di Ricardo Rodriguez dall’anonimato nel quale era stato inghiottit­o nella seconda parte della scorsa stagione. In realtà è molto altro, c’è di più: la fiducia del tecnico nei confronti dello svizzero è stata un’onda crescente dai primi giorni del ritiro. L’ultimo tassello è stato posto nell’amichevole di domenica in casa dell’AZ Alkmaar: Rodriguez ha giocato un primo tempo con precisione, pulizia tecnica, a tratti è stato pure propositiv­o. Mai così bene da quando è al Toro: Juric ne sta osservando la crescita, e la voglia, sempre con maggiore interesse. Tutto qui? Per nulla. Alla voce sorprese in questa estate granata rientra certamente anche Mergim Vojvoda, un altro che ha superato l’esame del durissimo ritiro precampion­ato in Val Gardena. Non c’era nulla di scontato né di automatico. C’è poi una componente di questo esterno kosovaro che stuzzica Juric: la capacità di trasformar­si in un jolly, di cavarsela su entrambe le fasce.

HAlzi la mano chi un mese fa si aspettava Rodriguez rilanciato da titolare da Juric nelle due principali amichevoli con le quali il Toro si è proiettato verso il debutto di Coppa Italia di Ferragosto: perché la presenza dello svizzero nell’undici sia contro i francesi del Rennes sia di fronte agli olandesi dell’AZ non ha nulla di casuale. Mentre da più parti impazzivan­o le voci, vere o fantasiose che fossero, che raccontava­no di un difensore con la valigia pronta accanto al letto della sua camera di albergo nel ritiro di Santa Cristina Valgardena, Juric ne osservava la disponibil­ità, le attitudini, la voglia di ricomincia­re da capo, azzerando tutto del recente passato. La prima scossa Rodriguez l’ha avuta tra giugno e luglio: volare all’Europeo con la Svizzera gli ha fatto molto bene, cambiare aria è stato un toccasana. Al Toro è rientrato con uno spirito differente, anche con un altro sguardo, non sfuggito all’occhio di Juric. «È un difensore che sa giocare bene al calcio, di lui parla il curriculum», aveva detto il tecnico croato. Detto fatto, ma a una condizione: Juric gli sta cambiando definitiva­mente ruolo. Non lo vedremo più esterno di fascia, non ha più il passo per interpreta­re questa posizione, il tecnico lo vuole come centrale di sinistra in una difesa a tre. Per quella casella immagina per la stagione una coppia composta dall’esperto Rodriguez e dal giovane Buongiorno: Ricardo ha un’occasione da non sciupare.

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LAPRESSE Titolari contro l’AZ Alkmaar Da sinistra il difensore svizzero Ricardo Rodriguez, 28 anni, e l’esterno del Kosovo Mergim Voivoda, 26 anni: entrambi i giocatori sono stati acquistati dal Torino la scorsa estate
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