La Gazzetta dello Sport

PARTE L’ERA DI LEO A 35 MILIONI L’ANNO «QUI PER COSTRUIRE QUALCOSA DI GRANDE»

- di Alessandro Grandesso

Èstata una giornata storica, oltre che di straordina­rio fervore calcistico. La cura migliore per passare dalle lacrime per l’addio al Barcellona, domenica al Camp Nou, ai sorrisi di ieri all’arrivo a Parigi, con tanto di maglietta con scritta ultrà: «Ici, c’est Paris». In 48 ore è cambiato tutto per Messi, dove ha firmato un biennale con un anno in opzione, riabbracci­a l’amico Neymar e potrà sbizzarrir­si con Mbappé. Un attacco mai visto. E in attesa di un possibile esordio a fine mese, a Reims, il fuoriclass­e sarà presentato stamane alle 11 alla stampa, e sabato ai 48mila del Parco dei Principi, prima della gara di Ligue 1, il nuovo regno del sei volte Pallone d’oro. Col n. 30 sulla maglia, come quando esordì col Barça. «Sono impaziente di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera a Parigi - ha detto Leo in occasione della firma -. Il club e la sua visione sono perfettame­nte in linea con le mie ambizioni. So bene quanto i giocatori e lo staff siano talentuosi qui. Sono determinat­o a costruire a loro fianco qualcosa di grande per questo club e per i tifosi. Non vedo l’ora di calpestare l’erba del Parco dei Principi».

Volo Quello di Messi è stato anche il trasferime­nto più pedinato della storia. Leo è stato intercetta­to fin dall’uscita di casa, a Castelldef­els, alle 13 di ieri, scortato dalle telecamere fino all’aeroporto, dove il padre Jorge, pure suo agente, ha scaricato la responsabi­lità dell’addio sul Barça: «Com’è andata? Chiedete al club». Quello presieduto da Laporta che giovedì ha formalizza­to il divorzio, bagnato domenica dal pianto di Messi in diretta mondiale. Ieri appena prima di spiccare il volo, la moglie Antonela ha postato una primo selfie allegro con Leo: «Insieme verso una nuova avventura». Al Camp Nou invece la gigantogra­fia del Diez veniva rimossa. E così è cominciato il viaggio verso Parigi, alle 14.07. E più il Bombardier Global 7500 si avvicinava, più aumentava il delirio delle centinaia di tifosi ammassati all’aeroporto de Le Bourget, a nord di Parigi.

Saluto Alle 15.34 l’aircraft GL7T è apparso all’orizzonte e la folla è andata in escandesce­nza. Il tifo è esploso quando Messi si è affacciato per salutare, con mascherina rossoblù e maglia bianca con slogan: «Ici c’est Paris». Un Leo sorridente, rilassato, incuriosit­o

L’argentino firma con il Psg per 2 anni: in più c’è un’opzione per la terza stagione

I social del club hanno guadagnato 1 milione di follower e il giro d’affari può lievitare del 20%

da un’accoglienz­a mai vista in passato né per Neymar, né per Ibra, Beckham o Cavani. Verso le 16.30, l’arrivo all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine, scortato da una pattuglia di agenti in moto. Visite mediche fino alle 19.10, poi tappa fuori programma al Parco dei Principi, dove c’erano altre centinaia di tifosi. Come al suo arrivo alle 20 all’hotel Royal Monceau, di proprietà dello sponsor All. Il tutto prima dell’ufficialit­à. Arrivata alle 22.16. Il Psg sui social la dava per scontata con video di promozione, anticipato pure da un post di Neymar: «Di nuovo insieme».

Soldi Sugli Elisi, code di tifosi al negozio ufficiale, a caccia della casacca di Messi, messa in vendita da stamane col 30, anche per prevenire l’esauriment­o pezzi, come con Neymar nel 2017. Primo indizio del potenziale effetto virtuoso sulle finanze del Psg. L’ex blaugrana arriva libero, ma con ingaggio stimato a 40 milioni lordi, fino al 2023, più uno in opzione. Con gli sgravi fiscali, sono circa 35 netti. Poco più di Ney, rinnovato al 2025. Operazione possibile grazie al rinvio di 2 anni del tetto ingaggi al 70% del fatturato, da parte della Lega. Lo stesso limite che in Liga ha costretto il Barça a rinunciare a Messi. I catalani risparmier­anno sul salario, ma rischiano di perdere 137 mln tra calo di sponsor e merchandis­ing. Da venerdì, i conti social del Psg hanno guadagnato oltre un milione di follower, e il giro d’affari potrebbe lievitare del 20%. Rassicuran­do così i controllor­i del fair-play finanziari­o dell’Uefa che ha allentato la pressione per favorire il rilancio post pandemia. In fondo il Psg ha preso Messi, Donnarumma, Ramos e Wijnaldum da svincolati, pagando Hakimi 68 mln. Anche con gli ingaggi non si arriva a quanto speso dal Chelsea per il solo Lukaku, cartellino e stipendio inclusi.

Il contratto Primi effetti

 ??  ?? 1 1. Leo Messi, con la maglia numero 30, lo stesso che aveva all’esordio con il Barcellona 2. I tifosi del club francese in festa attendono il loro nuovo idolo 3. «Ici c’est Paris», qui è Parigi: lo slogan del Psg è stampato sulla maglia di Leo Messi, 34 anni, appena atterrato attorno alle 15.30, tutto sorridente, all’aeroporto Le Bourget di Parigi AFP
1 1. Leo Messi, con la maglia numero 30, lo stesso che aveva all’esordio con il Barcellona 2. I tifosi del club francese in festa attendono il loro nuovo idolo 3. «Ici c’est Paris», qui è Parigi: lo slogan del Psg è stampato sulla maglia di Leo Messi, 34 anni, appena atterrato attorno alle 15.30, tutto sorridente, all’aeroporto Le Bourget di Parigi AFP
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