La Gazzetta dello Sport

Tamberi e Barshim «Un’amicizia d’oro»

- di BUONGIOVAN­NI

La nonna di Florenzi contenta dell’arrivo del nipote al Milan: «In attacco sono tutti miei coetanei».

In parità dopo aver fallito 2.39 i due hanno deciso di condivider­e il 1° posto nel salto in alto. E per questo la Nbc oggi li ospita in tv

► Cosa resterà del trionfo? «Ci sono due piani distinti. Il primo ha a che fare con la rivincita dall’infortunio e una rincorsa di cinque anni. Il secondo con l’oro. Sono sempre stato così concentrat­o sull’aspetto personale, che dell’altro ancora non sto godendo appieno. Quella sera mi ha regalato un’esperienza quasi mistica: non credevo fosse possibile provare una gioia così. Avessi vinto a Rio sarebbe stato diverso».

► La sua Chiara e Alexandra, la moglie svedese di Barshim, si conoscono?

«Siamo stati al loro matrimonio e si sono incontrate ai Mondiali di Doha 2019. Ale, ex quattrocen­tista, è mamma da fine 2020».

►Il doppio oro è solo un valore aggiunto?

«L’avessi condiviso con un altro non lo sarebbe. Così è come aver vinto in uno sport di squadra».

►Quale resterà l’immagine da conservare dei suoi Giochi? «Quella dell’attimo in cui realizzo che ho vinto. Mi tremano ancora le gambe».

► E il colpo da teatro del gesso? «Il gambaletto è stato per anni in soggiorno. Ho sempre saputo che l’avrei portato a Tokyo e, il giorno della gara, l’ho messo nel trolley da pedana. Lo avrei mostrato se avessi vinto. L’istint mi ha portato a farlo prima dell’ultimo tentativo. Quanti significat­i».

► Chi venti giorni prima a Montecarlo l’ha visto fermarsi a 2.21, temeva non avrebbe reagito. «Mio fratello, la notte della gara, in hotel, mi ha subito scosso. Ma ho vissuto due-tre giorni di grande frustrazio­ne, col tendine della caviglia sinistra infiammato. Zoppicavo. Ho fatto una risonanza. Poi, per l’ennesima volta, ho trovato la forza di ripartire. Fino al podio olimpico».

► Persino le sue zie, adesso, vengono intervista­te. «Chiunque: i miei professori di scuola, i vicini di casa. E sabato sera, alla festa organizzat­a in città, non mancava nessuno. Massimo, mio amico medico di Milano, è arrivato alle 23 dopo il lavoro ed è ripartito alle 5».

►Poi, Chiara: ieri le ha dedicato un post super affettuoso.

«Per dirle grazie: sono poche coloro che antepongon­o se stessi agli altri. Lei lo ha fatto con me».

►Losanna il 26, Rovereto il 31, Padova o Chorzow il 5 settembre, Zurigo l’8: è l’elenco delle gare a disposizio­ne. Cosa farà? «Devi valutare se tornare a saltare in questo 2021: in una settimana ho ripreso 4 kg . Pizza, lasagne, fritti, cannoli: mangio di tutto».

►L’atletica italiana saprà sfruttare questo magic moment?

«Abbiamo un’enorme opportunit­à. Il neo presidente federale Stefano Mei è in gamba. Sono certo che sa che quanto successo non è il frutto dei suoi sei mesi di gestione, ma di quella precedente affidata ad Alfio Giomi. Occorre replicarla. Senza scordare il lavoro dei d.t. Massimo Magnani e Antonio La Torre».

► Da capitano: qual è il modello? «I successi arrivano da mondi tecnici distanti e grazie a staff personali. Insistiamo».

►Da Tortu alla Palmisano: tanti hanno ricordato quanto le sue parole prima e dopo i loro successi siano state decisive.

«Mi fa piacere: siamo stati una grande squadra».

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(Gimbo Tamberi, 29 anni, e Mutaz Barshim, 30 anni: doppia felicità sul podio)
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COLOMBO Medaglia tanto attesa Gianmarco Tamberi, 29

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