Vaccini senza prenotazioni ai ragazzi che fanno sport
di Valerio Piccioni
L’Olimpiade di Tokyo ha sicuramente messo addosso a tante ragazze e ragazzi la voglia di fare sport. È in questo contesto che nasce l’iniziativa della sottosegretaria Valentina Vezzali condivisa dal generale Francesco Paolo Figliuolo, il commissario per l’emergenza anti Covid-19: dal 16 agosto, per la fascia anagrafica dai 12 ai 18 anni, sarà possibile vaccinarsi senza prenotazione. La possibilità vale per tutti coloro che già fanno sport o che hanno intenzione di cominciare a praticarlo. L’obiettivo è di evitare di arrivare a settembre con una riapertura piena di incertezze per chi gestisce gli impianti e per chi li frequenta. La vaccinazione consentirà, infatti, di avere il green pass e quindi di poter entrare negli impianti sportivi. Un’iniziativa che riguarda potenzialmente almeno tre milioni di ragazze e ragazzi (su circa 12 milioni di tesserati dell’epoca pre Covid) se si tiene conto della mappa dei tesserati alle federazioni sportive (che hanno il 36 per cento di affiliati da 8 a 13 anni e il 15 da 14 a 19) e agli enti di promozione.
La novità è stata annunciata ieri dalla Vezzali: «Questa possibilità consentirà alle società di programmare le campagne di iscrizione e tesseramento. In più anche quanti lavorano negli impianti e nelle varie realtà sportive del territorio potranno avere un percorso vaccinale agevolato». Il tentativo è anche quello di poter creare un istinto di emulazione che possa consentire alla campagna vaccinale di entrare nella fascia anagrafica dei giovanissimi, con un evidente rimbalzo positivo anche sull’apertura delle scuole. La data del 16 agosto non è casuale perché proprio da quel momento fino alla fine del mese, ha annunciato nelle ultime ore Figliuolo, arriveranno in Italia 10 milioni di dosi.