Hateboer è a rischio L’esterno del Chelsea si avvicina all’Atalanta
Probabile operazione al piede per l’olandese, ora l’ex nerazzurro può ritornare in prestito
Zappacosta cresce nel vivaio del Sora, diventa professionista con l’Isola Liri e nel gennaio 2011 viene acquistato dall’Atalanta. Dopo tre stagioni in comproprietà con l’Avellino, il ritorno a Bergamo nel 2014-2015, quindi la cessione al Torino, l’acquisto del Chelsea nel 2017 e negli ultimi due anni i prestiti a Rona e Genoa ei anni dopo, Davide Zappacosta è vicino a tornare all’Atalanta. Il quinto acquisto nerazzurro sul mercato trattativa non ancora definita, ma molto ben avviata - non era previsto, come del resto il motivo che ha portato il club dei Percassi a intavolare nelle ultime ore un discorso molto concreto con il Chelsea: Hans Hateboer probabilmente dovrà operarsi e dunque si rende necessario trovare un’alternativa a Mahele per la fascia destra. Zappacosta, 29 anni, in arrivo con la formula del prestito, può essere la soluzione giusta. Anche in considerazione del passaporto: un giocatore italiano si rivelerebbe prezioso anche in vista dei paletti imposti dalla lista europea.
SDunque Hateboer a giorni, probabilmente lunedì, volerà in Olanda per l’ennesimo consulto che dovrà fare definitiva chiarezza sui problemi al quinto metatarso del piede sinistro e sull’opportunità di risolvere il problema chirurgicamente. Proprio gli specialisti del suo Paese, ai quali l’esterno ha da subito scelto di affidarsi, anche curandosi a lungo in patria, gli avevano consigliato, una volta tornato al lavoro a Zingonia all’inizio di luglio, un protocollo di lavoro molto prudente: dopo il rientro in campo alla fine della scorsa stagione (cinque gare di campionato più la finale di Coppa Italia, prima di saltare l’ultima stagionale, contro il Milan), il problema al piede sinistro infatti era riemerso e aveva continuato a limitarlo anche negli ultimi due mesi. Dopo essersi allenato sempre a parte, finalmente tre giorni fa l’atteso rientro in gruppo, ma al momento di forzare Hateboer ha sentito ancora dolore. Evidentemente la terapia conservativa, scelta a suo tempo anche per provare a rendersi disponibile per l’Europeo, non è stata sufficiente: la microfrattura, che oggi risulterebbe di nuovo non definitivamente saldata, dovrebbe necessitare a questo punto dell’intervento, che richiederebbe un tempo di recupero variabile fra i due e i tre mesi.
L’ultima decisione sarà presa appunto la prossima settimana in Olanda, ma l’Atalanta, evidentemente già rassegnata a perderlo per un po’, ha scelto di non aspettare. E dopo aver già pensato a Zappacosta a inzio mercato, ha riscaldato la trattativa per ottenerlo in prestito: la stessa formula che ha portato l’esterno prima alla Roma e poi al Genoa. L’ex azzurro (13 presenze in Nazionale, l’ultima nel settembre 2018) sembrava poter entrare nell’affare-Lukaku con l’Inter, è stato considerato un obiettivo dal Napoli e a lungo dalla Fiorentina (frenata però dalla mancata cessione di Lirola), nonché un oggetto del desiderio, per un’altra stagione in rossoblù, dal Genoa. Ma l’Atalanta ha manifestato il suo interesse al giocatore e si è fatta avanti con decisione con il Chelsea: il club inglese fino ad oggi per il giocatore ha chiesto 4-5 milioni, ma che lo consideri in uscita è stato confermato - se mai fosse necessario - dall’esclusione dalla lista dei convocati per la finale di Supercoppa europea di ieri sera. I buoni rapporti con l’Atalanta e il fatto che il contratto del giocatore scada nel 2022 possono fare il resto, favorendo la soluzione in prestito.
Per Zappacosta, e anche questo può avere il suo peso, sarebbe un ritorno “a casa”: l’Atalanta lo prelevò dall’Isola Liri nel gennaio 2011, quando non aveva ancora 19 anni, per la Primavera. Dopo tre stagioni ad Avellino (in comproprietà), tornò a Bergamo nel 20142015, giocando con Colantuono e poi con Reja 30 partite stagionali (28 da titolare) e segnando tre gol, prima di passare al Torino e poi al Chelsea. L’ultimo campionato con la maglia del Genoa lo ha riportato a buoni livelli di rendimento, questo flashback nerazzurro potrebbe essere l’occasione per il definitivo rilancio.