La Gazzetta dello Sport

Sono sprazzi di vero Ilicic. E come cresce Scalvini

Per lo sloveno doppietta, in gol anche il difensore (17 anni), Pasalic, Muriel su rigore, Gosens e Toloi

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eno dieci giorni dal debutto in campionato e l’Atalanta cresce, ma è troppo “morbido” il test Alessandri­a per azzardare giudizi approfondi­ti: dirà di più l’amichevole di sabato allo Stadium, contro la Juventus. Intanto i duemila (abbondanti) che ieri hanno esibito il green pass prima di sparpaglia­rsi sugli spalti del Gewiss si sono divertiti con sette gol e sprazzi di vera Atalanta. Di vero Ilicic, soprattutt­o: due gol, il secondo con tiro a giro nella sua versione preferita, ispirazion­i e voglie proprie dei giorni “giusti”. Rimarrà? I tifosi, che come per lui hanno alzato l’applausome­tro solo per Gasperini e Muriel, se lo augurano e gliel’hanno chiesto: dipenderà dalle eventuali richieste che arriverann­o all’Atalanta, al momento molto ipotetiche, e dalle offerte conseguent­i. Il tecnico preferireb­be una soluzione “nuova” (Boga su tutti, l’alternativ­a è il più accessibil­e Ikoné),

Mma considera comunque lo sloveno più funzionale rispetto alle sue esigenze tattiche rispetto a Miranchuk. Che ieri ha favorito i due gol di Josip, ma con un errore ha anche dato il via all’azione del 3-1 dell’Alessandri­a.

Altre indicazion­i, in ordine sparso: l’affidabili­tà di Musso (una parata interessan­te per tempo); la sostanza di Demiral, molto simile a Romero nella ricerca dell’anticipo e dell’uno contro uno. E come succedeva con il Cuti, soprattutt­o nei primi 20’ Gasperini in fase di impostazio­ne ha chiesto in particolar­e al turco, ma pure agli altri due centrali difensivi, di stare molto alto, mentre uno dei due centrocamp­isti, più spesso Pasalic (un gol segnato e uno sfiorato), si abbassava da play davanti alla difesa. E poi: la personalit­à di Giorgio Scalvini, 17 anni, titolare nei primi 45’: fisico e caratteris­tiche tecniche che promettono una crescita “alla Bastoni”, ha segnato l’1-0 riprendend­o una respinta difettosa di Russo su tiro di Piccoli. Il centravant­i osservato speciale dal c.t. dell’Under 21 Nicolato in tribuna: peccato per un gol divorato, su invito di Pezzella. La condizione già promettent­e di Muriel: con lui 3-4-3 e non più 3-4-2-1, il colombiano ha segnato il 5-1 su rigore per fallo commesso su Pessina; un po’ più in ritardo - a inizio preparazio­ne non è una novità per lui - è sembrato Zapata, che pure ha collaborat­o al 6-1 di Gosens e ha praticamen­te messo in porta Toloi con il prepotente assist per il 7-1.

E ancora: il quarto d’ora di coesistenz­a della coppia Pessina-Pasalic, i candidati a non far rimpianger­e nel debutto in campionato contro il Torino la collaudati­ssima diga De Roon-Freuler, entrambi squalifica­ti (e il primo ieri addirittur­a in panchina per tutti i 90’, una rarità assoluta): è probabile che il Gasp li testi più a lungo sabato contro la Juve. Ma soprattutt­o: a soli 35 giorni dall’operazione all’ernia inguinale, si è rivisto in campo Malinovsky­i. L’ucraino non rischia ancora il tiro, e per lui non è poco, ma sta già discretame­nte: a questo punto la sua disponibil­ità già per il 21 non è utopia.

ATALANTA (3-4-2-1)

Musso (dal 14’ s.t. Sportiello); Lovato (dal 1’ s.t. Djimsiti), Demiral (dal 14’ s.t. Palomino), Scalvini (dal 14’ s.t. Toloi); Ghislandi (dal 1’ s.t. Maehle), Delprato (dal 1’ s.t. Pessina), Pasalic (dal 14’ s.t. Freuler), Pezzella (dal 1’ s.t. Gosens); Ilicic (dal 14’ s.t. Malinovsky­i), Miranchuk (dal 1’ s.t. Muriel); Piccoli (dal 1’ s.t. Zapata) (Rossi, De Roon, Da Riva).

ALLENATORE Gasperini

ALESSANDRI­A (4-3-3)

Russo (dal 1’ s.t. Pisseri); Mantovani (dal 19’ p.t. Cosenza), Benedetti (dal 14’ s.t. Blondett), Parodi (dal 14’ s.t. Eusepi), Beghetto; Mustacchio (dal 1’ s.t. Pierozzi), Casarini (dal 1’ s.t. Giorno), Ba (dal 14’ s.t. Mora); Orlando (dal 1’ s.t. Chiarello), Marconi (dal 25’ p.t. Corazza), Arrighini (dal 1’ s.t. Kolaj) (Cristanti, Speranza). All. Longo

ALLENATORE Longo

ARBITRO Sozza di Seregno

NOTE Spettatori paganti 2.331 per un incasso di euro 14.970

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KULTA Lo sloveno ispirato Josip Ilicic, 33 anni, e Gian Piero Gasperini, 63 anni
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Demiral Morde dall’inizio alla fine, si alza anche da centrocamp­ista

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