I NUMERI Dominguez, la carica Argentina per prendere in mano il Bologna
Il centrocampista è tornato a Casteldebole più convinto dopo il successo in Coppa America
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uesta è un’estate particolare per Nicolas Dominguez, il “Principe” che cerca una maglia da titolare nel sistema di Mihajlovic dopo due stagioni di apprendistato, tra buone partite e apparizioni sotto tono, salendo e scendendo dalla mediana rossoblù. Il 23enne centrocampista è tornato vestito di gloria dalla Coppa America, vinta dalla sua Argentina, un successo a cui ha contributo con due presenze da subentrato nella fase di qualificazione. E dopo un periodo di vacanze, Dominguez è tornato a Casteldebole per giocarsi tutte le sue carte, motivato a prendersi finalmente tutta la scena anche se la concorrenza in quel reparto, con Schouten e Svanberg più consolidati e affiatati, è forte e giovane come lui. Ma i primi segnali
Qdel “nuovo” Nico sembrano promettenti. Nella sua prima uscita da titolare in precampionato è andato a segno nel 4-2 contro il Pordenone, oltre al gol ha convinto con belle giocate e l’ atteggiamento giusto.
Si vede che la Coppa America lo ha maturato o comunque gli ha dato più convinzione.In questa estate particolare il “Principe” deve preparare una stagione speciale, quella che può spingerlo a compiere il salto di qualità. Non è il solo tra i rossoblù atteso ad assolvere questo compito, uno scatto in avanti per dimostrare tutto il proprio valore e per dare al Bologna un orizzonte diverso dalla solita parte destra della classifica. Un orizzonte che riguarda anche il prosieguo della sua carriera che lo ha portato a Bologna dal Velez Sarsfield, il club che lo ha cresciuto dalle giovanili fino alla prima squadra, al prezzo di 8,5 milioni di euro, uno degli investimenti iniziali più onerosi della gestione del Saputo da quando il Bologna si è dedicato allo sviluppo della linea verde. Sul suo potenziale non ci sono mai stati dubbi, e del resto non sarebbe un nazionale argentino se non avesse i colpi, le geometrie, il senso del gioco e il talento per dirigere le operazioni in mezzo al campo. Il suo problema finora è stata la mancanza di continuità che lo ha frenato nel
Il Principe cerca una maglia da titolare dopo due campionati da apprendista le prime due stagioni bolognesi. I numeri dicono poco: 44 partite condite da un solo gol, quello che a La Spezia l’anno scorso ha avviato la rimonta da 0-2 per un pareggio in extremis. Dominguez come tutti i giovani ha bisogno di giocare, ma deve anche meritarlo perché Mihajlovic non fa sconti a nessuno e l’alibi della gioventù non può durare in eterno. Il tempo comincia a diventare tiranno anche per un ragazzo del 1998 e lui lo sa bene.
Intanto la squadra è tornata a lavorare a Casteldebole, dopo due giorni di riposo, per preparare l’esordio ufficiale in casa nel turno di Coppa Italia contro la Ternana. Barrow e Denswil sono tornati i gruppo a pieno regime, Hickey ha svolto una lavoro parziale coi compagni (lo scozzese dovrebbe essere pronto tra una decina di giorni), mentre Dijks e Santander hanno fatto differenziato: l’olandese salterà la coppa e probabilmente l’esordio in campionato contro la Salernitana; invece il “Ropero” deve recuperare da un affaticamento muscolare. Oggi doppia seduta. È già il tempo di accelerare per essere pronti nelle prime uscite casalinghe, quelle che i tifosi aspettano tornando finalmente al Dall’Ara un po’ più numerosi.