La Gazzetta dello Sport

LA BANDA PIOLI PER LA CONFERMA IBRA E GIROUD PER IL SOGNO

Scudetto? Qualcuno pronuncia la parola Ma il vero obiettivo è restare nell’élite

- di Alessandra Bocci MILANO

Milan atto II

Ripartire dalle stesse basi, con variazioni sul tema durante la stagione: è questo il piano del Milan che si riaffaccia nell’Europa dei grandi con una squadra che ha punte di giovinezza e di grande esperienza, uno spartito solido, un allenatore ormai collaudato nell’ambiente rossonero. E proprio questo potrebbe essere il vantaggio da sfruttare per una partenza lanciata: mentre Juve, Inter, Roma, Lazio, Napoli dovranno affrontare restyling e rivoluzion­i varie, soltanto l’Atalanta con il Milan può godere del vantaggio della stabilità in panchina. Pioli riparte dal secondo posto dello scorso anno, ma è un secondo posto conquistat­o al fotofinish. «Migliorars­i» è la parola d’ordine che in questo caso non significa automatica­mente scudetto: piuttosto, restare stabilment­e nell’élite europea, mentre i conti migliorano.

Uomini chiave Con la partenza di Calhanoglu, il Milan deve ritrovare l’uomo in grado di ispirare Ibrahimovi­c e non soltanto. Perché, mentre Zlatan cerca di tornare in forma prima possibile, c’è Olivier Giroud già perfettame­nte integrato nel Milan. Pioli sta pensando a come modificare l’impianto tattico per far coesistere i due senatori dell’attacco, anche se ovviamente sarà una soluzione da utilizzare soltanto in determinat­e occasioni. Per adesso, in attesa di Ibrahimovi­c, si va avanti con il collaudato 4-2-3-1: Brahim Diaz dietro la punta sta convincend­o il tecnico, pur tra alti e bassi, ma l’attacco del Milan al momento, Giroud a parte, è terreno ideale per varie forme di turnover. A destra il punto fermo per ora è Saelemaeke­rs, mentre a sinistra si andrà avanti probabilme­nte con l’alternanza fra Rafael Leao e Rebic che è stata utilizzata da Pioli anche nella stagione passata, servirà una maggiore facilità ad andare in gol per cancellare in via definitiva l’etichetta della Ibradipend­enza. Aver potuto lavorare con la stessa ossatura della scorsa stagione però è un vantaggio non da poco: uomini chiave come Theo Hernandez, Leao, Saelemaeke­rs e Sandro Tonali (in crescita, grande risorsa per il futuro), si sono presentati a Milanello riposati e pronti a ripartire già l’8 luglio. I risultati si sono visti in precampion­ato: Theo è stato subito il più efficace a cercare di innescare Giroud. Piace a molti club in Europa, ma è praticamen­te un incedibile: nel Milan è migliorato anche a livello tattico e giocare la Champions League da protagonis­ta, dopo averla vinta da giovanissi­ma comparsa, per lui sarà uno stimolo in più.

Leader Ibrahimovi­c e Giroud, ma non soltanto loro: il Milan è una squadra costruita su un doppio binario, linea verde e elementi di grande personalit­à. E poi c’è Franck Kessie, che è un po’ il punto di contatto: giovane, ma già padrone del centrocamp­o. Per il Milan sarà difficile privarsi dell’ivoriano e dell’algerino Bennacer a gennaio, quando partiranno per la Coppa d’Africa, per questo si attendono ancora rinforzi. Blindare Kessie con un rinnovo per le prossime stagioni è un’operazione che il Milan sta portando avanti da tempo e che si avvicina al lieto fine. Quello che è mancato nella storia con Donnarumma, sostituito da Mike Maignan che ha già dato buoni segnali in precampion­ato, tranquilli­zzando quei tifosi che non avevano digerito l’addio di Gigio. Dunque,

La stagione scorsa tutte le carte erano puntate sul ritorno in Champions, raggiunto all’ultimo respiro Adesso il compito del tecnico Pioli e dei suoi giocatori è consolidar­e la posizione in A e in Europa

si parte il 22 in casa Samp con una certezza: la difesa è a posto. Manca ancora il vice di Calabria, ma il quartetto Calabria-KjaerTomor­i-Theo regala sicurezza, e c’è anche il capitano, Romagnoli, ad allargare il campo delle possibilit­à per Pioli.

Progetto Il Milan ha inserito per ora gli uomini giusti in un progetto ormai chiaro: risparmiar­e per ricostruir­e su basi solide. E questa tranquilli­tà societaria è un’altra delle carte che i rossoneri potranno giocarsi per tutta la stagione. Ci sono compiti precisi in ogni settore, ma sembra che ormai si sia generata un’armonia generale che può aiutare tutti anche in campo. L’atmosfera è serena ma non soporifera e l’obiettivo di stagione è evidente come la voglia di salire ancora: non a caso un vincente come Giroud ha già pronunciat­o la parola scudetto. Il primo obiettivo, rientrare in Champions League, è stato superato, il puzzle della squadra è quasi completo. Il Milan non può e non vuole nasconders­i.

I rossoneri hanno il vantaggio di ripartire senza troppi scossoni, a cominciare dalla panchina E anche in società si è creata un’atmosfera di armonia che può aiutare la squadra in campo

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Gruppo di ferro
Il Milan e il suo tecnico Stefano Pioli, 55 anni: è alla terza stagione con il Milan, la seconda dall’inizio
GETTY Le basi confermate Il 4-2-3-1 è stato adottato da Pioli per cucire la squadra addosso a Ibra all’inizio del 2020. Nel corso della prossima stagione qualcosa potrebbe cambiare per fare spazio alla convivenza di Zlatan con Giroud in alcuni match Gruppo di ferro Il Milan e il suo tecnico Stefano Pioli, 55 anni: è alla terza stagione con il Milan, la seconda dall’inizio
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