La Gazzetta dello Sport

INTER, OPERAZIONE LAMPO PER MA INSIGNE RESTA SEMPRE IN CORSA

La Lazio è obbligata a vendere e il tempo stringe: l’argentino vuole solo il nerazzurro Il napoletano ai ferri corti con ADL. Il club spera ancora in un extra-budget per Vlahovic

- di Carlo Laudisa @CARLOLAUDI­SA

Lorenzo Insigne cattura i titoli: il suo dissidio con Aurelio De Laurentiis e l’ingresso in scena dell’Inter fanno notizia, mettono sale ad un finale di mercato su cui i vertici nerazzurri hanno chiarito che nella loro agenda di lavoro c’è l’ingaggio di un altro attaccante dopo quello di Dzeko. Ma non è detto che il capitano azzurro sia in cima a questa lista. Semmai occhio al Tucu Correa della Lazio, evidenteme­nte il preferito di Simone Inzaghi. In attesa che queste trame portino ad un risultato concreto ieri l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio nel pomeriggio hanno visto in sede Alessandro Lucci, agente di Edin Dzeko (ma anche di Correa...). La chiacchier­ata è servita essenzialm­ente per limare le ultime differenze sulle cifre che separano l’Inter dall’ufficializ­zazione dell’acquisto del centravant­i bosniaco. Ma Dzeko vanta ancora alcune pendenze e a Trigoria gradirebbe­ro ci pensassero gli interisti. Nulla di rilevante: oggi è attesa la fumata bianca con relativo annuncio.

Avanti Correa Ma pensiamo al domani e al nuovo partner d’attacco. In viale della Liberazion­e non vogliono scoprire le carte, ma la manovra di avviciname­nto a Correa è partita in grande stile. Inutile dire che il giocatore argentino (attraverso i suoi rappresent­anti) ha già offerto la propria disponibil­ità. A questo punto il problema principale è ottenere l’assenso di Claudio Lotito, già scottato dall’addio di Inzaghi in direzione Appiano Gentile. I rapporti diplomatic­i tra i club non sono certamente dei migliori. Nonostante questa pesante zavorra, però, la tentazione nerazzurra è forte. Anche perché pure la Lazio sta risentendo della crisi e ha necessità di centrare un’importante cessione per far quadrare i conti ed uscire da una situazione surreale. Se non proprio da incubo. E lo stesso Maurizio Sarri lo sta toccando con mano.

Stand-by per 5 A conferma dei problemi finanziari del club biancocele­ste, infatti, non sono stati ancora depositati i contratti dei nuovi acquisti Hysaj, Felipe Anderson, Kamenovic, Romero e Radu (rinnovo). Sinora si sono allenati regolarmen­te, ma non hanno la possibilit­à di essere schierati in gare ufficiali. Poniamo che Lotito trovi il modo per sbloccare la loro situazione con una sua esposizion­e personale. Ma l’indice di liquidità non lascia scampo, servono incassi per una trentina di milioni di euro per uscire da queste secche. È un’autentica lotta contro il tempo, visto che il nuovo allenatore laziale aspetta con ansia l’arrivo di Kostic e Basic, rinforzi ritenuti essenziali. E poi quel volto triste di Correa non fa piacere a nessuno dalle parti di Formello. Così sulla sponda romana, a bassa voce, sono in tanti a prevedere che l’uscita del Tucu possa essere più veloce di quanto si immagini. Ma a che prezzo? Lotito ha in testa 40 milioni, ma sa bene che l’Inter non arriverà mai a tanto. Più facile credere che Marotta e Ausilio partano da un’offerta base di 20 milioni o poco più. Al momento, insomma, è difficile ipotizzare un punto d’incontro sulla valutazion­e del cartellino. E ciò spiega perché i dirigenti interisti siano molto cauti nelle loro mosse.

Alternativ­e Non si dimentichi mai che il primo nome emerso nei giorni della cessione di Lukaku sia stato quello di Duvan Zapata, trentenne attaccante dell’Atalanta. I Percassi, però, hanno bloccato il dialogo in assenza di un sostituto all’altezza per il colombiano. Certo, Zapata ha sempre in testa l’Inter, ma ormai la sua candidatur­a è scivolata in fondo alla graduatori­a. E poi l’arrivo di Dzeko mette in sicurezza il ruolo di prima punta. Ecco perché adesso, oltre a Correa, va di moda anche il nome del già citato Lorenzo Insigne. Anche in questo caso i vertici interisti non hanno prospettat­o un’offerta al Napoli, che valuta la sua bandiera in scadenza almeno 30 milioni di euro. Su queste basi è difficile pensare a passi avanti immediati. Ma sino al 31 agosto può ancora accadere di tutto. E l’Inter gioca volentieri su più tavoli. Ma in testa ha soprattutt­o Correa, senza l’extra budget per Vlahovic.

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