La Gazzetta dello Sport

«Calcio unico per la Serie A Lotterà ancora con le prime»

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Al di là di Lovato e Pezzella, giocatori di completame­nto della rosa, al momento sono arrivati Musso dall’Udinese e Demiral dalla Juve. Gasperini ha investito sul portiere definendol­o una priorità, perché è convinto sia più forte di Gollini e più di lui possa alzare il rendimento di tutto il reparto arretrato, e si è detto soddisfatt­o dell’arrivo del turco. Difficile non rimpianger­e Romero, ma la scommessa sarà proprio quella già vinta con l’argentino, ovvero rendere certezza un prospetto dalle grandi potenziali­tà: ne ha anche Demiral, e simili a quelle del Cuti. Ora, come già negli anni passati, Gasperini si aspetta almeno un altro acquisto di qualità, per cercare il salto di qualità. Al di là di un possibile vice De Roon, uno sforzo in particolar­e in attacco, perché è da sempre convinto che sia quello il reparto che fa vincere: dunque una punta che possa fare la differenza. Mettendo in conto la possibilit­à di dover rinunciare, alla fine, a Ilicic e sempre dando per scontato che resti Zapata. 3’26”

Ottavio Bianchi, come può l’Atalanta migliorare ancora?

«Se arrivi per tre anni di fila terza in Serie A, vuol dire che ti è mancato appena un gradino per arrivare al vertice della scala. E più per caso, per un paio di situazioni favorevoli o sfavorevol­i, che per altro. Lo scorso anno a marzo la Dea era ancora in corsa per tre traguardi ed è durissima arrivare in fondo in tutte le competizio­ni. Ma l’avete vista giocare l’Atalanta?».

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Parliamone.

«È l’esempio perfetto di una squadra telecomand­ata dal suo allenatore. I giocatori vanno a mille all’ora e se perdono palla sono subito aggressivi, corrono in avanti. Gasperini è coraggioso: accetta l’uno contro uno in difesa, va sempre sopra ritmo. E la riapertura, anche se parziale, degli stadi, può essere un fattore a suo favore: l’Atalanta ha un pubblico caldo, ricorda quello delle squadre del Sud».

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Dietro però è partito Romero.

«A certe offerte non puoi dire di no e non parlo solo dell’Atalanta».

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Dopo Europeo e Coppa America, l’Atalanta si è trovata a fare i conti con una preparazio­ne influenzat­a dal ritorno alla spicciolat­a dei tanti nazionali. Può essere un problema?

«Gasperini punta molto sulla preparazio­ne: aver avuto alcuni uomini chiave dopo oltre due settimane dall’inizio del ritiro può essere un inconvenie­nte. All’inizio forse sarà una stagione un po’ più complicata, ma alla fine l’Atalanta sarà ancora lì, a lottare con le prime: perché la sua organizzaz­ione di gioco è unica in Italia».

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on è un paradosso, perché questo mercato come previsto si sta dimostrand­o non solo per l’Atalanta particolar­mente “liquido”: non in senso di disponibil­ità economiche, anzi, ma di tempi allungati, schermagli­e su richieste e formule di acquisto, intrecci di trattative. Però al momento è un rebus, dal cui scioglimen­to dipenderan­no la soddisfazi­one di Gasperini, che su questo fronte si aspetta ancora novità, e le prospettiv­e stagionali dell’Atalanta: fra venti giorni, a fine mercato, il reparto offensivo nerazzurro potrebbe essere identico a oggi – nessun acquisto, nessuna cessione - oppure cambiato addirittur­a in quattro attaccanti su sei. Anche se questa è un’ipotesi abbastanza “estrema”, che presupporr­ebbe un incrocio di novità non indifferen­te.

NSicuri al 100% di restare oggi sembrano solo Muriel e Malinovsky­i: il miglior marcatore e il giocatore più “decollante” della passata stagione. L’altro inamovibil­e sarebbe Zapata, da sempre giocatore chiave per Gasperini: che si rassegnere­bbe a perderlo solo di fronte ad un’offerta irrinuncia­bile e alla possibilit­à (tempo a disposizio­ne e opzioni alternativ­e) di sostituirl­o. Eventualit­à che, ad ogni giorno che passa, si farebbe più complicata: l’Inter considera il colombiano un’opzione “naturale” per sostituire Lukaku, ma al momento sembra aver congelato un po’ il suo interesse. Anche perché sa che l’Atalanta ha pretese alte e difficilme­nte negoziabil­i, con una richiesta non inferiore ai 40-45 milioni.

Sicurament­e l’Atalanta non è già entrata con convinzion­e nell’ordine di idee di cedere Zapata, cosa che è (era?) invece successa per Josip Ilicic. Che già dalla fine della scorsa stagione aveva manifestat­o chiarament­e il desiderio di andarsene, in particolar­e quando i contatti ravvicinat­i con il Milan sembravano preludere ad un'offerta del club rossonero. Che invece non è arrivata, né sembra così imminente. La permanenza o la partenza dello sloveno non dipendono né da un suo ripensamen­to, né dalla volontà/necessità dell’Atalanta di trattenerl­o, né da dialoghi o riavvicina­menti con Gasperini, ma solo da interessam­enti concreti che al momento non ci sono all’orizzonte. Il club non lo considera incedibile ma neanche intende “regalarlo”, tanto più finché non ci sarà la certezza di poter garantire a Gasperini il nuovo attaccante richiesto. Jeremie Boga sarebbe il preferito, ma le pretese del Sassuolo almeno al momento hanno allontanat­o l’obiettivo; l’alternativ­a più accessibil­e potrebbe essere Nanitamo Jonathan Ikoné, francese, 23 anni, jolly offensivo del Lilla e della nazionale Under 21 francese, anche se si stanno ancora valutando le sue caratteris­tiche tecniche e tattiche.

Se il prototipo ideale è Boga, Gasperini cerca un attaccante esterno, forte nell’uno contro uno, che vada sempre a giocare vicino alla porta e ce l’abbia in testa. Quello che è stato il miglior Ilicic visto nell’Atalanta, da quando il tecnico lo ha spinto ad essere più concreto e continuo nella sua ricerca del gol (e se fosse convinto, o obbligato a farlo, di potersi risintoniz­zare con l’Atalanta, lo sloveno potrebbe esserlo ancora, anche se non da titolare). Quello che non è ancora stato Miranchuk, che il Gasp avrebbe sperato essere, o poter diventare, più attaccante: oggi, ha fatto capire anche recentemen­te, lo considera più un trequartis­ta, ruolo nel quale però è già coperto con Pessina e Pasalic . In caso di arrivo di una punta con le qualità desiderate dal tecnico, il club potrebbe pensare a rinunciare almeno a uno fra Ilicic e Miranchuk, e ovviamente dipendereb­be anche dalle richieste. Che non mancano per Roberto Piccoli, già promesso allo Spezia che anzi reclama il rispetto dell’accordo messo in

due settimane fa, quando Gasperini ha chiesto di trattenere il centravant­i. Anche lui con il destino ancora incerto: non è escluso che resti comunque da quinto attaccante, ma se Zapata non si muoverà potrebbe andare in prestito come previsto. Magari in extremis.

 ?? KULTA ?? Sloveno Josip Ilicic, 33 anni, all’Atalanta dal 2017 dopo 4 anni a Firenze
KULTA Sloveno Josip Ilicic, 33 anni, all’Atalanta dal 2017 dopo 4 anni a Firenze
 ?? GETTY/AFP ?? Boga e Ikoné talenti che piacciono Jeremie Boga, 24 anni, del Sassuolo e Jonathan Ikoné, 23 anni, del Lilla stand by
GETTY/AFP Boga e Ikoné talenti che piacciono Jeremie Boga, 24 anni, del Sassuolo e Jonathan Ikoné, 23 anni, del Lilla stand by
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