VIA AL 50 PER CENTO
MA LA “SCACCHIERA” PARTE IN CAMPIONATO
A maggio la riapertura con la finale di Reggio Emilia Il nuovo inizio è senza deroghe al distanziamento
partite romane dell’Europeo. Oggi la Coppa Italia ricomincia con il primo turno e raccoglie il testimone di quella sera di Reggio Emilia: nelle partite in programma torna il pubblico sugli spalti. E anche se nelle diverse amichevoli il ghiaccio è stato già rotto (si fa per dire viste le temperature roventi del momento) questa giornata ha un effetto simbolico evidente.
Da dove si riparte allora? Dal 50 per cento della capienza, diciamo un 50 per cento al ribasso, nel senso che si dovrà rispettare comunque la norma sul distanziamento di un metro che nella maggior parte degli stadi rende impossibile poter riempire la metà dei posti disponibili. Diverse società, peraltro, apriranno solo alcuni settori: lo spirito è quello di una prova generale in vista del via al campionato di sabato 21 agosto. Dove, invece, ci sarà una deroga sul distanziamento minimo. È già stato trovato un accordo per permettere una presenza «a scacchiera» sugli spalti che potrà quindi consentire l’afflusso degli spettatori fino a un 50 per cento effettivo della capienza. Questa
●Ecco il programma dei 32esimi di Coppa. Tutte le sfide in TV su Mediaset OGGI Pordenone-Spezia (ore 17.45). Genoa-Perugia (18). Udinese-Ascoli (20.45). Fiorentina-Cosenza (21) DOMANI Benevento-Spal (ore 17.45). Cittadella-Monza (18). VeronaCatanzaro (20.45). Cagliari-Pisa (21) DOMENICA Empoli-Vicenza (17.45). Parma-Lecce (18). Venezia-Frosinone (20.45). Torino-Cremonese (21) LUNEDÌ Crotone-Brescia (ore 17.45). Bologna-Ternana (18). SalernitanaReggina (20.45). SampdoriaAlessandria (21) modalità, però, deve ancora ricevere la validazione formale da parte del Cts (che però ha già dato il via libera sostanziale) che nella prossima riunione approverà le linee guida preparate dal dipartimento Sport. Per ora, dunque, il 50 per cento sarà solo teorico, ma si dà per scontato che per l’avvio del campionato diventerà a tutti gli effetti effettivo. A quel punto comincerà davvero un’altra storia.
In questo anno e mezzo di emergenza Covid gli stadi sono rimasti chiusi nella quasi totalità dei casi (con l’eccezione dell’avvio dei campionati nella stagione 2020-2021 e della coda dell’ultima stagione con la finale di coppa Italia e le partite romane dell’Europeo). Questi giorni serviranno come test sui livelli della «voglia di stadio» del pubblico. L’esame servirà anche per collaudare la macchina organizzativa che naturalmente ha visto i moltiplicarsi i suoi impegni: allo stadio, come al ristorante o in palestra o in tanti ambiti della nostra vita, si può entrare infatti soltanto con il green pass, green pass di cui possono disporre i vaccinati (purché siano passati almeno 15 giorni dalla prima dose, il 63 per cento della popolazione italiana), i guariti dal Covid (da un arco di tempo non superiore a sei mesi) e i «tamponati» con un test anche antigienico effettuato nelle ultime 48 ore