La Gazzetta dello Sport

Bremer verso il forfeit ma Ansaldi può farcela

L’ivoriano, rivelazion­e della scorsa stagione, si è tagliato pure le vacanze per mettersi subito a disposizio­ne

- Di

n’estate al massimo, sempre di corsa, tra Torino e Tokyo passando da Abidjan, capitale della Costa d’Avorio, che è il suo Paese e quindi, calcistica­mente parlando, la sua nazionale: Wilfried Singo ha fretta di crescere. E allora sta vivendo la sua prepotente ascesa a perdifiato, rinunciand­o pure alle vacanze garantite dal contratto. Vabbé, direte, l’esterno granata ha 20 anni, un’età in cui ti senti di poter scalare il mondo. Okay, okay, però questo ragazzo dall’imponente stazza e dalla falcata travolgent­e ha messo in fila in poche settimane l’esordio nella nazionale maggiore e la partecipaz­ione all’Olimpiade: due emozioni intense. Prima durante e dopo le quali si è preoccupat­o di essere presente nel club granata in modo da conoscere e farsi conoscere dal nuovo allenatore. Che naturalmen­te ha molto apprezzato questa voglia, questa serietà: non è da tutti e non è mai scontata.

UE un veloce riepilogo degli impegni assolti da Singo lo dimostra senza alcun dubbio. Chiuso il campionato il 23 maggio, ha raggiunto subito la nazionale maggiore che aveva programmat­o due partite in preparazio­ne alle qualificaz­ioni mondiali. Così il 5 giugno il gigante granata (è alto 1.90 m) ha fatto il debutto assoluto con la maglia arancio della Costa d’Avorio contro il Burkina Faso (2-1), restando in campo per l’intero match risoltosi a favore degli ivoriani soltanto al 97’. Una settimana dopo, il 12 giugno, ha bissato l’esaltante esperienza giocando dal 1’ e fino al 73’ nella trasferta in Ghana (0-0).

Dal 14 giugno ha goduto finalmente di un break che gli ha permesso di poter riabbracci­are finalmente i suoi cari. «Non vedevo la mia famiglia da un anno e mezzo, ho due fratelli e tre sorelle, c’è stata una grande festa» ha raccontato felicissim­o a Torino Channel nel ritiro di Santa Cristina raggiunto

● Domenica sera contro la Cremonese (ore 21, diretta su Italia 1) c’è l’esordio stagionale del Torino di Juric che coincide col ritorno allo stadio del popolo granata (metà capienza e solo green pass). Il nuovo allenatore avrà a disposizio­ne tutta la rosa eccezion fatta per Bremer che è guarito dalla botta rimediata alla caviglia ma

A inizio giugno ha debuttato con la Costa d’Avorio, poi dopo alcuni giorni di ritiro ecco Tokyo

Il nuovo tecnico gli ha chiesto impegno e domenica lo ha schierato nel test in Olanda con l’AZ avendo saltato diversi allenament­i (ieri ha lavorato ancora a parte) verrà tenuto a riposo: il debutto in campionato sarà contro l’Atalanta, cliente tradiziona­lmente difficile. In compenso l’allenatore croato ha recuperato Ansaldi che potrebbe dar vita a una staffetta sulla corsia mancina con Aina, che ha ripreso a lavorare dopo alcuni giorni di insieme con i compagni dopo essersi presentato puntualiss­imo al Filadelfia per il raduno del 6 luglio. «Il mister ha voluto parlarmi, mi ha spronato a dare il massimo, a impegnarmi sempre. Io lo farò, sperando che lui mi faccia giocare...» ha chiosato con occhi furbi il simpatico Wilfried, che ormai si esprime in un italiano comprensib­ilissimo. Fatta l’intervista al termine della decina di giorni di allenament­i con Juric, rieccolo in viaggio, con destinazio­ne finale Tokyo: la nazionale ivoriana partecipa ai Giochi nel girone B, quello dei colossi Brasile e Germania. «Ringrazio tanto il club che mi ha permesso di vivere il sogno dell’Olimpiade. Ci tenevo tantissimo, non capita di sicuro a tanti calciatori una permesso per motivi personali. Si è ristabilit­o pure Milinkovic-Savic ma non è detto che ritrovi subito il suo posto tra i pali. In avanti Juric dovrebbe schierare il terzetto composto da Zaza (punta centrale) con Sanabria e Pjaca alle spalle. Per capitan Belotti è previsto comunque un buon minutaggio in vista appunto dell’impegno di sabato 21. gioia del genere», le sue parole prima del congedo. Ai Giochi, Singo si è ben comportato. Era al debutto anche nell’Olimpica eppure è sceso in campo, senza mai essere sostituito, in tutte e quattro le partite che hanno visto la sua nazionale prima battere l’Arabia Saudita e poi pareggiare col Brasile (che vincerà l’oro), e con la Germania eliminata proprio da questo risultato.

La Costa d’Avorio si è arresa nei quarti di finale contro la Spagna (che sarà medaglia d’argento) ma solo ai supplement­ari. In nove giorni Singo ha così giocato 390’. E siamo arrivati al 31 luglio. Gli sarebbero spettate almeno due settimane di vacanza ma lui il 3 agosto è piombato al Filadelfia per ritrovare il suo Toro e domenica scorsa ha giocato nell’amichevole olandese con l’AZ Alkmaar (1-2) risultando tra i migliori dei granata. Vero è che a vent’anni si scala il mondo, ma questo è proprio un fenomeno da Olimpiade... Chiaro, adesso lo attende il campionato delle conferme, non a caso Juric gli ha detto che deve lavorare molto. Il suo ruolo ha bisogno di tanta corsa, e ci siamo, ma pure di qualità al momento della rifinitura: e qui occorrerà migliorare. 3’05”

CHI È

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Wilfried Singo
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