Spero che Insigne resti al Napoli e che Immobile con Sarri sia mobile
Soddisfatto della campagna acquisti del suo Foggia? «Peppino (il ds Pavone, ndr) è stato bravo. Se ha problemi chi ha vinto lo scudetto, figurarsi le società di Lega Pro...».
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E allora partiamo da lì: sorpreso della necessità dell’Inter di vendere alcuni suoi top player? «No, perché la crisi del calcio era nota e non la vedeva solo chi non voleva vederla. I problemi economici non ci sono solo nel mondo del pallone ma in tanti settori della società e la pandemia li ha acuiti. Non succede solo in Italia. Basta guardare in Spagna, dove il Barcellona, oberato di debiti, è stato costretto a lasciar partire Messi».
3 3Serie
A alle porte: mancherà Conte, un peccato...
«Si è dimostrato un grande allenatore e un'ottima guida per la squadra. Senza di lui l'Inter non avrebbe vinto. Di più: in pochi sarebbero riusciti a fare quello che ha fatto lui».
3Invece
è tornato Allegri. Con lui la Juve è favorita?
«Lo era anche lo scorso anno. Per la rosa che ha è la più completa e la squadra da battere».
Milan ha la coppia gol più anziana del campionato: IbraGiroud. Riuscirà a ripetersi? «Non so quanto giocheranno insieme. Il Milan parte da una base buona e da meccanismi di gioco collaudati, ma non credo riuscirà a ripetere l’inizio della scorsa stagione quando è stato l'assoluta novità del campionato. Ora le sue caratteristiche sono note. Perderà l’effetto sorpresa, ma ha le potenzialità per competere».
3L'Atalanta
non è più un miracolo ma una realtà. È pronta per vincere?
«Fa un ottimo calcio, con un allenatore tra i migliori in assoluto. Però ogni tanto la squadra si ferma. Non so se è una questione di mentalità, ma deve fare un ultimo salto nella continuità di risultati e nel non perdere punti in partite alla sua portata».
3Il
Napoli riparte da Spalletti ma con la spina del “suo” Insigne, il giocatore simbolo che fatica a rinnovare.
«Nel calcio ormai è una normalità: ci sono giocatori che hanno dato tanto e altrettanto pretendono. Spero che si arrivi ad un accordo e Lorenzo possa restare nella sua Napoli».
3Da
un suo pupillo a un altro, come vede Immobile con Sarri? «Dipende da come lo vedrà Maurizio, se più mobile o immobile davanti... Perché Immobile ha bisogno di essere mobile. Ciro deve correre e svariare per rendere al massimo».
eccoci a Mourinho: era dal 1999 e dalle magliette “io sto con Zeman”, indossate dai tifosi dopo le sue denunce, che a Roma non c'era tanto entusiasmo per un allenatore.
«Beh Mourinho ha un grande fascino. La Roma era una buona squadra anche lo scorso anno, ma non aveva continuità di prestazioni. Credo che Mourinho correggerà questo difetto».
3Le
piace Abraham?
«Ha tante qualità tecniche, non conosco il suo carattere e se ha la testa per sfruttare il suo grande potenziale. Mi auguro di sì».
Tra le altre squadre medio piccole chi la incuriosisce?
«Il Verona di Di Francesco e la Fiorentina. Ho apprezzato tanto il lavoro di Italiano con Lo Spezia. Se ripeterà quelo che ho visto come gioco e mentalità, a Firenze vivranno una bella stagione».
3 3Da
Donnarumma a Lukaku fino a Messi. Addii vissuti come tradimenti.
«Finché il calcio sarà più business che sport sarà così. Le bandiere non esistono più. Le ultime sono state Totti e De Rossi».
Cosa ci hanno lasciato Europei e Olimpiadi?
«La certezza che in Italia si può fare sport di alto livello. Spero che questo spinga i giovani a praticarlo e a passare meno tempo davanti a pc e telefonini».
3 3E
il suo obiettivo, Zeman, a 74 anni, qual è?
«Il solito: migliorare i calciatori, far divertire la gente con un calcio spettacolare, pulito, nel rispetto delle regole. E dimostrare che Zemanlandia non è finita e posso ancora farla rivedere...» .
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