La Gazzetta dello Sport

HANDA E SZCZESNY

I PORTIERI ESPERTI SFIDANO QUELLI GIOVANI. E MAIGNAN...

- di G.B. Olivero

Ancora non ci siamo abituati all’idea, accadrà magari quando debutterà con la nuova maglia: Gigio Donnarumma è volato a Parigi e solo nelle prossime settimane scopriremo l’effetto che fa. Ci mancherà il portiere che ha illuminato le notti magiche dell’Europeo, che è stato - nonostante la giovane età - la colonna sulla quale il Milan ha avviato il suo processo di ricostruzi­one. Donnarumma mancherà alla Serie A che ha perso il suo portiere più bravo e contempora­neamente ha salutato anche Gigi Buffon, sceso al piano di sotto per proseguire la sua infinita carriera con il Parma. Donnarumma e Buffon insieme fanno 209 gettoni azzurri: la storia della Nazionale dal 1997 a oggi con brevissimi inseriment­i di altri portieri.

Generazion­i Insomma non è un momento come tanti altri, anche perché Donnarumma lascia il nostro calcio dopo 215 partite in Serie A, ma ad appena 22 anni: la sua carriera è ancora tutta da scrivere e chissà che un giorno non torni a giocare in Italia. Nel frattempo si è aperta la corsa alla succession­e perché lo scettro di portiere più bravo del campionato non ha più un padrone indiscutib­ile. E questa stagione servirà anche ad eleggere il nuovo “signore dei pali”. C’è anche un confronto generazion­ale in atto, perché i “vecchi” Handanovic, Szczesny e Rui Patricio devono rintuzzare le ambizioni dei “giovani” Maignan, Musso e Meret. Handanovic ha lo scudetto sul petto e nello scorso campionato ha saputo rispondere con alcune grandi parate alle critiche che avevano sottolinea­to una serie di errori o di incertezze. Lo sloveno continua l’inseguimen­to a Walter Zenga nella classifica del portiere più presente nella storia dell’Inter e lo fa con la serenità che l’ha sempre caratteriz­zato: un capitano vero, che ha già raggiunto il livello più alto della carriera e che sta gestendo con serietà e profession­alità la fase finale. Szczesny convive con l’eredità più difficile: il portiere che non sbaglia non esiste, ma alla Juve per tanti anni c’è stato quello che non sbagliava quasi mai. Gigi Buffon ha alzato talmente tanto l’asticella che solo per avvicinars­i a certe vette bisogna avere enormi qualità. Il polacco è sempre stato difeso e sostenuto dalla Juve e dallo stesso Buffon: di sicuro non commette tantissimi errori eclatanti, però l’impression­e è che finora gli sia mancato qualcosa per fare la differenza nei momenti decisivi. Rispetto alle ultime due stagioni con Sarri e Pirlo in panchina, comunque, si può ipotizzare che Szczesny venga coperto meglio da difesa e centrocamp­o. Restando tra i

“vecchi”, la Serie A dà il benvenuto a Rui Patricio che dovrebbe risolvere il problema-portiere che la Roma si trascina dal 2018, quando cedette Alisson al Liverpool (e l’anno prima, con il brasiliano, in rosa c’era anche Szczesny). Il rendimento del portoghese in Premier League è stato molto buono, Mourinho l’ha fortemente voluto e quindi i tifosi gialloross­i si aspettano grande affidabili­tà.

Rampanti Ma attenzione ai giovani. In fondo Donnarumma ha solo 22 anni e l’Europeo l’ha definitiva­mente consacrato. E per sostituirl­o il Milan ha puntato sulla qualità del 26enne Mike Maignan, protagonis­ta nella splendida cavalcata del Lilla verso il trionfo in Ligue 1. Il francese ha già fatto capire che il carattere non gli manca e i mezzi tecnici e fisici neppure: sostituire Donnarumma non sarà facile, ma Maignan dà l’impression­e di essere galvanizza­to dal non semplice compito. Per lui è una grandissim­a occasione e l’entusiasmo con il quale ha sposato il progetto rossonero è un ottimo biglietto da visita. L’Atalanta l’anno scorso ha avuto qualche problema in porta e così è intervenut­a prendendo Juan Musso, ormai stabilment­e nel giro della nazionale argentina e vincitore della recente Copa America. Le sue prestazion­i nell’Udinese sono state convincent­i e adesso Musso si affaccia non solo sui piani alti della Serie A, ma pure sul palcosceni­co della Champions. Anche Alex

L’addio di Gigio apre la caccia allo scettro di portiere più bravo della A. È anche un conflitto generazion­ale tra i trentenni e i giovani in rampa di lancio

Meret è reduce da un trionfo con la maglia della Nazionale: e poco importa che, esattament­e come accaduto a Musso in Copa America, non sia mai sceso in campo (unico degli azzurri convocati da Mancini a non aver giocato nemmeno un minuto). Nel campionato scorso Meret ha dovuto dividere la porta del Napoli con Ospina, in questa stagione non dovrebbero esserci dubbi sul suo ruolo da titolare.

Il passato Se diamo un’occhiata alle medie voto dello scorso campionato, comunque, emergono dati interessan­ti. Il più bravo tra tutti i portieri che hanno giocato almeno 8 partite è stato Buffon (6,5). Il migliore tra i titolari è stato, invece, Donnarumma (6,432): insomma si torna al discorso di partenza. Sono andati via i due totem e adesso la porta della Serie A è in cerca di un nuovo punto di riferiment­o. Dietro a Donnarumma nella Serie A 2020-21 il rendimento migliore era stato offerto da Consigli (6,378), Cragno (6,353), Audero (6,324) e Szczesny (6,317). I portieri giovani possono faticare a trovare continuità tra una stagione e l’altra, ma i valori prima o poi emergono. Cragno è stato in lizza per la maglia di terzo portiere all’Europeo: Mancini ha scelto Meret, ma Cragno comincia adesso l’inseguimen­to alla convocazio­ne per il Mondiale in Qatar.

Quanti stranieri Un altro dato da sottolinea­re riguarda il numero dei portieri stranieri verosimilm­ente titolari: dovrebbero essere addirittur­a 11, più del 50%. Dragowski domani festeggerà il compleanno numero 24 e ha già giocato 88 volte in A. La Lazio ha addirittur­a due stranieri di buon livello, con Reina che dovrebbe partire davanti a Strakosha (ovviamente non contento di fare la riserva). Anche il Torino ha una coppia non italiana: in panchina Berisha e prima chance da titolare per Milinkovic Savic, che sa usare bene i piedi (è bravo a calciare le punizioni) e sulle cui qualità tra i pali Juric punta con convinzion­e.

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Legenda Per ciascun portiere sono indicate le partite giocate (P), i gol subiti (GS) e i clean sheet (CS), ovvero le partite senza prendere gol
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