La Gazzetta dello Sport

La Juve secondo Tardelli «Locatelli play al 100% CR7 infelice? Vada via»

«LOCA PLAY AL 100% LA JUVE È FAVORITA CR7 È SCONTENTO? MEGLIO CHE VADA VIA»

- di BIANCHIN

Il grande ex vede i bianconeri davanti a tutti «Allegri top per gestione. L’Inter la rivale»

Manuel Locatelli è cresciuto giocando a calcio in oratorio? E allora, rilanciamo: chiediamo di lui a Marco Tardelli, che ha fatto il chierichet­to («Soprattutt­o per la colazione che ci preparava il prete») e aveva un padre così cattolico da costringer­e il fratello a smettere col calcio per non giocare nel Rinascita, squadra di un circolo comunista. Politica d’altri tempi, adesso stiamo sull’attualità.

3 Tardelli, che cosa la emoziona in questi giorni di mercato? «L’aria del ritorno del campionato. Si ricomincia, è sempre bello».

3Da centrocamp­ista a centrocamp­ista, da ex juventino a juventino: quanto è forte Manuel Locatelli?

«Forte. Bravo al Sassuolo, bravo all’Europeo. La Juve ha messo l’asticella in alto».

3Parentesi rapida: l’Europeo. Dopo un mese, c’è ancora qualcosa da dire?

«Ha detto tutto la Nazionale. Mancava un fuoriclass­e ma il fuoriclass­e è stato il gruppo. Mancini è stato bravissimo, non ha ascoltato nessuno e ha fatto valere le sue idee. Ha fatto bene. Anche Gianluca Vialli è stato l’uomo giusto al posto giusto».

3Torniamo a Locatelli. I tifosi discutono del valore dell’accordo: due anni di prestito gratuito, poi riscatto per 25 milioni, che possono arrivare a 37,5. Sono tanti o pochi?

«Per me sono troppo alte tutte le valutazion­i del calcio moderno. Al netto di questo però capisco che il prezzo venga fatto dal mercato. E sì, prendere Locatelli con questa formula è un affare».

3Ruolo: centrale o mezzala? «Sarà il centrocamp­ista centrale, per me è un perfetto play davanti alla difesa. Gestisce bene il gioco, sa fare tante cose».

3Chi deve giocare con lui? «Non mi permetto di fare la formazione ad Allegri, l’allenatore più forte».

3Il più bravo al mondo? «Uno dei top al mondo, sì. Sa gestire lo spogliatoi­o, non guarda in faccia a nessuno, in passato ha mandato in panchina anche Dybala e Higuain, ha personalit­à e carattere. E poi non è mai contento, come tutti i toscani».

3Da toscano a toscano, lei non pensa proprio più a una panchina? Non allena dall’esperienza con il Trap in Irlanda: sono passati otto anni.

«Io sto bene così e poi... non ho avuto offerte fantastich­e che mi abbiano messo in difficoltà».

3 Perché, secondo lei? E se arrivasse quella proposta?

«Se arrivasse... magari sì. Ma non arriva e non so perché, forse non mi ritengono all’altezza».

3 E la Juve è all’altezza del ruolo di favorita?

«Certo, è la più forte, anche se sarà un campionato strano, dopo un Europeo stancante».

3Qual è la grande rivale? «L’Inter. Lukaku e Hakimi sono perdite importanti ma Inzaghi è bravo, ha motivazion­i, è un giovane già esperto e ha sempre fatto giocare bene le sue squadre».

3A proposito di allenatori, Gasperini e il Papu Gomez hanno detto chiarament­e di essersi aggrediti. In sostanza, si sono messi le mani addosso. Mai successo tra un suo compagno e un allenatore?

«Mai, mai visto in carriera».

3Che ne pensa?

«È un fatto decisament­e grave. La società ha preso una posizione forte, ha scelto l’allenatore e per me è giusto così».

3Ultimo ma non ultimo, Cristiano Ronaldo. Che opinione ha sul suo futuro, sul suo ruolo nella Juventus?

«Quanto al ruolo in campo, mi sta bene nella sua posizione a sinistra. Non mi pare abbia fatto danni... Ronaldo ha segnato quasi 30 gol anche nell’ultimo campionato e quei gol, se lui se ne andasse, mancherebb­ero. Per me, la conferma sarebbe una buona notizia per la Juve, ma tutto dipende da lui, da quanta voglia ha di restare». 3L’opinione diffusa però è che Ronaldo non voglia rimanere. «E allora, è meglio cambiare».

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