RONALDO A TE LA JUVE
«Cristiano resta qui» E Max vara il tridente con Dybala e Chiesa
Il tecnico per il debutto contro l’Udinese riparte dai tre tenori: il portoghese con capitan Dybala e Chiesa compagni d’attacco
uando Massimiliano Allegri esordì sulla panchina della Juventus (30 agosto 2014 a Verona col Chievo) aveva un attacco in piena emergenza: Morata infortunato, Llorente e Giovinco acciaccati (in panchina), giocò con baby Coman insieme a Tevez. Oggi a Udine l’allenatore bianconero avrà tutto il parco attaccanti a disposizione, compreso il neo acquisto Kaio Jorge, convocato insieme a Locatelli, e ampia scelta. Il primo tridente a cui s’affiderà per iniziare bene la stagione è un mix di potenza fisica, senso del gol, talento, corsa e imprevedibilità: Chiesa a destra, Dybala falso nove e Ronaldo a sinistra.
Il trio meraviglia della A Il ChieDy7 è un’eredità che a Max ha lasciato Andrea Pirlo dopo averlo sfruttato molto poco: i tre tenori hanno giocato insieme solo in 6 occasioni dell’inizio col Maestro in panchina, anche se a giudicare dai numeri non erano andati così male: 6 successi su 6 in campionato, con una media di 3 gol segnati e uno subito. Sulla carta è uno dei tridenti più forti della Serie A, se non il migliore in assoluto da quando l’Inter è rimasta orfana del gigante Lukaku.
Varietà e qualità Cristiano garantisce gol a grappoli, Dybala inventa occasioni con la stessa facilità con cui Chiesa salta l’uomo e demolisce le difese avversarie. Allegri li ha schierati insieme nel test di una settimana fa all’Allianz Stadium contro l’Atalanta e ha avuto risposte positive: vittoria e rete della Joya. Le qualità dei singoli sono indiscutibili e l’attitudine al sacrificio di Chiesa, oltre a un centrocampo solido, può
Ambizioni
L’allenatore non si nasconde: «Partiamo tra le favorite per lo scudetto»
Qualità e varietà
CR7 finalizza, Dybala crea, Chiesa lotta e salta l’uomo: può diventare il trio più forte della A garantire quell’equilibrio che è uno dei chiodi fissi di Max.
Conferme e riscatti I tre hanno avuto stagioni differenti ma hanno il medesimo livello di motivazioni: Chiesa cerca la consacrazione dopo un ottimo avvio in bianconero e un Europeo al top, Dybala vuole tornare centrale nella Juventus dopo una stagione con più ombre che luci, Cristiano ha bisogno di mettersi alle spalle l’estate complicata, tra eliminazione precoce all’Europeo e voci di mercato, e i gol possono aiutarlo a ritrovare il sorriso. Voci che Allegri spegne rivelando un colloquio tra i due: «Cristiano a me ha detto che resterà alla Juventus. I rumor io li leggo sui giornali, ha sempre lavorato bene e si è messo a disposizione, non c’è mai stata la volontà di andare via», ha raccontato l’allenatore. Che poi ha spiegato anche il motivo dell’assenza di CR7 contro l’Under 23: «Giovedì ha saltato l’amichevole perché gli ho dato mezza giornata di riposo dopo una settimana di lavoro duro, ieri (venerdì, ndr) si è allenato e per Udine è tra i convocati. Io non devo gestire Ronaldo ma tutta la squadra, di cui lui è il valore aggiunto perché garantisce tanti gol. Dovremo lavorare bene di squadra per esaltare il singolo».
Fascia e nuova testa Tutto lavoro per Chiesa e Dybala (che con Chiellini destinato alla panchina inizierà la stagione da capitano), che hanno mostrato un ottimo affiatamento nelle uscite precampionato: «Paulo tecnicamente non si discute e si è presentato in ritiro come il primo anno, con la voglia di riprendersi la Juve. Anche lui sa che le ultime due stagioni non sono state all’altezza delle sue potenzialità. Ha una testa diversa, per giocare a calcio ad alti livelli bisogna allenarsi sempre ad alta intensità». In realtà solo l’ultima annata, funestata dagli infortuni. è stata deludente, perché con Sarri nonostante il Covid il dieci era stato de
cisivo per lo scudetto (eletto anche Mvp del campionato).
Moto perpetuo Allegri chiederà ai tre di muoversi tanto e di non dare punti di riferimento. Chiesa è il lottatore, Dybala è l’inventore e CR7 il finalizzatore. A centrocampo, in attesa di Locatelli («Ha bisogno di una decina di giorni per essere al top, verrà in panchina e se servirà giocherà un quarto d’ora») dovrebbe toccare a Bentancur, Ramsey e Bernardeschi coprire le spalle al tridente, in un 4-3-3 che in fase difensiva si trasforma in 4-4-2, con Chiesa che arretra. Allegri punta sul ChieDy7 per riportare il tricolore a Torino: «Io non devo dimostrare niente, solo lavorare per vincere. Di solito la favorita è chi vince lo scudetto, ma noi partiamo tra quelle che puntano al tricolore. Ronaldo ha vinto 5 Palloni d’oro ma se non farà bene si ricorderà solo il suo ultimo anno alla Juve. Per Chiesa non conterà ciò che ha fatto l’Europeo. Bisogna mettersi tutti i giorni in discussione». Tabula rasa: si riparte da un tridente che non è una novità, ma può diventare il migliore della A.