La Gazzetta dello Sport

«Stefano decisivo Olivier e Ibra li vedo insieme Il tricolore? Si può»

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L’ex terzino che vinse l’ultimo scudetto: «La squadra è forte, Inter e Juventus sono più pronte, però i rossoneri ci sono»

festeggiar­e l’ultimo scudetto del Milan, dieci anni fa, c’era anche lui. Era solo uno dei capitoli di successo nella storia di Massimo Oddo, uno che ha vinto di tutto, dalla Champions al Mondiale per club. «Era un altro Milan, anche Ibra era diverso, era una stella tra tantissime altre, oggi è un totem che guida i più giovani – dice l’ex terzino, oggi allenatore –. Adesso rivedo un ambiente molto simile a quello del mio Milan, la base societaria si sta ricostruen­do nel modo giusto: tutti sanno cosa e come fare, avere tra i dirigenti Paolo Maldini fa la differenza».

3

A3Gli

scudetti però si vincono sul campo, e al Milan da questa estate ne parlano tutti. «Giusto così, i primi a crederci devono essere i giocatori. Lavorare con un obiettivo ben preciso aiuta a vincere».

Solo ambizione o scudetto possibile?

«Difficile, ma alla portata. Il Milan è una squadra forte, con una ottima difesa, un centrocamp­o pieno di qualità e due grandi campioni come Ibra e Giroud. Penso che Inter e Juve siano leggerment­e più pronte, ma non possiamo dimenticar­e quanto fatto dal Milan nella stagione passata».

3Non

aver cambiato allenatore sarà un vantaggio?

«Sì, Pioli conosce perfettame­nte i suoi perché li allena da due anni. Il Milan gioca un bel calcio e affronta ogni partita con lo stesso spirito, ma sa anche dare battaglia quando c’è da soffrire. Andare avanti con lo stesso tecnico aiuta anche sul mercato: Pioli sa cosa ha perso ma sa anche quello che serve per migliorare la rosa».

3Basterà

un trequartis­ta? «Sono convinto che Diaz possa esplodere, ma è giusto cercare una alternativ­a. E magari ag«Zlatan era una stella fra le stelle, oggi è un totem che deve guidare i compagni giovani»

«Giroud acquisto da Champions, da Florenzi duttilità preziosa. E Pellegri è un grande talento» giungere qualcosa sulle fasce».

3Dove

intanto c’è Florenzi. «Sa giocare in più ruoli e questa duttilità può rivelarsi preziosa in determinat­e fasi delle partite».

3Cosa

si aspetta da Giroud? «Il suo peso non si misurerà solo in campo ma anche nello spogliatoi­o. È un acquisto da Champions, torneo in cui avere giocatori vincenti fa tutta la differenza del mondo. Giroud e Ibra sono totalmente diversi ma intelligen­ti, insieme li vedo».

3Pellegri

crescerà con loro? «Lo spero, lo conosco bene: quando allenavo gli Allievi B del Genoa lo chiamai con noi, aveva 13 anni. Ha le potenziali­tà del grande talento, si è un po’ perso per strada ma se si ritrova il futuro è suo».

3Come

Leao e Tonali?

«Leao ha potenziali­tà inespresse, la prima annata di Tonali è nella natura delle cose: è arrivato in un grande club a 20 anni, deve avere tempo di sbagliare e maturare. Sono nel posto giusto, basta vedere come sono cresciuti i compagni. Prendete Kessie, razionalme­nte sarebbe difficile chiedergli di più dopo l’ultima stagione, ma non si smette mai di crescere. E se sei giovane come Franck e gli altri milanisti...».

 ?? LAPRESSE ?? In rossonero lo scudetto nel 2011 Massimo Oddo, 45 anni, allenatore, ha giocato nelle giovanili del Milan, dove poi ha fatto ritorno come giocatore nel gennaio 2007, vincendo la Champions. In rossonero ha conquistat­o altri quattro trofei, tra cui lo scudetto del 2010-11
LAPRESSE In rossonero lo scudetto nel 2011 Massimo Oddo, 45 anni, allenatore, ha giocato nelle giovanili del Milan, dove poi ha fatto ritorno come giocatore nel gennaio 2007, vincendo la Champions. In rossonero ha conquistat­o altri quattro trofei, tra cui lo scudetto del 2010-11

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