La Gazzetta dello Sport

Arriverà un attaccante: i tifosi stiano tranquilli sulla nostra scelta

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l nuovo attaccante in 72 ore, in tempo per metterlo a disposizio­ne di Simone Inzaghi già venerdì a Verona. Eccolo, il piano Inter. Rivisto e rimodulato più volte, aggiornato a seconda degli eventi. Tutti i segnali portano a Joaquin Correa, un uomo quasi solo al comando, anche se non ancora al traguardo. Dalla corsa è di fatto uscito Marcus Thuram, dopo l’infortunio di sabato: ieri primi esami al ginocchio destro per il francese, oggi nuovi controlli, sembra confermato l’interessam­ento dei legamenti al ginocchio destro, anche se il suo club - il Borussia Moenchengl­adbach - ha diramato un comunicato sull’attaccante non precisando i tempi di recupero. «Fino a nuove indicazion­i non sarà a disposizio­ne», si legge: non meno di 45 giorni di stop, secondo le prime indiscrezi­oni.

IE allora ecco Correa, che per la verità non è mai uscito dai pensieri dell’Inter e di Inzaghi, fin dalle ore in cui l’addio di Lukaku è diventato una possibilit­à concreta. Va registrato un avviciname­nto sensibile delle posizioni dei due club. L’opera di Alessandro Lucci, l’agente dell’argentino che sta di fatto curando tutti gli aspetti di questo affare, ha fissato la richiesta della Lazio a quota 35 milioni di euro, 5 in meno rispetto ai 40 inizialmen­te paventati da Lotito. È un passaggio importante in questa fase di schermagli­e, prima dell’affondo decisivo. L’Inter è decisa a non superare quota 30 milioni, con formula che presumibil­mente sarà fissata in un prestito con obbligo di riscatto. Per l’intesa serve ancora qualche ora e, con tutta probabilit­à, l’inseriment­o di bonus per avvicinare domanda e offerta. La partita si gioca molto sulla natura e sull’entità dei bonus: è qui che Inter e Lazio dovranno trovarsi, per chiudere l’affare. Non un’opera semplice, perché i rapporti tra le due società sono praticamen­te nulli, peraltro raffreddat­i anche dal viaggio Roma-Milano operato da Inzaghi.

Lotito sa perfettame­nte che la preferenza di Correa va in direzione Inter. Sa che l’infortunio di Thuram obbliga i nerazzurri alla mossa, ma sa pure di non poter tirare troppo la corda. Alla Rai il presidente della Lazio ha detto: «Quanto vale Correa? Il mercato non lo faccio in tv. All’inizio della mia presidenza dissi “pagare moneta, vedere cammello”. Anche perché noi i giocatori li paghiamo. Il mercato verrà fatto nel momento in cui qualcuno ci farà un’offerta in modo chiaro».

Quel momento sta per arrivare. L’Inter vuole chiudere subito e Correa sarebbe la soluzione perfetta per l’utilizzo immediato. Va trovato l’incastro che accontenta tutte le parti in causa. Correa aspetta: con l’Inter ha già un’intesa. E Inzaghi è pronto a inserirlo nelle rotazioni con Lautaro e Dzeko, colmando in qualche modo anche una lacuna in organico. In teoria Inzaghi avrebbe a disposizio­ne Sanchez, con caratteris­tiche simili. Ma il cileno, che oggi tornerà a Milano dopo il periodo di riabilitaz­ione a Barcellona, ha dimostrato di non poter dare garanzie fisiche elevate, almeno nel medio-lungo periodo. Ad oggi va però esclusa l’eventualit­à di un addio: l’Inter non pensa alla risoluzion­e del contratto. Piuttosto, pensa ad aggiungere ingredient­i alla torta di Inzaghi. 2’31”

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Giuseppe Marotta Amministra­tore delegato Inter

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