Gol e tanto gioco Lukaku si prende subito il Chelsea
Ignorato dai tifosi dell’Inter nel giorno del ritorno del popolo nerazzurro nel tempio che fu suo, Romelu Lukaku ha scelto il derby di Londra tra Arsenal e Chelsea per ricordare a tutti il motivo per cui è stato pagato da Roman Abramovich più di 100 milioni: fare gol. Romelu non è ancora al meglio, ma Tuchel ha già capito che con uno come lui là davanti il potenziale offensivo dei campioni d’Europa aumenta a dismisura. Il lavoro che il belga ha svolto alla perfezione per due stagioni sotto la guida di Antonio Conte (protezione fisica del pallone, appoggio ai compagni e grande facilità di farsi trovare al posto giusto al momento giusto per la finalizzazione) non verrà però replicato nella sua avventura con i Blues. Per quanto l’Inter aveva uno spartito ben definito nel quale Lukaku era quasi sempre il terminale su cui appoggiarsi per sfondare le difese avversarie, tanto il Chelsea varia i numerosi schemi di gioco che Tuchel propone ai suoi giocatori. La base di partenza dei Blues dal punto di vista tecnico è già altissima, solo la difesa a tre ricorda l’impostazione “contiana” ma per il resto il tecnico tedesco propone una varietà di soluzioni da metà campo in su che disorienta l’avversario. Due centrocampisti offensivi alle spalle di Lukaku, con la tecnica e la velocità di Havertz e Mount in appoggio alla potenza fisica di Romelu rendono il Chelsea una squadra assolutamente completa dal punto di vista tecnico e anche molto divertente per il calcio che sa proporre. Con due esterni spesso altissimi ma che in fase difensiva si abbassano formando una linea a cinque, l’uomo che detta i tempi è il “nostro” Jorginho, mentre gli altri giocatori d’attacco cambiano posizione in continuazione nell’arco della partita, lasciando al belga il compito di fare a sportellate con i centrali avversari. Contro l’Arsenal Lukaku non ha giocato moltissimi palloni e l’impressione è che Tuchel gli Quindi un impegno meno dispendioso rispetto alle due stagioni all’Inter quando Romelu spesso si caricava sulle spalle tutta la squadra, sfiancandosi anche nel lavoro di pressing che gli chiedeva il suo allenatore. Da Lukaku il Chelsea si aspetta insomma un salto di qualità. La crescita del belga è stata costante di anno in anno, a volte è stato criticato per non essere riuscito ad essere determinante contro le grandi e in Champions. Ma il calcio è uno sport di squadra e se alle spalle non hai compagni che ti aiutano e ti sostengono tutto diventa più complicato. Ricordate il Lukaku imbottigliato nella morsa di Bonucci e Chiellini in ItaliaBelgio dell’Europeo? Non poteva fare di più, perché mai sostenuto nel modo giusto. Adesso che gioca nella squadra campione d’Europa al suo fianco ha giocatori di qualità eccelsa. Tocca a lui salire l’ultimo gradino. Tuchel gli chiede di fare quello che altri attaccanti non sanno fare.