La Gazzetta dello Sport

CHAMPIONS SUPERSTAR

Allegri sfida Lukaku Inzaghi, c’è Ancelotti Gasp può crederci Pioli, dura ma bella

- di BIANCHI, BOLDRINI, FROSIO, GOZZINI, GUIDI, LICARI, RICCI

Gruppo di ferro

Ci sarà da divertirsi nelle «botte» tra i ricchi Psg, City col Lipsia come terzo, ostico, incomodo

Poca fortuna per le italiane: nel gruppo terribile del Diavolo c’è anche il Porto All’Atalanta toccano United e Villarreal

Non è il migliore dei sorteggi. Tutto il contrario. Sarà un torneo spettacola­re e durissimo fin da subito per la nostra 4XChampion­s. Gli incastri erano minacciosi, le palline hanno fatto il resto. Il Milan è finito nel gruppo più terribile con Atletico, Liverpool e Porto, il che in teoria mette a rischio anche l’eventuale “retrocessi­one” in Europa League: ma, vedi mai, potrebbe essere l’esame per il definitivo rientro tra i grandi. Meglio all’Inter, ma Real Madrid e Shakhtar sono gli stessi rivali dello sciagurato ultimo gruppo: da evitare gli stessi errori. Anche l’Atalanta può farcela: incrocia le due finaliste dell’ultima Europa League, Villarreal e United, e l’anno scorso sembravano entrambe alla sua portata. Un po’ meglio alla Juve: d’accordo il Chelsea campione ma terza (Zenit) e quarta (Malmoe) non sono insuperabi­li. Con o senza Ronaldo che potrebbe anche sfidare Messi in City-Psg: che roba.

Juve anche senza CR7 La questione per Allegri è questa: quale Juve? Ronaldo è uno scomodo convitato di pietra, senza di lui si libererebb­ero le altre forze, però un altro attaccante servirà, non bastano Dybala, Morata e Kaio Jorge per una stagione. Ma per il gruppo sì. C’è il Chelsea campione, ci sono Tuchel e Jorginho, si rivede Lukaku, sarà spettacolo, ma i posti sono due e lo Zenit e il Malmoe (dal secondo preliminar­e) lasciano buone sensazioni. Allegri è arrivato due volte in finale, sui 180’ sa come si fa. Impegnato forse sulla trattativa CR7, o forse per la Superlega, niente Istanbul per il presidente Agnelli, sebbene avesse annunciato la presenza. Come assenti erano Laporta e Perez, gli altri due “ribelli”.

Milan, che esame Tutto all’opposto i rossoneri di Pioli. «La miglior squadra mai allenata» potrebbe diventare un mantra. Niente di “meglio” di Atletico, Liverpool e Porto per confermarl­o. Il calcio pragmatico ma in evoluzione di Simeone, quello verticale e veloce (un po’ meno negli ultimi tempi) di Klopp e, in soprannume­ro, il Porto che ha giocato un bello scherzetto alla Juve: pali, situazioni arbitrali, errori di Szczesny, tutto considerat­o i bianconeri dovevano passare, ma il Porto è rimasto in partita fino all’ultimo secondo con le sue armi “tattiche”. Il Milan è avvisato. E se passa, impresa obiettivam­ente complicata, potrebbe riscrivere la sua storia.

Inter, il passato… Tra Juve e Milan, ecco Inter e Atalanta. Facile suggerire a Simone Inzaghi i video delle sfide con Real e Shakhtar dell’anno scorso. Una qualificaz­ione alla portata, “bruciata” da giornate storte e un po’ sfortunate. Domanda: quale Real? Con Mbappé o senza non è la stessa storia. E ancora: quali problemi può creare De Zerbi? Il suo Shakhtar è un laboratori­o ancora sperimenta­le, s’è visto col Monaco,

d’altra parte si tratta di un calcio evoluto ma rischioso. Il tecnico conosce però bene l’Inter che, sulla carta, è più forte. La quarta è il debuttante moldavo Sheriff precipitat­o dal primo preliminar­e, e giustizier­e di Stella Rossa e Dinamo Zagabria. Non è il Moenchengl­adbach, ma andrà preso con le molle.

Atalanta da Champions La miglior italiana d’Europa delle ultime Champions? L’Atalanta. Fuori con il Psg prima e con il Real Madrid poi. Parlare di episodi sfavorevol­i non è giustifica­zionismo. Tutti abbiamo pensato che avrebbe potuto vincere l’Europa League, no? Ebbene, il sorteggio le offre le due finaliste: lo United di Pogba, che ha eliminato Milan e Roma, e il Villarreal, squadra “colta” e rognosa, campione del torneo e k.o. soltanto ai rigori con il Chelsea in Supercoppa. L’impression­e è che il gioco dello United sia più favorevole di quello degli spagnoli per Gasp. C’è anche lo Young Boys ma sembra lontano.

Gruppi squilibrat­i Il divertimen­to non mancherà, ma avremo anche un po’ di noia. Come sempre qualche gruppo lascia a desiderare: il G, con Lilla, Siviglia, Salisburgo e Wolfsburg, rischia di promuovere le squadre più desiderabi­li degli ottavi. Idem il C, con Sporting, Ajax e Besiktas, ravvivato almeno dal Borussia di Haaland. In compenso, sai che botte tra ricchi: c’è Psg-City (Messi-Ronaldo?) con Lipsia terzo incomodo. Non male Bayern-Barcellona con conti in sospeso non indifferen­ti (l’8-2 della stagione 2020), ma poi Benfica e Dinamo Kiev non fanno paura. Si parte. E noi siamo gli outsider.

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 ?? GETTY IMAGES- LAPRESSE ?? Carrellata di campioni Da sinistra in senso orario, alcuni dei campioni che si daranno battaglia in Champions. I nostri Lautaro Martinez, Inter; Paulo Dybala, Juventus; Zlatan Ibrahimovi­c, Milan e Luis Muriel, Atalanta. E gli altri: Paul Pogba, Manchester United, Mohammed Salah, Liverpool; Romelu Lukaku, Chelsea e Karim Benzema, Real Madrid
GETTY IMAGES- LAPRESSE Carrellata di campioni Da sinistra in senso orario, alcuni dei campioni che si daranno battaglia in Champions. I nostri Lautaro Martinez, Inter; Paulo Dybala, Juventus; Zlatan Ibrahimovi­c, Milan e Luis Muriel, Atalanta. E gli altri: Paul Pogba, Manchester United, Mohammed Salah, Liverpool; Romelu Lukaku, Chelsea e Karim Benzema, Real Madrid
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