La Gazzetta dello Sport

LAUTARO VAI CON DZEKO

Ecco la nuova coppia per il bis dell’Inter

- di CONTICELLO, STOPPINI

Non è più LuLa, da stasera sarà KoLa. Dzeko più Lautaro , il 9 e il 10 che iniziano un’altra storia, un altro concerto, un’altra piece da apprezzare al teatro di Verona. Non è più di tempo di Lukaku, l’Inter non ha più voglia di guardarsi indietro. Qui presente e futuro si fondono. Verona chiama, Simone Inzaghi ha bisogno di arrivare alla sosta a punteggio pieno per poi iniziare il cicli campionato-Champions con la testa libera. Proverà a farlo contro Di Francesco, avversario di tanti derby: l’ultimo - era il 2 marzo 2019 - lo vinse 3-0 e di fatto aprì le porte all’esonero del tecnico avversario, che poi si materializ­zò qualche giorno più avanti dopo l’eliminazio­ne Champions. Dzeko allora era l’avversario. Oggi è l’uomo cui appoggiars­i per costruire un futuro vincente. Lui e Lautaro sono stati provati in coppia, ieri pomeriggio: tutto porta all’esordio della nuova coppia dall’inizio, stasera al Bentegodi.

Cambio di status L’eredità è pesante, inutile nasconders­i.

Lukaku e Lautaro in due campionato hanno messo su 78 gol insieme. Vette altissime, che diventa difficile replicare. Non sarà giusto però misurare la prossima coppia solo dal punto di vista realizzati­vo, però. L’Inter ha cambiato registro. Ha imboccato una strada diversa. Questa: il 9 e il 10 che si scambiano ruoli e posizioni all’infinito, perché ognuno può fare la spalla dell’altro, il trequartis­ta per il centravant­i, la spalla per la prima firma. Sarà curioso scoprirli, stasera. Per Lautaro è una sorta di cambio di vita. Perché per la prima volta da quando è all’Inter, la copertina è la sua. Non lo è stata ai tempi di Icardi, per ovvi motivi. Mai in fondo lo è stata neppure con Lukaku, che ha vestito i panni del trascinato­re, anche in virtù del feeling con Antonio Conte. Il Lautaro di oggi è il simbolo del nuovo corso. Non è un caso che l’a.d. Beppe Marotta, prima della gara con il Genoa, abbia tenuto a sottolinea­re: «Siamo orgoglioso di lui, ha avuto tante offerte ma ha scelto di restare perché vuole dimostrare di essere il campioncin­o che si è già svelato in passato e siamo felici che voglia crescere con noi». Era un’investitur­a. Lautaro ha cambiato ruolo, nel senso di status dentro l’Inter. È stato in bilico, ma ora il futuro racconta di una trattativa per il rinnovo di contratto che sta per entrare nel vivo. Nei prossimi giorni l’Inter riceverà nuovamente l’agente Alejandro Camano per accelerare sulla firma del nuovo accordo, che sarà senza clausola rescissori­a.

Entusiasmo Una clausola verbale, invece, era quella che legava Dzeko alla Roma. Edin s’è liberato per via di una promessa, non appena ha ricevuto la chiamata dell’Inter. Inzaghi da giocatore faceva il centravant­i, di gol e di movimenti da quelle parti se ne intende: basta chiedergli di Dzeko per capire i pensieri positivi che il bosniaco gli scatena. Il tecnico lo reputa il centravant­i perfetto per far coppia sia con Lautaro sia con Correa. Da settembre poi scatterà

l’operazione più difficile, una gestione psicofisic­a anche nel pieno di un calendario più che fitto. Non è questa l’ora di pensarci, però. Dzeko ha voglia di togliersi uno sfizio: vincere in Italia. S’è presentato all’Inter con le migliori intenzioni e in ottime condizioni fisiche. In tribuna a San Siro c’era persino la mamma ad applaudirl­o: per lui è davvero l’inizio di una nuova avventura, l’entusiasmo non c’entra nulla con l’età. In campo gli basterà fare quello che ha sempre dimostrato: centravant­i e spalla per chi gli gioca vicino, come fu con Grafite (che abbiamo intervista­to qui sotto), con Aguero, con Tevez e con Salah. Per due volte, in Serie A, il bosniaco è andato oltre quota 10 assist stagionali. Lautaro aspetta con impazienza. Stasera sarà un po’ come scoprirsi a vicenda: non c’è stato molto tempo per lavorare sull’intesa, anche in consideraz­ione del piccolo problema muscolare avuto dall’argentino. Starà a loro costruire un piccolo allungo Inter in classifica, aspettando le altre nel fine settimana. Starà a loro evitare che si riapra il capitolo dei rimpianti legato a Lukaku. Starà a loro, in definitiva, far innamorare i tifosi dell’Inter, una sera di fine agosto.

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Edin Dzeko, 35 anni, e Lautaro Martinez, 24, con la maglia nerazzurra: i due hanno il compito di far dimenticar­e la cessione di Lukaku, passato al Chelsea. Stasera a Verona il debutto della coppia
GETTY Ci pensiamo noi due Edin Dzeko, 35 anni, e Lautaro Martinez, 24, con la maglia nerazzurra: i due hanno il compito di far dimenticar­e la cessione di Lukaku, passato al Chelsea. Stasera a Verona il debutto della coppia
 ??  ?? gli anni di contratto firmati da Correa con l’Inter: accordo fino al 2025 a 3,5 milioni di euro a stagione più bonus i milioni di euro che l’Estudiante­s chiese per Correa all’Inter nel 2012, dopo il provino ad Appiano di due settimane. Ma l’affare sfumò
gli anni di contratto firmati da Correa con l’Inter: accordo fino al 2025 a 3,5 milioni di euro a stagione più bonus i milioni di euro che l’Estudiante­s chiese per Correa all’Inter nel 2012, dopo il provino ad Appiano di due settimane. Ma l’affare sfumò

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