La Gazzetta dello Sport

«Ci siamo goduti ogni momento» Ma c’è anche chi si sente tradito

- v.cla.

Adesso che la partenza prende forma, che il rapporto rischia di chiudersi con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale non si può più fare finta di niente, non si può più fare i superiori. Per i tifosi bianconeri è il momento di esprimere le proprie emozioni, che hanno un “range” ampio, che va dalla rabbia al rimpianto, dall’orgoglio a, in certi casi, quasi il sollievo. Nei bar e sulle spiagge Cristiano tiene banco, ma sui social le dimensioni delle discussion­i sono quantifica­bili, dagli hashtag dominanti per tutta la giornata. Fra i tifosi bianconeri

c’è chi dice di «essersi goduto ogni momento» e di essere orgoglioso di aver potuto vedere con la propria maglia «uno dei più grandi di sempre» e chi invece pensa che guarderà con rimpianto a questi anni in cui l’uomo che produce gol e record a getto continuo «non è stato messo in condizione di vincere una Champions». Ma non tutti sono così fatalisti e pronti già a fare bilanci: una parte della tifoseria bianconera si sente tradita o preoccupat­a per la forte volontà del portoghese di cambiare aria: c’è chi al momento della separazion­e gli rinfaccia il pesante stipendio «sempre incassato anche in

tempi di Covid» e chi vede nella sua scelta di cercare un’altra squadra un pessimo segnale per la competitiv­ità e lo status del club. Altri sottolinea­no come un tale bagaglio di gol non possa essere trovato facilmente («Chiunque arriverà sarà un downgrade») ma non tutti, però, sono negativi. Cristiano se n’era accorto già nelle prime uscite: a Torino non era più idolo incontrast­ato e una parte delle tifoseria è convinta che senza la sua presenza ingombrant­e e «i suoi capricci» si possa ripartire per un nuovo ciclo.

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