La Gazzetta dello Sport

«Decisione giusta Senza visibilità rischioso correre»

Lewis: «Tifosi derubati dello show» I ferraristi: «Strano prendere punti»

- lu. pe.

Le decisioni sono state giuste, perché non si vedeva nulla, ma non bisognava dare punti

La gestione della direzione gara è stata giusta, ma è strano avere punti per una gara mai iniziata

C’è modo e modo di ingannare l’attesa: Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno giocato a scacchi, Sebastian Vettel e Mick Schumacher a pallone, mentre i commissari di percorso hanno usato la ghiaia delle vie di fuga come campo da bocce. Il tutto mentre un camion di servizio (Mercedes) passava con lo spazzolone per togliere acqua dalla pista. Nella vana speranza, da parte del pubblico sulle tribune, di vedere una parvenza di gara. La beffa è arrivata alla fine. «Mi spiace per i tifosi che sono rimasti ad aspettare una corsa che non c’è stata. Sono stati derubati dello spettacolo — dice Hamilton —. Era chiaro dall’inizio che le condizioni non sarebbero migliorate. Io amo correre sul bagnato, ma non riuscivo a vedere la luce rossa dell’auto che mi precedeva sul rettilineo, e la curva dell’Eau Rouge era critica. Troppo rischio di aquaplanin­g».

Critiche In un certo senso è stata una beffa anche per lo stesso Lewis e per la Mercedes. «Hanno deciso di assegnare metà punteggio, facendo due giri dietro alla Safety Car, anche se era chiaro che non ci fossero le condizioni di sicurezza per gareggiare», spiega il team principal Toto Wolff a proposito della decisione della Fia. «Noi abbiamo perso dei punti, perciò voltiamo pagina. Rinviare la corsa al lunedì? Sarebbe cambiato poco per la gente che deve tornare al lavoro». Anche i piloti della Ferrari sono stati perplessi dalla scelta di assegnare punteggio (seppure dimezzato). «Ritengo corrette tutte le decisioni prese dalla direzione. In pista non si vedeva davvero niente — racconta Carlos Sainz — e andare a 300 all’ora in queste condizioni significa rischiare un grosso incidente. Ma non dovrebbero essere assegnati punti per una gara che in realtà non si è disputata. Nessuno li merita». Stesso concetto da parte di Leclerc: «Era giusto tornare in pista per valutare le condizioni, facendo dei giri dietro alla Safety Car, ma è strano considerar­la una gara e dare dei punti, anche se il regolament­o prevede così. L’unica vittoria l’ho conquistat­a a scacchi contro Carlos...».

Primo podio Mettetevi infine nei panni di George Russell, eroe delle qualifiche, che ha conquistat­o il primo podio della carriera (secondo) in una domenica così controvers­a e rocamboles­ca. «In effetti è una sensazione strana salire sul podio in questo modo e mi dispiace per gli spettatori — ammette l’inglese della Williams —. Però è stata premiata la mia qualifica e l’impresa del nostro team». Il suo futuro sarà alla Mercedes. Manca solo l’annuncio. «Ho preso la mia decisione sui piloti 2022, ma il contratto non è firmato — spiega Wolff — e ci sono altri azionisti coinvolti: non è il momento di fare annunci».

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Una immagine simbolo del GP del Belgio: pista deserta e luce rossa del semaforo per un pomeriggio da dimenticar­e
AFP Luce rossa su Spa Una immagine simbolo del GP del Belgio: pista deserta e luce rossa del semaforo per un pomeriggio da dimenticar­e
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Leclerc Ferrari
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Sainz Ferrari

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