La Gazzetta dello Sport

Rivola: «Questo 3o posto il miglior benvenuto per Viñales»

Espargaro: «Paga il lavoro degli ultimi due anni». Maverick domani a Misano, poi debutto ad Aragon?

- p.i.

Quel sette lo pronuncian­o in continuazi­one a bassa voce. «I nostri sette anni in Tibet» sussurra un meccanico. Un altro usa un’espression­e un po’ più colorata. «Sono stati sette anni che ci facciamo un c… che neanche vi potete immaginare». Sì, perché dal ritorno dell’Aprilia nelle corse, 7 anni fa, le soddisfazi­oni vere si potevano contare sulle dita di una mano, mentre le delusioni, beh, lasciamo perdere. «L’ultima, due settimane fa in Austria, Aleix era secondo fino al secondo settore dell’ultimo giro e poi...» allarga le braccia il d.t. Romano Albesiano. E poi, mentre Aleix Espargaro arrancava con le gomme slick sotto il diluvio, erano arrivati i piloti con gomme da bagnato e nell’arco di tre curve lo spagnolo era crollato decimo. Questa volta ci ha provato Jack Miller, con quell’attacco all’ultimo giro, a far crollare i sogni di Noale, ma Espargaro è stato bravissimo a reagire. «Colpa mia, perché ero più attento a provare ad attaccare il secondo posto di Rins e ho aperto la porta alla chicane. Ma sono stato intelligen­te e ho sfruttato la maggior trazione in uscita di curva. Il podio era mio» sorride Aleix.

Non più Cenerentol­a A 20 anni da Jeremy McWilliams, l’Aprilia torna a salire sul podio, in quella che è una nuova primavera per Noale. «Aleix si è tolto un peso e credo che da adesso in poi potrà essere anche più veloce, per noi è quel primo passo che non riuscivamo a fare – racconta fradicio di prosecco l’a.d. Massimo Rivola -. Sembravamo sempre Cenerentol­a, invece abbiamo fatto vedere che lavorando tanto i risultati arrivano». Una evoluzione/rivoluzion­e, quella ideata dall’ex diesse della Ferrari che in questa stagione sta finalmente facendo vedere i suoi frutti. «Se non avessi avuto due problemi al motore e quell’ultimo giro in Austria, il podio potevamo trovarlo prima. E magari potevo lottare per i primi tre posti in campionato, non sono lontano. Dall’arrivo di Rivola è cambiato tanto, non c’è niente gratis in questo sport, devi lavorare e investire, in questi due anni abbiamo fatto molto e adesso vedi i risultati», gongola Espargaro.

Maverick tocca a te Che non poteva accogliere con un risultato migliore Maverick Viñales,

che domani a Misano Adriatico salirà per la prima volta sulla RS-GP e potrebbe debuttare tra due settimane ad Aragon, una delle piste dove l’Aprilia è sempre andata molto forte. «Di sicuro gli ha lanciato un bel messaggio. Vediamo come andrà nei test – mette prudenteme­nte avanti le mani Rivola -. Di sicuro Maverick è carico come un pompiere, mi scrive in continuazi­one e fa il conto alla rovescia. Ha tanta voglia di guidare e di stare in un gruppo che lo mette al centro dell’attenzione».

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LAPRESSE Attesa Aleix Espargaro, 32 anni, era stato sul podio nel 2014

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