Dopo Parigi ho detto che avrebbe fatto lo Slam Lo ripeto: ci riuscirà di sicuro Non sarà facile, ma è il favorito del torneo: ha esperienza e conosce il suo corpo Quello che ha realizzato quest’anno è incredibile, adesso credo possa fare il Grande Slam Fa
bisogno di riposare. Mi sono allenato bene e ora mi sento pronto». E chissà che in fondo non gli dispiaccia davvero che Nadal e Federer non siano a New York, perché è indubbio che abbiano segnato un’epoca irripetibile e sarebbe comprensibile l’orgoglio di realizzare un risultato mitologico al loro cospetto: «Avrei voluto vederli in campo, perché sono prima di tutto un fan di questo sport, ma è giusto che prima di tutto pensino alla salute, alla qualità della vita dopo la carriera. Spero di ritrovarli presto, ma a New York avrò altri rivali fortissimi». Ma non può permettersi di avere paura.
● Djokovic debutta domani sull’Arthur Ashe (il Centrale) contro il danese Rune dall’una italiana.
Gli italiani (diretta Eurosport)
OGGI (dalle 17) Giorgi c. Halep (Rom) 1° match sul Grandstand; Errani c. Alexandrova (Rus) 2° sul 12; Paolini c. Shvedova (Kaz) 4° sul 15.
DOMANI (dalle 17) Caruso c. Nishikori (Giap) 1° match sul Grandstand; Musetti c. Nava (Usa) 1° sul 7; Berrettini c. Chardy 2° Grandstand; Sonego c. Otte (Ger) 2° sul 7; Travaglia c. Moutet (Fra) 2° sul 14; Thompson (Aus) c. Mager 2° sul 15; Trevisan c. Vandeweghe (Usa) 2° sul 4; Seppi c. Fucsovics (Ung) 2° sull’8; Cecchinato c. Svajda (Usa) 3° sull’8; Fognini c. Pospisil (Can) 4° sul 10. e ti chiami Danilovic e dunque sei la figlia di uno dei più grandi giocatori di basket europei di sempre (e della più popolare giornalista radiofonica serba, Svetlana Radosevic), scegli di dedicarti allo sport (non la pallacanestro, ma il tennis) e a 13 anni vieni già considerata una predestinata, impari in fretta a convivere con le grandi aspettative. Se poi a 17 anni diventi la prima giocatrice nata in questo secolo a vincere un torneo (Mosca 2018), allora la pressione delle ambizioni rischia di schiacciarti. E infatti dopo quel successo, che la proiettò tra le prime 100 della classifica, Olga Danilovic non trovò più il suo posto nel mondo, perse 14 match su 17 e precipitò al 277° posto.
SLa salvezza, manco a dirlo, è arrivata da un amico di famiglia speciale, il suo idolo d’infanzia: Novak Djokovic. All’inizio del 2020 le ha telefonato e l’ha invitata ad allenarsi nella sua Accademia di Belgrado appena aperta, lasciando la Spagna. La rivoluzione: «Quando parli con lui, pensi: ok, ora batterò tutti dopo aver sentito i suoi consigli. La sua energia, la sua dedizione e la sua passione per il gioco e il lavoro sono qualcosa che ti spinge a essere migliore». La scorsa estate Nole l’ha invitata alla discussa Adria Cup giocando pure in doppio misto con lei e poi a dicembre l’ha seguita personalmente negli allenamenti, anche via social. Gli effetti sono stati immediati: a febbraio Olga si è qualificata per il primo Slam in carriera, gli Australian Open, battendo poi al primo turno la croata Martic, risultato ripetuto anche agli Us Open, dove debutta in serata contro l’americana Parks: «Quello che mi è successo fa parte del percorso, non sempre tutte le previsioni si avverano in fretta. Ho attraversato momenti difficili, ma non vedo l’ora di tornare alle posizioni che mi appartengono».
La bambina di casa Danilovic cominciò con il balletto e la ginnastica ritmica e scoprì il tennis in televisione a cinque anni e mezzo: «Il giorno dopo ero già iscritta al Partizan Belgrado». Cioè la polisportiva che fece grande papà tra i canestri: ovvio che i paragoni fioccassero fin da piccolina. Ma per lei non sono mai stati un problema: «Lui di certo non mi dà alcun fastidio, né mi mette pressione, il suo passato non mi crea problemi, del resto faceva un altro sport, e non mi racconta nulla della sua carriera». Le cronache narrano solo di un breve alterco di Predrag con un arbitro a Loano nel 2014 durante gli Europei: poi si scusò in italiano per la troppa foga. Mancina, dal babbo Olga ha preso l’altezza (è 1.83) e la combattività. E poi ha scelto il migliore per affinarla.